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Intervista a Deborah Sartori: “Il mio modello al volante è mio padre”

Sartori

Quando il rally è donna” riparte ed oggi intervista Deborah Sartori, giovanissima pilota piacentina che l’anno scorso, navigata da Giancarla Guzzi, ha ben figurato nel finale di stagione a bordo di una Renault Twingo. Un pugno di domande per farci raccontare sogni, ambizioni e progetti di una ragazza che ha respirato rally fin dalla nascita.

Come nasce la tua passione per i rally?

La mia passione per i rally nasce all’età di quattro anni.. Seguivo mio padre, appassionato di rally, e piano piano mi entusiasmavo sempre di più di quello che era l’ambiente e di quello che era il rally: la velocità , l’adrenalina.. tutte cose che mi catturavano. E’ sempre stato un mio sogno poter correre. E’ sempre stata una passione, poi essendo in una famiglia di rallisti era impossibile che non mi entrasse nel sangue questa passione…

Come ci si sente in un ambiente prettamente maschile?

Io sinceramente anche se è più un ambiente maschile mi trovo benissimo, ci sono persone fantastiche e poi durante questa mia prima esperienza ho avuto modo di conoscere persone straordinarie tra cui i miei compagni di trofeo che mi hanno aiutato e supportato in alcuni momenti un po’ tosti ma in questa esperienza la migliore persona che ho conosciuto è la mia navigatrice, Giancarla, è una persona straordinaria che mi ha permesso di imparare tante cose, mi ha spronato, mi ha aiutato, mi ha fatto da navigatrice-pilota-psicologa-AMICA, credo che meglio di lei non potevo avere, anzi ne sono proprio certa.

Sogni nel cassetto?

Il mio sogno più grande è quello di diventare una brava pilota.. Non punto in alto, credo che vadano fatti i passi piccoli poco alla volta.. Piano piano spero appunto di imparare e diventare brava, una volta che la sarò avrò un’altro sogno magari ma fino a quel momento non penso ad altro… Voglio crescere e capire ed apprendere più cose possibile, questo è il mio sogno.

Il modello a cui fai riferimento?

Come modello ne ho più di uno… Il principale è mio padre, è il mio modello in tutto, dal lavoro allo sport alla vita quotidiana, accanto a lui c’è anche mio fratello, siamo cane e gatto a volte ma non c’è nessuno che mi aiuti quanto lui.. Ho anche altri due modelli, Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi loro sono persone umili, persone eccezionali, io a loro devo tanto, mi hanno aiutata, spronata e mi hanno insegnato tantissimo, credo che come si dice in giro loro siano campioni nella vita e nello sport.. Il mio sogno anticipato prima è quello di essere come loro, per me diventare come Roberto Vescovi alla guida con la tenacia di Giancarla sarebbe la realizzazione di un sogno… ma come anticipato credo che per arrivare in alto ci siano da fare tanti passi ed io al momento sono solo agli inizi…

Dove ti vedremo correre in questo 2017?

Questa è la domanda più tosta… Quest’anno purtroppo non ho programmi, mi sarebbe piaciuto poter ripetere l’esperienza dello scorso anno ma come ormai tutti sappiamo è uno sport abbastanza costoso e quest’anno non ho finanze a disposizione.. a 21 anni non posso gravare sempre sui miei genitori e con le mie sole forze non riesco ad affrontare certe spese, spero di riuscire a fare una gara però… Roma Capitale, è la gara che mi ha trasmesso più emozioni, la trovo una gara pazzesca, sarà che mi ha sempre attratto, non so.. Pero’ mi sono davvero divertita un sacco… Sicuramente però sarò presente a bordo strada a fare il tifo ai miei ex compagni di trofeo che anche quest’anno faranno il CIR e altri amici partenti…

Grazie mille!

Grazie a voi!

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