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WRC – Le parole di Coti Zelati e Barbaro prima del Monte-Carlo 2018

Inizia oggi con l’intervista doppia ad Andrea Coti Zelati Giovanni Barbato la nostra rubrica delicata agli equipaggi tricolore al via del Rallye Monte-Carlo 2018, prima tappa del WRC 2018.

Per entrambi è il secondo gettone nel Mondiale WRC.  Entrambi hanno debuttato in Sardegna nella stagione appena trascorsa.

Iniziamo con Andrea Coti Zelati, il driver natio di Lecco. Nella passata stagione ha disputato i primi due round del CIR ovvero Ciocco e Sanremo, il Mondiale in Sardegna, il Milano Rally Show, il Valais e il Ronde della Lana a Biella, tutte le gare disputate con la piccola Fiat Abarth 500 R3T.

Ciao Andrea, il 2018 si apre col botto!! Infatti sarai al via del Rally Monte-Carlo, come ci si prepara ad affrontare una delle gare più difficili al mondo?

Si ho deciso di iniziare il programma 2018 proprio dal Monte, ma non perchè fosse un punto di arrivo, al contrario deve essere una partenza. La decisione di fare questa gara è nata per caso, un giorno il mio navigatore Giovanni mi chiama e mi dice di aver trovato uno sponsor e chiede se mi interessa partecipare ad una gara importante e prestigiosa…bene da lì è nato questo progetto. La preparazione per una gara così impegnativa non è mai abbastanza. Dalla mia ho la fortuna di aver disputato sei campionati sul ghiaccio nelle stagioni dal 2009 al 2015, quindi neve e ghiaccio sono nel mio DNA. Vivendo in montagna, quando nevica ogni scusa è buona per trascorrere ore e ore sui vari passi per allenarmi, per non perdere gli anticipi e i vari imprevisti che si possono trovare affrontando simili condizioni meteo e stradali.

Il 2018 porterà anche una nuova vettura. Dopo una stagione con la Fiat Abrth 500 R3T, passerai alla più performante Citroen DS3 R3T. Hai già avuto modo di “assaggiare” la due ruote motrici francesi?

Si ho deciso di cambiare vettura, passando alla Citroen DS3 R3T, stessa classe della Fiat Abarth 500 con la quale ho corso anche Sardegna e Valais. La decisione è arrivata per cercare di ridurre ulteriormente il gap con i miei avversari.

Il 2017 è stato un anno di crescita, dal debutto nel Campionato Italiano avvenuto al Ciocco e Sanremo, per passare al WRC in Sardegna e al Valais. Che giudizio dai alla stagione appena trascorsa?

Il mio giudizio sulla stagione 2017 lo ritengo positivo. Mi sono divertito molto, non so dirvi se sono cresciuto ulteriormente o meno. Non ho termini di paragone. So di aver percorso tanti km di prove e ora aspettiamo il 2018 per provare a raccogliere i frutti di quanto abbiamo seminato la passata stagione.

Il “Monte” è da sempre una gara a sé, pazza e imprevedibile. Le condizioni meteo e quelle delle strade cambiano chilometro dopo chilometro. In tutto questo il ruolo dei ricognitori è fondamentale per voi piloti…sbaglio?

Penso che il ruolo dei ricognitori sia FONDAMENTALE. Da più di un anno mi sono affidato a Fabrizio Ratiglia. A livello di note e consigli in gara mi dà tanta sicurezza. Mi affiderò ancora a lui in questo 2018 e spero, col suo aiuto prezioso e la sua grande esperienza, di disputare una bella gara.

Dopo il Montecarlo, il 2018 cosa ti riserverà?

Al momento per il 2018 non ho ancora un progetto ben definito, sicuramente correrò. Ora pensiamo al Monte, i passi vanno fatti uno alla volta….

Hai dei ringraziamenti da fare?

Ringraziamenti da fare sono tanti. Innanzitutto ringrazio Giovani Barbaro il mio naviga perché ha scelto me, poi la scuderia siciliana Project Team che ha permesso che il sogno Monte-Carlo si realizzasse, ringrazio anche mia moglie e il mio bimbo che mi danno una carica preziosa e fondamentale, il Chiavenuto Team perché lavora sempre con una professionalità che non ha eguali, la mia scuderia ABS Sport. Infine  un grazie va a Fabrizio che mi sta formando, a quest’ultimo un abbraccio forte perché ogni tanto ci vuole anche quello

Dopo aver intervistato Andrea, arriva il turno del suo co-driver messinese Giovanni Barbaro, anche per lui nella stagione 2017 è arrivata la grande soddisfazione del debutto iridato leggendo le note al pilota sardo, Raffaele Donadio.

Ciao Giovanni, anche per te il 2018 si apre alla grande, con la partecipazione al Monte-Carlo, come ti stai preparando?

Ovviamente è scontato che  una gara simile ci vuole il massimo impegno e dedizione, un altro fattore da non sottovalutare è quello di essere sereni mentalmente perché serve massima lucidità per affrontare una gara simile, il lavoro inizia già da casa con la visione di cameracar delle prove e altro. Un po’ come i navigatori veterani, gli insegnamenti dei mie colleghi più esperti mi aiuteranno tantissimo. 

Per te è la seconda gara nel Mondiale Rally, dopo il debutto lo scorso giusto in Sardegna, che ricordi hai del tuo debutto iridato?

Ovviamente il panorama Mondiale ha un fascino del tutto particolare e farne parte mi gratificava molto. Ad ogni modo ci sono arrivato per piccoli passi e preparato, diciamo che è come preparare un’esame all’università perché conta il lavoro che fai “prima a casa” nella preparazione della gara e successivamente in macchina. Utilizzando una formula matematica, è come se avessi fatto 50 gare in una.

Il ruolo del navigatore è un ruolo fondamentale, sopratutto in una gara “pazza” come il Monte-Carlo dove ghiaccio, prove notturne e neve la fanno da padrona, come stai preparandoti a tutto questo?

Come ho già risposto in precedenza, la preparazione è davvero meticolosa a casa attraverso lo studio di preparazione alla gara. Devi sempre essere pronto ad ogni situazione che può capitarti in gara, qualunque essa sia, perché rally vuol dire anche imprevisto. Quindi non bisogna lasciare nulla al caso, devi sempre sapere quale sia la scelta migliore, la decisione va presa in meno di un secondo, perché SAPPIAMO BENISSIMO quanto è prezioso il tempo in un rally.

Come dicevamo nella domanda precedente, il Monte è una gara particolare. Le condizioni cambiano di continuo, anche nella stessa prova, in una gara come questa, il ruolo dei ricognitori quanto è importante?

Il ruolo del ricognitore è veramente IMPORTANTISSIMO, è una figura che lavora nell’ombra, ma allo stesso tempo è una delle più importanti, specie in gare come il Monte. Ricordiamoci  che corre solo l’equipaggio, il prezioso lavoro di una squadra può determinare la buona uscita di quest’ultima e quindi il lavoro dei Ricognitori è fondamentale e ha un peso specifico in simili gare.

Progetti per il proseguimento della stagione?

I progetti per il proseguimento del 2018 nascono giorno dopo giorno, poiché sappiamo tutti benissimo che il problema principale è di natura economica, siamo sempre alla ricerca di nuovi sponsor e partner. In tutto questo un ruolo fondamentale lo recita la mia scuderia “Project Team” capitanata dal Presidente Luigi Bruccolieri a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti.

Altri ringraziamenti da fare?

Ovviamente in primis i ringraziamenti vanno agli sponsor quali: Bikolor Alta Natura Kapriol che reggono in piedi questo progetto, hanno veramente tanta fiducia in noi e noi faremmo di tutto per non deluderli. Un altro ringraziamento doveroso va al mio pilota con cui ho condiviso l’abitacolo al Sardegna con cui è nata un’amicizia che cercherò di far crescere. Adesso da buon Siciliano tocca andare a prendermi un po’ di freddo…..

 

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