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Intervista esclusiva con Giacomo Costenaro

Qualche battuta con il vincitore del "10° Liburna Terra", primo appuntamento del CIRT

A poco più di una settimana dal “10° Liburna Terra”, prima prova del Campionato Italiano Rally Terra, abbiamo fatto alcune domande al portacolori dell’”Hawk Racing Club”, che navigato da Justin Bardini ha vinto l’appuntamento sulle strade toscane.

A distanza di qualche giorno da questa bella vittoria ti chiedo qual’è il momento della gara dove avete capito che avreste potuto vincere?

Sapevamo di poter far bene sin dall’inizio. L’unica vera incognita era capire quanto ci avrei messo ad entrare in sintonia con la nuova macchina ma fortunatamente sono riuscito fin da subito ad instaurare un buon “feeling”. Ho solo pensato a spingere sempre ed il resto è venuto di conseguenza.

Abbiamo visto molte Skoda Fabia R5 alla partenza del “Liburna”, ma tra tutti i concorrenti sembra che tua sia quello che è riuscito ad adattarsi più rapidamente alla vettura ed alle condizioni dello sterrato volterrano, riuscendo ad abbassare sensibilmente i tempi nelle 3 ripetizioni della lunga PS 1-3-6 “Ulignano” 13.08 Km. Hai acquisito man a mano fiducia nella vettura e quindi hai potuto spingere sempre di più oppure è stata un precisa strategia quella di iniziare in “sordina”?

In verità l’unica strategia che abbiamo adottato è stata quella di dare il 110% fin dal primo metro della prima “Speciale”. Sulla PS 1 “Ulignano” siamo stati leggermente penalizzati dal fatto di essere il secondo equipaggio a partire, rispetto ad esempio a Bresolin (Peugeot 208 T16) che aveva il 12 , invece su PS 2 “Serraspina” abbiamo trovato molta polvere e poco grip, imputabile in buona parte alla scelta dei pneumatici (Michelin) di mescola più dura rispetto alla concorrenza. Una scelta però che ci ha premiato “sulla distanza”, portandoci a migliorare i tempi di passaggio in passaggio fino alla vittoria finale.

A tuo avviso quali settori della vettura hanno ancora margine di miglioramento?

E’ ancora troppo presto per dirlo perché siamo solo al primo appuntamento. Sicuramente acquisendo confidenza con la nuova vettura sarò in grado di adattarla sempre più al mio stile di guida, ma la base di partenza rimane comunque ottima.

Quanto sono stati determinanti i pneumatici per questa gara e quanto potranno esserlo per i prossimi appuntamenti del CIRT?

Al “Liburna” le coperture “Michelin” sono state importanti per riuscire a recuperare “il gap” dagli altri fino ad andare in testa alla gara. Saranno certamente determinanti quando si andranno ad affrontare gare più lunghe.

A questo punto al “16° Rally dei Nuraghi e del Vermentino Terra” è inevitabile che avrete gli occhi di tutti addosso. Vi sentite pronti a gestire questa pressione?

Siamo ancora all’inizio del Campionato quindi al momento non parlerei di pressione. La vittoria al “Liburna” pero’ ci ha certamente “caricato” ed in Sardegna faremo di tutto per ripeterci perché ovviamente la voglia di far bene è tanta.

Avrete a disposizione aggiornamenti sulla vettura per questo seconda gara?

No, nessuna novità sulla vettura. Sarà la stessa del “Liburna Terra”.

In Sardegna partirete tutti “alla pari”, essendo la prima volta che il “16° Rally dei Nuraghi e del Vermentino Terra” entra nel calendario del CIRT. Questo può rappresentare un vantaggio per te e Justin Bardini? Vi vedremo all’attacco anche qui oppure tutto dipenderà dai riscontri ottenuti nelle prime “PS”?

Effettivamente il fatto che questa prova sia una novità assoluta nel calendario del CIRT è un elemento interessante anche se so che una parte del “tracciato” riprende per alcuni tratti le prove del WRC di qualche anno fa e quindi diventa difficile dire se qualcuno in passato potrebbe già aver percorso questi tratti di “PS” con il vantaggio di conoscere anche se in parte lo sviluppo del percorso. Per quanto ci riguarda attaccheremo fin dall’inizio, al traguardo vedremo come sarà andata.

Nel 2012 sempre in Sardegna hai partecipato alla prova di Campionato del Mondo Rally (WRC), cosa ti è rimasto di questa esperienza così importante?

Che dire un’esperienza unica ma estremamente impegnativa sia a livello fisico che mentale. Non è assolutamente facile gestire così tanti chilometri di “Special Stages” se non si è abituati e noi siamo riusciti ad arrivare fino al traguardo di “Olbia”. Oltrettutto la partecipazione al “Rally Italia Sardegna” è avvenuta al primo anno che correvo con una vettura “Super 2000” quindi è stato un mix di cose intriganti ed entusiasmanti.

In questi giorni si sta svolgendo l’”YPF Rally Argentina”, 5° appuntamento del WRC, ti chiedo guardando ai piloti del “Mondiale” quale credi ti rispecchi di più anche come stile di guida?

Bella domanda, a dire il vero non ho mai provato a pensare con chi del WRC potrei avere punti in comune per quanto riguarda la guida o altre cose.

Se ti dicessi Thierry Neuville, per l’età molto vicino alla tua ma anche come “personaggio” ovviamente con i distinguo del caso?

Se lo dici tu, mi fido!

Salutiamo e ringraziamo Giacomo Costenaro per il tempo che ci ha dedicato, con i migliori auguri a lui e Justin Bardini di ripetere in terra sarda quanto di buono esibito al “10° Liburna Terra”.

I vincitori Costenaro-Bardini su Skoda Fabia R5 dell’ “Hawk Racing Club” (Foto Giovanni Scarpari)
Rally Italia Sardegna 2012, Costenaro-Ciucci alla prima partecipazione nel WRC (Foto Giuseppe Depalmas)
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