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WRC – Monte-Carlo, Day 3 | Evans “Ci si sente bene ad essere in testa”. Ogier “Preferisco essere cauto che nel fosso”. Neuville “Il piano per domani? Provare a vincere ma restando accorti”

Dopo 12 PS i primi tre della generale in 6". Le parole dei gladiatori prima delle arene del Braus e del Turini

Dopo 240 chilometri e 74 metri il Monte deve ancora decidere la strada che il trofeo principesco dovrà percorrere; la roulette del Casino, dopo aver scelto tra neve e verglas o asfalto asciutto, ora dovrà decidere se la coppa portata dalle mani di Alberto II proseguirà in un Paese dove rimangono ancora le antiche monarchie secolari; o se si trasferirà in un cantone elvetico (per l’ennesimo anno), citofonando famiglia Ogier/Kaiser.

In cattedra è salito, meglio ri-salito il suddito di Sua Maestà Elfyn Evans: il gallese spera di riportare la Union Jack a sventolare sul pennone più alto, mancante all’appello dal 1968 (nell’era moderna solo McRae nel 2003 scalò il secondo posto):

Complessivamente è stata una giornata positiva e ci sentiamo bene ad essere in testa. Sono abbastanza contento del weekend fino a questo punto: la macchina mi ha dato grande fiducia e la squadra ha lavorato molto bene con me. E’ stato un pomeriggio molto difficile, perché abbiamo optato per le gomme slick come i nostri avversari, ma c’erano ancora alcuni tratti ghiacciati. Sono stato un po’ troppo prudente nella prima prova del giro, e poi un po’ troppo ottimista alla fine della finale sull’ultima curva ghiacciata e siamo usciti, ma per fortuna non abbiamo colpito nulla. C’è una grande battaglia per domani e dobbiamo rimanere concentrati e non pensarci troppo

Chi gli fiata sul collo ulteriore pressione è il locale Sebastien, sempre accorto a non fare passi falsi ed ad essere costante nel tenere a ‘bagnomaria’ gli avversari: gli verrà servito lo stufato nel pranzo della domenica, dopo aver divorato i 5 secondi di distacco attuali? L’appetito vien mangiando, vero signor Ogier?

E’ stata una giornata consistente. L’unico rimpianto che possiamo avere è di essere stati troppo prudenti nell’ultima prova sul difficile tratto sul ghiaccio. Ma preferisco sempre essere troppo cauto che nel fosso! Questa è sempre la mia strategia in questo appuntamento e ovviamente ha dato i suoi frutti più volte. Rischiare può funzionare, ma non sempre. In fin dei conti, oggi non mi dispiace: è ancora molto serrato e tutto è possibile domani. E’ una bella lotta e ora il piano è di essere forti anche nell’ultima tappa: c’è ancora una buona possibilità di vincere questo rally

Ma anche il ‘locale’ Neuville, adottivo della riviera monegasca dove ha trovato amore e capanna, sarebbe in grado di sorridere al Col de Braus: il vassallo del reame belga dovrebbe rosicchiare 9 centesimi di secondo al chilometro per dare lavoro ai leva-bolli di Alzenau nel ripristino del tettuccio stropicciato da quattro piedi trionfanti:

Sono contento di cosa siamo riusciti ad ottenere, grazie al lavoro di tutto il team. Abbiamo fatto un bel passo avanti rispetto a venerdì e mi sento più fiducioso. Con tre speciali vinte su quattro siamo di nuovo in lotta per la vittoria, questo è ciò di cui essere soddisfatti oggi. Sono contento della performance che siamo riusciti a dare. Con le correzioni dei ricognitori abbiamo spinto senza correre il rischio di uscire. Questo era importante, ero in grado di dare il 100%. Il piano per domani è di provare a vincere ma cercando nello stesso tempo di essere accorti

Copyright: Toyota Gazoo Racing Media

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