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CIRT – Dall’Argentina arriva Sergio Emiliano Biondi: “Il 2020 anno importante per me, il RIS sarà una rivincita”

Il pilota argentino al via del Tricolore Terra con una vettura R2

Sarà un Campionato Italiano Terra, sempre più a tinte internazionali. Dopo l’annuncio del programma del boliviano Peredo, si aggiunge l’argentino Sergio Emiliano Biondi, che parteciperà a tutte le gare del campionato con una vettura di classe R2.

Abbiamo raggiunto il pilota argentino che ci ha raccontato i suoi obiettivi per questo 2020, tutto incentrato sullo sterrato, eccolo ai nostri microfoni:

Ciao Sergio, bentornato su Rallyssimo. Facciamo un passo indietro al 2019, ci racconti della tua avventura al RIS e al Tuscan…come è stato l’impatto con le gare italiane?

Ciao Matteo, ciao lettori di Rallyssimo. Grazie per questo bello spazio che mi state dedicando.

Il Ris 2019 per me é stata una gara molto sfortunata, praticamente sono riuscito a concludere solamente tre prove speciali, per diverse noie meccaniche. Purtroppo l’amarezza é stata molto grande, trattandosi di una gara con percorsi perfetti per il mio stile di guida, molto simili a quelli di Cordoba in Argentina, la domenica finale mi sono promesso di ritornarci nel 2020.

Il Tuscan, per me é stato il debutto su una vettura di classe R2 quindi é stato un evento di puro apprendimento che mi sono goduto in ogni chilometro, e mi sento molto fortunato ad averlo fatto su degli sterrati storici che vengono ricordati nella storia del rally mondiale

Il 2020 ti vedrà nel CIRT, con una vettura R2. Gare per te tutte nuove, salvo Sardegna e Tuscan. Che approccio avrai in queste gare?

Il 2020 sarà una stagione molto importante per me, infatti sarà la prima volta che correrò un Campionato. Il RIS per me sará una rivincita, mentre il Tuscan é la gara dove punterò ad ottenere uno dei migliori risultati della stagione. Al Rally del Vermentino mi aspetto di trovare delle caratteristiche simili al Rally di Argentina, mentre le restanti tre saranno delle pure sorprese, anche se sono già al lavoro analizzando i diversi on-board trovati sul web.

Qual è il tuo rapporto con il nostro Paese? E come mai la scelta di correre proprio nel Campionato Terra?

È un rapporto fortissimo quello che mi lega al vostro Paese. Da ragazzino ho vissuto in Italia qualche anno, per questo motivo ci torno sempre volentieri, spesso mi capita di ritrovare vecchi amici come é successo a luglio scorso.

Ti faccio un esempio, durante il Rally Roma Capitale, camminando al parco assistenza, ho incontrato Albino Gabriel patron della Gass Racing storico amico di mio padre. Non ci vedevamo da oltre vent’anni, lì é nata l’opportunità di partecipare al Tuscan, infatti in Toscana ho corso con il suo Team.

Successivamente verso Natale, chiesi aiuto ad Albino per programmare il Sardegna 2020. Lui si negò, convincendomi a programmare una stagione completa nel 2020. Abbiamo valutato diverse idee, si é perfino parlato di R5 e CIR, ma alla fine abbiamo deciso di rimanere coi piedi per terra e di fare ciò che mi viene meglio. Ed ecco come è nata la mia stagione nel Terra 2020.

Al mio fianco in quattro eventi ci sarà Giovanni Barbaro, mentre all’ Adriatico e al RIS ci sará il mio connazionale Juan Salgado Nash.

Preparate il Mirto, Sardegna sto arrivando!! Ci vediamo a Berchidda ragazzi!

Alla grandissima Sergio, ci si vede in Sardegna! Grazie del tempo che ci hai concesso e in bocca al lupo per la tua stagione…alla prossima!

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