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Festiona, passato e presente del rallismo cuneese – Luoghi di Rally

Dal Rally di Limone al Valli Cuneesi e quel celebre "dosso" che noi tutti conosciamo

Non scopriamo di certo noi il fascino dell’Italia e dei suoi luoghi. Quello che vogliamo da questa rubrica denominata “Luoghi di Rally” è farvi scoprire (o riscoprire) luoghi all’apparenza non troppo famosi ma che per i rally hanno un significato importante. Posti, vicoli, curve e passaggi in cui si sono scritte pagine importanti e in cui ancora oggi (talvolta) si corre e dove ogni giorno si continua a respirare rallismo, storia e passione.

Oggi è la volta di Festiona, piccola frazione di Demonte, comune situato nella Valle Stura nonché nelle montagne cuneesi. Luogo conosciuto per le piste da sci di fondo, dove tra le altre cose è cresciuta una delle più grandi interpreti della disciplina ovvero Stefania Belmondo. Quindi dicevamo, piccolo borgo ma ricco di aneddoti. Un luogo pittoresco anche per il mondo delle corse automobilistiche, teatro di grandi sfide nelle gloriose edizioni del Rally di Limone prima e del Valli Cuneesi poi.

Festiona e Demonte: La Storia

Festiona, frazione sita nel comune di Demonte. Quest’ultimo, centro che conta 1980 abitanti, è situato nella Valle Stura, una delle più belle vallate del Cuneese.

Così ce lo racconta Wikipedia:

È situato in Valle Stura di Demonte ed è uno dei comuni occitani del Piemonte. Si trova non lontano dalla confluenza tra la Stura di Demonte e il Cant. Nel Settecento, fu fortificata da Alessandro Vittorio Papacino. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, a Demonte trovarono rifugio i cinque componenti della famiglia ebrea ferrarese dei Tedeschi, fino al loro espatrio in Svizzera. Protagonista della loro salvezza, fu il partigiano Lorenzo Spada, che oltre a trovare loro ricovero in zona provvide all’organizzazione e alla copertura delle spese per la loro fuga, conclusasi felicemente la notte dell’8 febbraio 1944.

Ferito in un conflitto a fuoco Spada sarà arrestato e impiccato nella piazza di Demonte che oggi porta il suo nome. Per il suo impegno di solidarietà nei confronti degli ebrei perseguitati, il 4 novembre 1974, l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a Lorenzo Spada l’alta onorificenza dei giusti tra le nazioni.

Il 20 luglio 2000, il Parlamento Italiano ha istituito il 27 gennaio come Giorno della Memoria a ricordo delle vittime dell’Olocausto e in onore di coloro che (come Lorenzo Spada) a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.

Festiona nei rally

Anche se non fa comune, per i Rally è un luogo molto conosciuto. Una frazione, pochi abitanti ma una tradizione rallistica di lungo corso. Proprio così, se ad un rallista, specialmente piemontese, si dice Festiona i ricordi affiorano in meno di un secondo. Quasi tutti lo assoceranno al “dosso“. Un rettilineo, niente di particolare ma che presenta ad un tratto un dosso naturale dovuto all’intersezione di due strade. Una spiegazione tecnica del luogo vera e propria (anche se ci abbiamo provato a descriverlo) non c’è ma quello che fa impressione è quanto questo luogo è diventato meta di tutti gli appassionati.

In realtà questo passaggio si trova nella prova speciale che da anni è conosciuta come “Madonna del Colletto”. Una prova che parte dalla Valle Stura per “scollinare” nella Valle Gesso, per l’esattezza nel comune di Valdieri. Rally di Limone prima, Rally Valli Cuneesi poi, una storia senza fine quella di questa prova che solamente in alcune annate nella storia delle varie gare che ci sono transitate, non è stata affrontata. Più corta o più lunga ma è una di quelle prove che sono nel cuore della gente e che è difficile privarsene negli anni. Una speciale che si presenta velocissima a tratti per poi divenire molto tortuosa e con numerosi tornanti nella parte finale. Qui di seguito un estratto di com’è stata affrontata la prova negli ultimi anni.

 

L’estratto è risalente all’edizione 2015 del Rally Valli Cuneesi

 

Dagli anni ’80 fino ai giorni nostri, un trentennio di sfide si sono svolte su questa speciale. Dagli anni d’oro del Limone con Tabaton, Zanussi, Cerrato, Liatti, Cunico e molti altri ancora fino ad arrivare alle annate del Valli Cuneesi, o meglio dire i giorni nostri. Di quest’ultimo ricordiamo le vittorie di Corrado Fontana e di Manuel Sossella che hanno monopolizzato buona parte delle ultime edizioni. Insomma se vi diciamo Festiona, qualcuno di voi ci dirà Madonna del Colletto e viceversa. “Posti da Rally” ci verrebbe da dire semplicemente, oppure come la nostra rubrica vuole, li definiamo “Luoghi di Rally”.

Ma prima di continuare andiamo a rivivere qualche passaggio in questa bellissima località.

 

Festiona per i cuneesi

Abbiamo raccontato in lungo e in largo dov’è Festiona e cos’è stato e cos’è per il mondo dei Rally. Ma nella seconda parte di questo bellissimo racconto, non poteva mancare un accenno a chi con questa località, ha un rapporto particolare.

Stiamo parlando di chi è originario di questa zona e chi soprattutto ha lasciato il segno su queste strade. Dario Cerrato, P.G. e Romeo Deila, Piero Beltrandi, Roberto Botta, Luca Betti e Alessandro Gino, insomma alcuni dei migliori interpreti del rallismo locale e nazionale sono passati da quelle parti.

E noi abbiamo voluto farci raccontare il dosso da uno che lo ha affrontato parecchie volte, Alessandro Gino:

Il dosso arriva dopo aver affrontato qualche chilometro dall’inizio prova. Si arriva tramite un tratto di strada che presenta curve medio veloci in cui è importante non perdere il ritmo. Poi, proprio poco prima del dosso, c’è un sinistra piuttosto particolare dove bisogna uscire puliti e veloci e poi scaricare le marce tenendosi sul lato destro della strada. Infatti è importante affrontare il dosso nella parte più a destra per ridurre il salto, anche perché si è sbilanciati avendo la parte sinistra dell’auto più in alto che la destra. Ovviamente si tende a portarsi leggermente a centro strada perché se no si va fuori, tuttavia si tiene leggermente la destra. Un dosso quasi pieno, dipende ovviamente anche dalla macchina con cui lo si affronta. Si deve avere l’accortezza di alzare il gas prima di saltare e se si è con una macchina molto potente, un colpo di sinistro per abbassare il muso. La zona di atterraggio avviene su una carreggiata abbastanza larga quindi non è particolarmente difficile. Bello, bello.

 

In conclusione, dedichiamo un pensiero ed una storia per ricordare due piloti che non sono più con noi.

“Pierino” Beltrandi e quel Limone 1987

 

Maggio 1987, Limone Piemonte. L’anno era quello del cambiamento. Via i gruppi B, un anno di transizione nella nuova epopea dei gruppi A. Il ricordo della vittoria di Zanussi al Limone ’86 alla guida della Peugeot 205 T16, era ormai un ricordo lontano. In quella metà di Maggio, al via della classica cuneese, un elenco di tutto rispetto. Tabaton, Cunico, Liatti e molti altri ancora, d’altronde la gara faceva parte del Campionato Italiano. Ma scorrendo l’elenco ad un tratto troviamo Piero Beltrandi. Saluzzese, profondo conoscitore delle strade praticamente di casa, si presentava al via con una Lancia 037. Vettura ancora molto competitiva visto l’abolizione del Gruppo B e che ancora in molti utilizzavano prima che la regina Delta gli prese il posto negli anni successivi.

Si parte, la prima prova era denominata “Colle di Valdieri“, in realtà antenata della “Madonna del Colletto” con qualche modifica. Tuttavia come si vede in foto veniva già affrontato il mitico dosso di Festiona. Ebbene proprio su quel tratto cronometrato Piero Beltrandi, da tanti conosciuto come Pierino, costruì la sua vittoria mettendo la sua 037 davanti a piloti del calibro di Tabaton, Liatti e molti altri ancora.

Bel ricordo che sicuramente a Pierino farebbe piacere raccontare. Sì, purtroppo però ci ha lasciati prematuramente nel 2007 ma che abbiamo voluto ricordare in un luogo ed in una data particolare. Ringraziamo per la collaborazione in questo racconto, Andrea Beltrandi, figlio e grande appassionato del noto pilota.

 

Il 2009 e Roberto Botta, quell’ultima vittoria con cui ti vogliamo ricordare

 

Settembre 2009, Dronero. Un dominio. Questa la parola d’ordine dell’edizione 2009 del Valli Cuneesi, dove Roberto Botta va a vincere senza problemi la gara di casa alla guida della Citröen Xsara Wrc. L’allungo decisivo proprio sulla “Madonna del Colletto” dove il Fossanese, rifilando ventidue secondi a Cunico, andava ad ipotecare la vittoria nella kermesse dronerese.

Sarà la sua ultima vittoria, prima che un brutto male se lo portò via nell’autunno 2019. Ma noi vogliamo ricordarlo su quel dosso, nel suo ultimo bellissimo successo.

Festiona oggi

Non solo ricordi in questa località ma anche tanta quotidianità. Sebbene nelle ultime due edizioni del Rally Valli Cuneesi non si è transitato da quelle parti, molto probabilmente si ritornerà a breve. Una speranza per tutti gli appassionati che non vedono l’ora di tornare a solcare quelle zone.

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