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A tu per tu con Piero Capello : “I Rally vivranno momenti difficili, ma bisogna avere positività”

L'organizzatore del Rally Valli Cuneesi, ci racconta in una bella intervista il futuro che potrà vivere il nostro sport oggi flagellato dal coronavirus

Tutti lo sanno, ormai la pandemia coronavirus ha toccato ogni angolo del Mondo. Anche il motorsport mano a mano si è dovuto fermare, anzi alcune stagioni non sono nemmeno iniziate come lo dimostrano la Formula 1 o la MotoGp. Tutti ci stiamo chiedendo in questo periodo quando ripartiremo, tra le migliaia di problematiche che si innescheranno, sia dal punto di vista sociale che soprattutto da quello economico. Ma oggi la priorità rimane salvaguardare la salute delle persone. Questa rimane la parola d’ordine da parte di tutti gli addetti ai lavori, anche da parte del mondo dei rally.

Tuttavia un po’ come stanno facendo negli altri sport, stiamo cercando di capire come si sveglierà il nostro mondo alla ripresa. E per questo abbiamo voluto chiederlo ad un organizzatore che di Rally ne ha portati avanti nei suoi 38 anni di attività in questa disciplina. Stiamo parlando di Piero Capello che a capo della Sport Rally Team, ha saputo negli anni rinnovare la passione tra le strade piemontesi tramite le belle gare da loro organizzate. Purtroppo proprio quest’anno a causa del Coronavirus, l’organizzazione che ha sede a Carmagnola, è stata costretta a rinviare il Rally Valli Cuneesi.

Di seguito trovate un estratto dell’intervista all’organizzatore.

Ciao Piero. Purtroppo sei stato costretto a rinviare il Valli Cuneesi. Cosa ci dici a riguardo?

Ciao a voi di Rallyssimo. Il rinvio è stato necessario in prima battuta come atto morale e di rispetto nei confronti di chi soffre e di chi aiuta i pazienti causa Covid-19. Allo stesso tempo, non vi erano i presupposti organizzativi e non vi saranno per alcuni mesi su tutto il territorio nazionale. Non avremmo avuto le autorizzazioni dagli Enti preposti come Prefettura e Questura per permettere gli assembramenti o la vicinanza tra persone, il personale medico del 118 e quello sanitario come le ambulanze, il personale di controllo sulle prove speciali e molte altri servizi indispensabili. Ultimo ma non meno importante, il dove reperire i fondi per coprire le spese, perchè le aziende, già in difficoltà prima della pandemia, non sarebbero state disponibili ad aiutare un evento quando servono denari per l’emergenza. La gara era pronta ma mancavano i fondamentali descritti sopra.

Un’annata funestata dal coronavirus. Secondo te quando la pandemia sarà terminata come il nostro mondo (inteso del motorsport) reagirà?

Personalmente non potrà avere grandi reazioni o cambiamenti e dovrà inizialmente fare i conti con cosa resterà dopo l’emergenza. Come si vede, siamo in stato di guerra batteriologica e lo stesso governo, come gli scienziati, non hanno soluzioni, navigano a vista e decidono il da farsi giorno per giorno. Non sanno come proporsi per il futuro prossimo e ognuno dice la sua in uno stato di massima confusione. Tornando a parlare del mondo sportivo, in generale il problema più grande lo avranno gli eventi su strada, dal motorismo, al ciclismo, al podismo; tutte competizioni dove lo spettatore e gli stessi partecipanti non potranno essere controllati in caso di assembramenti e per questo saranno le ultime ad avere il pass per ripartire. Meno problemi avranno gli sport su pista o circuito dove lo spettatore può essere meglio controllato.

Su come reagirà il nostro mondo nel futuro prossimo, se parliamo di rally, dipenderà molto da come si riprenderà il mercato produttivo e da come lo Stato provvederà ad aiutare le aziende. Usciti dalla pandemia si dovrà fare i conti con la paura del rigetto che porterà le persone a non frequentare più luoghi affollati e nel nostro caso i parchi assistenza e le zone spettacolari di una prova speciale e sarà fondamentale riuscire a proporle, se possibile, anche online almeno per il primo anno. Il secondo problema, già evidenziato sopra, sarà quello economico. Noi organizzatori dovremo cercare di reperire i fondi per coprire almeno il 70% del budget necessario, non sapendo quanti piloti decideranno di noleggiare una vettura per correre ed iscriversi alla gara. Non penso che il costo organizzativo possa ridursi essendo incentrato quasi tutto sulla sicurezza che dovrà restare immutata. Chi corre sicuramente ridurrà gli impegni legati anch’essi al problema finanziario concentrandosi su meno gare, le più accattivanti sia sotto il profilo tecnico/logistico (prove speciali e parco assistenza) che sulla comunicazione. E qui importanti sono i vari trofei organizzati da promoter privati e marchi sportivi. Per i noleggiatori/preparatori sarà un avvio difficile se la sosta forzata durerà molti mesi e si spera possano ottenere finanziamenti statali e federali almeno nella prima fase della ripresa vista l’impossibilità (così affermano) di poter ridurre ulteriormente i costi dei noleggi che su certe vetture di punta sono già molto bassi. Altre sostanziali o sostanziose soluzioni non ne vedo se non con l’aiuto della nostra Federazione che, in merito, già si è espressa positivamente coinvolgendo il Credito Sportivo ed il Coni. Per la prima volta abbiamo sentito il nostro Presidente Dott. Sticchi Damiani parlare pubblicamente non soltanto degli eventi di maggiore importanza con titolazioni elevate come prioritari nelle sovvenzioni, ma anche di aiuto alle competizioni minori siano esse su circuito o su strada. Altre belle parole sono venute dal Presidente della Commissione Rally, Daniele Settimo, che già ha fatto tanto per promuovere le gare minori e che ancora di più si vuole impegnare affinchè le sue proposte, come l’attuale CRZ che funziona molto bene, vengano ascoltate e messe in pratica.

Una risposta che, come penso tutto il mondo dei rally, condividiamo nella speranza che arrivino gli aiuti a tutti quanti ne necessitano. Cambiando discorso e parlando del passato invece, in quasi quarant’anni di attività in questo sport, dal Carmagnola al Valli Cuneesi passando per altre bellissime manifestazioni come il Rally di Bagnolo, qual’è stato l’evento più bello che hai organizzato e se ricordi un edizione in particolare?

In 38 anni di effettiva organizzazione, 39 di licenza Aci, tutto è un bel ricordo e se proprio devo scegliere quelli più emozionanti, sul gradino più alto metto sicuramente i tanti collaboratori che ho avuto, da chi è rimasto pochi anni a chi mi ha accompagnato in quasi tutto il percorso. Senza di loro non sarei qua a raccontare questa bellissima e ininterrotta storia. A seguire inserisco gli anni trascorsi con l’International Rally Cup ed il Campionato Svizzero che hanno dato lustro al nostro sodalizio e alle zone attraversate dalle prove speciali. Altro bel ricordo, il premio ricevuto, a sorpresa ed inaspettato, nell’anno 2010 quando l’Associazione Albergatori, la Camera di Commercio e gli Amministrati provinciali di Cuneo ci hanno consegnato una targa con l’encomio  per aver lavorato a favore del commercio e del turismo nel Cuneese, operando per promuovere iniziative di alto profilo, eventi straordinari, interventi efficaci, sottolineati per il loro positivo riflettersi sull’incoming”.

Complimenti Piero, speriamo che tanti giovani o persone con voglia di fare prendano spunto dalla tua carriera che è una dimostrazione di come la passione associata alla volontà porti lontano. In conclusione invece, un messaggio da dare al mondo dei rally, dai piloti e navigatori agli appassionati passando per tutti gli addetti ai lavori (organizzatori, preparatori, giornalisti, fotografi ecc.) in questo momento di difficoltà?

Tenere duro con positività pensando a chi in questo tragico momento ha perso la vita senza colpe e a chi la rischia per alleviare le sofferenze di chi ha contratto il virus, con la speranza, che si possa ritornare almeno come prima. Questo vuol dire non abbassare la guardia ma lottare affinché i nostri diritti di persone, imprenditori e sportivi non vengano calpestati da chi, per meri interessi politici e finanziari vogliono speculare su questa disastrosa situazione che non deve essere a favore di nessuno..

Grazie Piero per la disponibilità, speriamo di incontrarci presto sulle strade cuneesi.

Grazie a voi, lo spero anche io. Alla prossima..

 

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