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DAKAR 2021 – Buona la terza per Nasser Al-Attiyah che ormai ha Peterhansel nel mirino

Giornata nera per Sainz e Al Rajhi che si perdono e per Ten Brinke che cappotta e si ferma

Completamente colorata di sabbia gialla e dune bianche, la tappa di oggi era stata progettata dall’ASO proprio per tutti i concorrenti che l’anno scorso avevano chiesto più dune. Si tratta di un percorso ad anello, con partenza e arrivo a Wadi Ad-Dawasir che va a svilupparsi verso sud, proprio alla ricerca di colline di sabbia.

In sostanza tutto sembrava meno che una tappa di navigazione, ma così non è stato e a pagarne lo scotto sono stati 2 dei favoriti per la vittoria finale: Sainz e Al Rahji. Lo spagnolo ha perso, tra il terzo e il quarto punto di controllo, circa 30 minuti, chiudendo la giornata nelle retrovie. Ancora peggio è andata al pilota saudita che, nonostante giochi in casa, ha perso quasi un’ora e mezzo e praticamente tutte le speranze di vittoria.

La tappa è andata ancora una volta al forte Nasser Al-Attiyah e alla sua Toyota Hi-Lux GR, che, dopo una partenza prudente, si sono installati al comando senza più lasciarlo. Alle sue spalle un altro pilota Toyota Gazoo Racing,  Henk Lategan. Il giovanissimo pilota Sudafricano, che forse ricorderete per qualche apparizione nel WRC, è un talento del cross country e la sua velocità non sorprenderà certamente chi segue queste gare. Il suo ritardo rispetto a Al-Attiyah è di 2 minuti e 27, il che lo fa risalire fino al settimo posto nella classifica generale.

Classifica che vede ancora al comando Peterhansel, oggi terzo a 4 minuti dal vincitore di tappa Al-Attiyah, sul quale mantiene 5 minuti circa di vantaggio (un niente alla Dakar!). Dietro al qatariota, nell’assoluta, c’è un vuoto di 20 minuti prima di Serradori terzo, e Sainz, quartoSeguono a oltre 44 minuti Przygonski e Loeb, autore oggi di una buona prova, che lo ha visto chiudere sesto a 13 minuti. Tenuto conto che l’Hunter è un progetto completamente nuovo, questa posizione di classifica è decisamente incoraggiante.

Sotto la classifica assoluta dei primi 20. Per la classifica completa cliccate qui.

 

Da segnalare la disavventura di Ten Brinke che, quarto di tappa fino a quel momento, ha cappottato la sua Toyota a pochi chilometri dall’arrivo, rovinando vettura, tappa e gara. Per fortuna nessun problema per lui e per il suo navigatore Tom Colsoul, se non l’amarezza di una gara buttata. Avranno tempo per riflettere sull’accaduto mentre aspettano l’assistenza (al momento sono ancora segnalati sul percorso).

Continua nel frattempo l’avventura del duo Luciano Carcheri e Roberto Musi che occupano una eccellente dodicesima posizione nella Dakar Classic, (una gara di regolarità per veicoli dal 1980 al 2000 che si corre in parallelo con la Dakar competitiva). Purtroppo ancora fermo a Jedda l’altro equipaggio Camporese – Fiori, che forse hanno chiesto uno sforzo impossibile alla loro Peugeot 504 pick-up.

Domani quarta tappa, da Wadi Ad-Dawasir a Riyadh, con 476 km di trasferimento e 337 km cronometrati. Sulla carta dovrebbe essere una tappa veloce e relativamente priva di particolari insidie, ma sappiamo da tempo che non esistono tappe della Dakar senza soprese.

 

Photocredit: DPPI/A.Vincent – DPPI/F. Le Floc’h – Squadra Corse Angelo Caffi ASD

 

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