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Interviste – Hayden Paddon: “Onestamente abbiamo una opportunità di tornare nel WRC quest’anno”

Il talento neozelandese ha parlato con Rallyssimo del passato, del presente e del futuro!

La dipartita di un team ufficiale e la conseguente diminuzione dei già pochi volanti disponibili ha lasciato a piedi molti capaci piloti negli ultimi anni, ma sicuramente uno di quelli che al popolo dei rally manca di più è Hayden Paddon. Il neozelandese ci ha veramente emozionato con il suo stile di guida tanto spettacolare quanto efficace ed è veramente un peccato non vederlo nell’elenco dei partenti del Rally Monte-Carlo 2021. Certo, il vulcanico 33enne di Geraldine è anche un imprenditore e non se ne sta certo con le mani in mano e per saperne di più sui suoi programmi, sui progetti a anche sul recente passato, abbiamo deciso di intervistarlo per voi.

Ciao Hayden, grazie per averci concesso un po’ del tuo tempo! So che sei molto indaffarato, quindi vado direttamente alla domanda che tutti gli appassionati si stanno facendo: che programmi hai per il 2021? Ti vedremo competere nel WRC?

Ciao Federico, è un piacere sentirti. Devo dire che il COVID ha resto tutto molto difficile, specialmente con le restrizioni in materia di spostamenti. Onestamente abbiamo una opportunità di tornare nel WRC quest’anno, ma al momento questa non si allinea con i nostri partner commerciali. Quindi mai dire mai! Sarei felice di tornare nel mondiale rally, ma ci sono cose che adesso sono fuori dal mio controllo. Nel frattempo ci concentreremo sui campionati neozelandese e australiano, e abbiamo davanti anche un anno decisamente pieno di lavoro sullo sviluppo della nostra auto da rally totalmente elettrica.

Hayden il Mondiale Rally sente davvero la mancanza del tuo stile di guida e della tua velocità. Sei senza dubbio un pilota di grande talento ma nonostante questo… Che cosa è successo alla fine del 2018?

È stato un momento difficile. Pensavo di avere un accordo con HMSG [il Team Hyundai] per un programma parziale anche nel 2019, un qualcosa che avevamo concordato sia al Rally di Turchia che al Rally GB con degli incontri con il management. A causa della mia lealtà verso Hyundai NZ [l’importatore Hyundai in Nuova Zelanda], loro sapevano che io non sarei andato a parlare con nessun altro team e, con questa certezza, mi hanno fatto aspettare per firmare il contratto. Poi Loeb ha avuto il volante, 2 settimane prima di Natale e, in quel momento era troppo tardi per me per fare qualcosa.

Dire che ero dispiaciuto sarebbe un eufemismo, specialmente dopo un 2018 dove ho guidato con attenzione, senza prendere alcun rischio perché ci era stato richiesto dal team di assicurare punti per la squadra. non una sola volta in tutto l’anno ho spinto al massimo. Quindi sicuramente ho ancora del lavoro da finire nel mondiale rally, ma la vita va avanti, e adesso sono orgoglioso di lavorare su alcuni eccitanti progetti con il mio team!

Sul tuo canale Youtube tu hai fatto anche dei tutorial su come diventare un pilota (se non li avete ancora visti, li trovate qui) e volevo farti una domanda a proposito di un programma che è durato, se non sbaglio, solo 3 stagioni, il Pirelli Star Driver, ma che ha selezionato campioni come te, Tänak e Breen. Quanto è stato importante per la tua crescita e per la tua carriera di pilota?

Senza il programma Pirelli Star Driver, non sarei mai arrivato al WRC. Certamente mi aiutato anche a livello di crescita come pilota, lavorando con team professionali etc. ma l’aiuto più grande è stato quello finanziario. Venendo dall’altra parte del mondo, era impossibile per noi trovare il budget per il WRC, quindi questo programma ci ha dato una chance. Sono onorato del fatto che la partnership con Pirelli va avanti ancora oggi: da oltre 10 anni lavoriamo insieme.

Cambiamo decisamente argomento, la tua Kona EV rally. Ero veramente sbalordito quando ho visto la presentazione della macchina: non è soltanto un’auto da rally elettrica, ma è anche così “figa” che sembra impossibile che non sia un’auto “ufficiale” Hyundai. E poi, anche con l’esperienza di STARD, è stato quasi un miracolo portare avanti un simile progetto in così poco tempo. Come avete fatto? Voglio dire, quando hai avuto questa idea e come l’hai portata avanti? Quest’auto è più veloce di una i20 WRC? 

Beh siamo ancora ad una fase iniziale del progetto, ma sono molto orgoglioso dei risultati raggiunti dal nostro team di 7 persone. Ho iniziato a lavorare su questa idea nel 2017, ma fisicamente il progetto è partito nel 2019. 18 mesi per progettarla e realizzarla. STARD ci ha fornito le batterie e i motori, ma tutto il resto è stato progettato e costruito da noi.  Già adesso, senza sviluppo, è più veloce di una R5, e abbiamo così tante cose da migliorare e sviluppare ancora. È veramente molto eccitante!

Nel lungo periodo, svilupperemo la macchina per essere simile ad una R5, perché per competere nei campionati nazionali abbiamo bisogno che la macchina non sia superiore alle altre, in modo che ci lascino competere. Ma sarebbe veramente molto facile anche solo via software, far si che questo tipo di auto siano più veloci di una WRC e non solo come accelerazione, ma anche come velocità di percorrenza delle curve. Come detto, l’aspetto tecnologico è molto eccitante.

Pensi che auto 100% elettriche saranno in grado di competere in una gara del mondiale rally? Se si, quando pensi che accadrà?

Ci sono un sacco di incognite. Con alcuni piccoli cambiamenti di questo sport si, le auto elettriche potrebbero competere nel WRC. La tecnologia farà grandi passi avanti nei prossimi anni, e io penso che nel 2023 il WRC potrebbe essere corso da veicoli completamente elettrici [EV]Tuttavia, come ho detto, sarebbero necessari dei cambiamenti agli eventi stessi. Per esempio, non più di 200 km di trasferimenti, o altri modi di trasportare le auto durante questi ultimi. Ma non vanno nemmeno esclusi altri sistemi ibridi che possano aiutare l’autonomia dei veicoli elettrici. 

Un sacco di persone non amano gli EV perché non fanno rumore, ma anche questo cambierà. Le auto elettriche faranno rumore molto presto: ci stiamo lavorando. Ma in ogni caso, se metti da parte la mancanza del rombo, allora un’auto elettrica può essere altrettanto veloce e altrettanto spettacolare, e sarà ugualmente eccitante da guardare. 

Con la direzione che sta prendendo l’industria dell’automobile (che finanzia il nostro sport), se tu dovessi scegliere tra un WRC con auto elettriche o nessun WRC in 5 anni, penso di sapere quale sarebbe la tua scelta! Io amo troppo il nostro sport per stare con le mani in mano. Noi siamo un piccolo team, con un piccolo budget e siamo dall’altra parte del mondo. Se noi possiamo trovare il modo di farlo, sicuramente il mondo dei rally globalmente può farlo.

Hai accennato all’assenza di rumore. In effetti per molti appassionati questo è un bel problema perché rappresenta una parte dello spettacolo…

Come detto, il “sound” è solo un pretesto per non apprezzare le auto elettriche oggi. La naturale progressione delle automobili e dell’ingegneria fa si che le cose cambino. Pensa alla prima automobile di oltre 100 anni fa, e pensa dove siamo adesso. Le cose cambiano. Noi in questo momento stiamo sperimentando dei dispositivi meccanici che doneranno alle macchine un considerevole suono. Sarà un rumore differente, ma sarà forte. Se togli il rombo, un’auto elettrica può fare tutto quello che fa un’auto a combustione interna. Anche io sono un “petrol head” ed è per questo che mi sono innamorato del motorsport. Ma io amo la velocità e pilotare e questa mia passione è alla base del progetto!

Per il momento la FIA ha deciso di adottare nel WRC la tecnologia ibrida. Anche in questo caso ci sono favorevoli e contrari. Pensi che questa tecnologia attirerà nuovi costruttori? Forse sarebbe stato meglio introdurre delle “R5 plus” per rendere le auto meno costose e attirare più teams in attesa di trovare nuove tecnologie?

Non conosco tutti i dettagli del sistema ibrido che hanno adottato, ma da quello che so, sembra che abbiano scelto una via un po’ troppo semplice. In uno dei maggiori campionati del motorsport in assoluto, che coinvolge alcuni dei più grandi costruttori di auto al mondo, si dovrebbe pensare più in grande.

Per la prima volta da molti anni, non ci sono voci o rumors di nuovi costruttori interessati a investire nel WRC. E non li biasimo. In ogni riunione a cui partecipo, non solo nell’industria dell’automobile, ma in tutti i campi, uno dei primi argomenti ad essere affrontati è la sostenibilità!

Sostanzialmente Il WRC è un canale di promozione per i costruttori e gli sponsor, ma se il prodotto non corrisponde ai loro obiettivi, allora il prodotto va cambiato. Per quanto le attuali WRC siano entusiasmanti, il campionato sarebbe ancora più interessante con auto inferiori ma con 20 piloti a giocarsi la vittoria. Nel breve periodo le R5+ potrebbero fungere allo scopo, ma nel lungo periodo, il WRC deve trovare una strada per sfruttare le nuove tecnologie, che cambiano in fretta nel mondo dell’automotive. Quindi quale è la risposta? Nessuno lo sa. Ma ci deve essere un cambiamento.

Effettivamente nessuno lo sa, ma sicuramente Hayden Paddon è un passo avanti e sarà uno dei primi a saperlo! Per il momento oltre a ringraziarlo per il suo tempo e per la sua passione per le corse, auguriamo a lui tutti i successi che si merita e a noi di rivederlo presto nel WRC!

 

Photocredit: Jaanus Ree/Red Bull Content Pool

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