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Rally Acropolis – Colin McRae e gli altri Dei dell’Olimpo

Le 5 vittorie dello scozzese segnano ancora il record nella gara ellenica

Rally: sport duro, tosto, “giocato” in condizioni estreme e spesso ai limiti fisici per equipaggio e mezzo meccanico.

E’ sempre stata un po’ questa la definizione pratica per quella incredibile disciplina motorista che è appunto il rally. La terra, il fango, le pietre, la neve, e poi il freddo, il caldo, la pioggia. L’incredibile varietà di condizioni a cui piloti e macchine sono da sempre sottoposti, sono sempre stati anche un vanto per il tifoso, per l’appassionato. Una modo inequivocabile per distinguere se stesso e la disciplina amata rispetto agli altri sport motoristici, come la Formula 1 ad esempio, “limitati” alla superficie catramata dei circuiti.

Parlando di rally e di condizioni estreme, la gara che più di tutte incarna questa essenza di durezza è sicuramente l’Acropolis Rally. A farle buona compagnia c’è sempre stato anche il Safari, ma la diversa natura della gara africana, sicuramente più “maratona” rispetto all’appuntamento europeo, ha lasciato alla gara ellenica il primato nella mente degli appassionati.

All’Acropolis nessuno come Colin McRae

Acropolis la gara “più dura”, quindi. A mettere in crisi mezzi meccanici e resistenza fisica dei piloti sono soprattutto le incredibili condizioni delle strade, vere e proprie pietraie, pronte a macinare molle, ammortizzatori, braccetti, giunti, e tutto il resto.

Per trionfare è sempre stato fondamentale avere una ottima cura verso il mezzo meccanico, partendo dall’assunto che per vincere bisogna prima di tutto arrivare al traguardo. Difficile quindi, con questi presupposti, immaginare che il più vincente da queste parti sia per distacco Colin McRae.

Lo scozzese volante, da sempre accostato ad una guida spericolata ed oltre il limite, da queste parti ha invece trionfato per ben cinque volte, record assoluto, su un totale di 10 partenze. Che Colin fosse anche capace di rispettare il mezzo e gestire la corsa lo dimostrano del resto anche i suoi tre successi al Safari.

La prima vittoria di Colin in Grecia è targata 1996, dove regolò Makinen di una cinquantina di secondi. Dopo la doppietta Ford dell’anno successivo lo scozzese si riprese lo scettro nel 1998, per poi vincere ininterrottamente per tre anni di fila dal 2000 al 2002, con la Focus, collezionando in totale 42 speciali vinte.

Se Colin detiene il record di vittorie, la gara ellenica non ha mai sorriso invece ad un pilota che per freddezza, regolarità, e precisione, ci saremmo invece aspettati di trovare al top in queste difficili condizioni. Tommi Makinen all’ombra del Partenone non ha infatti mai vinto, e vanta “solo” due terzi posti e una piazza d’onore.

Le 16 volte di Carlos Sainz

Tra i piloti di spicco il record di partecipazioni lo detiene Carlos Sainz con ben 16 partenze, davanti alla coppia svedese Kenneth Eriksson – Ove Andersson con 15, e alla coppia finlandese Hannu Mikkola – Juha Kankkunen con 14.

El Matador detiene anche il record di podi conquistati, ben 11, anche qui davanti a KKK che ne conta 9. Sainz all’Acropolis vanta tre vittorie con tre costruttori diversi: prima il successo nel 1990 con la Toyota, poi la seconda affermazione nel 1994 con la Subaru, fino al terzo successo, nel 1997, con cui regalò alla Ford Escort WRC il primo alloro mondiale.

L’ultimo podio per il matador è coinciso anche con la sua ultima partecipazione. Nel 2005, sostituendo temporaneamente Francois Duval, lo spagnolo chiuse terzo alle spalle di Loeb e Gardemeister, assicurando punti pesanti alla Citroen per il mondiale costruttori. A completare le statistiche di Carlos in Grecia ci sono le 75 prove speciali conquistate, terzo di tutti i tempi.

Walter, Miki e Loeb: tutti a quota tre

Detto dei tre successi di Carlos Sainz, a far compagnia allo spagnolo come numero di corone di alloro vinte ci sono altri tre nomi a dir poco epici.

Al nome di Walter Rohrl sono infatti assegnate le edizioni del ’75, ’78 e ’83, ottenute rispettivamente al volante di Opel, Fiat, e Lancia. E se quella del 1983 rimane forse la più incredibile, perchè ottenuta su un terreno sulla carta non adatto alla 037, anche il podio dell’anno precedente con la Ascona può sicuramente essere considerato come un risultato di assoluto rilievo.

Dal maestro all’allievo: Miki Biasion in Grecia è sempre andato fortissimo, e senza le sfortune delle annate ’86 e ’87 il suo bottino sarebbe stato probabilmente pari a quello di McRae. Per il campionissimo di Bassano del Grappa nonostante tutto ci sono comunque tre vittorie: due con la Delta nel biennio mondiale, e la terza, con la Ford nel 1993, come ciliegina sulla torta di una carriera spettacolare. Tre terzi posti consecutivi dal ’90 al ’92, più il primo in terra ellenica nell’86, portano il bottino totale a 7, terzo di tutti i tempi.

In fotocopia al nostro Miki c’è poi un certo Sebastien Loeb. Anche il Cannibale in Grecia vanta infatti 3 vittorie e 7 podi (più una vittoria in JWRC), ottenute in 10 partecipazioni. Loeb ha portato al successo la Xara nel 2005, la C4 nel 2008, e la Ds3 nel 2012, ultima stagione disputata a tempo pieno dal francese nel WRC.

Gli altri grandi in terra ellenica

Dei 9 podi conquistati da Juha Kankkunen, da puntualizzare che due di questi lo hanno visto salire sul gradino più alto. KKK ha infatti conquistato la vittoria nel 1986 con la Peugeot e nel 1991 con la Lancia. Il terzo ipotetico successo Juha lo cedette a Sainz nel ’97, con Wilson che, a doppietta ormai acquisita, chiese al finnico di lasciar passare il madrileno, che era ancora in lotta per il mondiale.

A quota due successi troviamo anche Marcus Gronholm, che nella continua lotta con Loeb riuscì a portarsi a casa le edizioni 2006 e 2007. A far compagnia a Marcus si sono pure il connazionale Ari Vatanen e lo svedese Bjorn Waldegard, entrambi con due vittorie all’attivo.

Chi all’Acropolis non ha invece raccolto molto è Markku Alen: “solo” una vittoria in tredici partecipazioni, anche se il finlandese è comunque salito 6 volte sul podio. Con una vittoria in bacheca ci sono poi anche Didier Auriol, nella incredibile e sfortunata stagione 1992, Michelle Mouton nel 1982 con la Quattro, l’indimenticato Richard Burns, Roger Clark, Harry Kallstrom, Timo Salonen, Markko Martin, Mikko Hirvonen, e Petter Solberg.

L’Acropolis e la generazione corrente

Il Rally dell’Acropolis torna mondiale dopo l’ultima edizione disputata nel 2013, e allora come non ricordare la prima e unica vittoria di Jari-Matti Latvala da queste parti proprio nel 2013. Il finlandese, su Volkswagen, regolò Sordo e Neuville, con Ogier già fuori dai giochi per problemi tecnici alla prima speciale. Per l’attuale team pricipal di Toyota ci sono anche due podi nelle edizioni 2009 e 2011 con M-Sport.

A causa della lunga assenza della manifestazione dal calendario mondiale, Sebastien Ogier ha scritto solo una volta il suo nome nell’albo d’oro della gara. Nel 2011 il francese regolò l’acerrimo rivale e compagno di colori Loeb per 10 secondi e Mikko Hirvonen di 13, in quella che rimane una delle edizioni più avvincenti di sempre. Ogier era già andato a podio anche nell’edizione precedente, quella del 2009, quando ancora militava per il Junior Team di Citroen.

Detto del podio di Neuville, anche Elfyn Evans ha già assaggiato le pietre dell’Acropolis, anche se al volante di una Fiesta R2. Era il 2012, e il gallese si portava a casa la vittoria nella WRC Accademy. Risale al 2012 anche l’ultima apparizione in Grecia di Ott Tanak, mentre chi non ha mai corso in Grecia tra i top driver attuali è Kalle Rovanpera, con anche Greensmith e Fourmaux che dovranno far valere le loro avventure in terra di Turchia come bagaglio di esperienza su un fondo paragonabile a quello greco.

Craig Breen in Grecia ha vinto nel 2014 ed è arrivato secondo nel 2015, quando la gara era valida per l’europeo. Come sappiamo però l’irlandese non sarà al volante della terza Hyundai WRC questo weekend, con Dani Sordo che prenderà il suo posto nella consueta alternanza. Lo spagnolo in Grecia non è mai stato troppo fortunato, e nelle precedenti partecipazioni ha collezionato un solo arrivo a podio nel 2013 con la DS3.

Credit pics: N. Mitsouras

 

 

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