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Rally Italia Sardegna 2022: le pagelle di Rallyssimo

Una gara difficile, che alcuni piloti hanno saputo interpretare indubbiamente meglio di altri

Mettiamo in archivio questa travagliata edizione del Rally Italia Sardegna con le nostre consuete pagelle. Il RIS è un evento tanto bello quanto duro e anche quest’anno molti equipaggi sono stati costretti ad alzare bandiera bianca anzitempo e chissà che sarebbe successo se tutte le prove fossero state disputate. Ma con i “se” ed i “ma” non ci si è mai fatto molto, per cui andiamo ad analizzare quelle che sono state, a parer nostro, le prestazioni dei principali piloti in gara.

Rovanpera 7 – non può essere la sua gara e ne è consapevole. Il feeling con la Yaris non è il solito e quindi corre per salvare la pelle. Spinge solo in Power Stage, suo habitat naturale. Intelligenza dei grandi.

Neuville 6 – se la sfortuna avesse un nome sarebbe Thierry. Il cuore c’è e lo mette sempre ma, se la I20 lo toglie dai giochi il primo giorno può farci poco.

Breen 7,5 – finalmente un podio e una gara da podio, in un ambiente che non è decisamente il suo. Faceva specie vederlo in lotta con Loubet ma poi le gerarchie son tornate a posto. Ora bisogna provare a vincere.

Katsuta 6,5 – zitto zitto, quatto quatto, continua a finire le gare con buoni piazzamenti e lavora bene per la squadra. Da Ypres non ha più sbagliato. La cura Aaron Johnston funziona.

Sordo 7 – appena sente profumo di Sardegna Dani si esalta e prende vigore. Stavolta non riesce nel colpo grosso ma fa perfettamente le veci dell’uomo squadra. Per gare come queste Solberg può aspettare.

Lappi 4 – ha le occasioni contate e deve sfruttarle al massimo. In Croazia si poteva perdonare, qui decisamente no. L’errore capita ma per la foga di giocarsi una gara quando manca un giorno e mezzo alla fine no.

Fourmaux 5 – un altro zero quando in M-Sport c’era già un bel mal di pancia. Caricato della pressione della “casacca da titolare”, ha perso lucidità e quel brio che lo aveva catapultato sulla WRC+. Non si sa se lo aspetteranno ancora ed il rischio è di bruciare un altro talento made in France.

Tanak 9 – quando è così non ce n’è per nessuno. Trova le giuste condizioni, il feeling adatto fin da subito, ed il cronometro è la migliore delle risposte a chi lo dava per finito. Un Ott così ha il sapore del 2019 e, forse, la stagione non è ancora finita.

Rally Italia Sardegna 5,5 – fanno rabbia certi errori e certe cancellazioni di prova inspiegabili di fronte a certe immagini uniche al mondo. Ora l’esperienza c’è per provare ad offrire un organizzazione più consistente.

Foto: Alberto Caldani
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