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3 MIN

Un nono posto e due punti iridati conquistati: l’incredibile favola di Matteo Gamba al Monte Carlo del 2014

Prestazione stratosferica del driver bergamasco con la Peugeot 207 S2000 by Balbosca

Pioggia, neve, nebbia, ghiaccio, fango, notte e freddo polare.
L’edizione numero 82 del Rally di Monte Carlo viene ricordata come una delle più insidiose della nuova era, con i piloti e auto messi a dura prova dalle condizioni a tratti proibitive del manto stradale.
Se per onore di cronaca la gara è stata vinta da un Sebastien Ogier in rimonta su un fenomenale Bryan Bouffier, i riflettori nostrani all’arrivo erano tutti puntati sul duo Matteo Gamba – Nicola Arena.
Il bergamasco ha concluso le sue fatiche con un incredibile ottavo posto assoluto, ma soprattutto tra gli applausi del popolo dei rally. Una prestazione superba, resa possibile grazie ad un’impeccabile gestione ed un’affidabilità sensazionale della Peugeot 207 S2000 del team astigiano Balbosca.

Siamo a andati a riscoprire questo grande risultato a distanza di otto anni, chiedendo di farcelo raccontare direttamente da Matteo Gamba!

Che dire? Ancora oggi mi vengono i brividi lungo la schiena al solo pensiero. Penso si tratti della mia miglior gara della carriera e il ricordo è più vivido che mai. Quell’anno è stato un vero Monte Carlo poichè i suoi principali fattori, vale a dire neve, pioggia e ghiaccio, non ci hanno permesso di tirare il fiato nemmeno per un chilometro. E’ stata una sfida pazzesca, contro i migliori piloti del momento, e raggiungere quel nono posto assoluto è stata una soddisfazione enorme!

Come ti eri preparato?

Devo dire che la nostra preparazione era stata particolarmente minuziosa. Avevamo svolto due giornate di test importanti a Priola, percorrendo chilometri su varie tipologie di fondo con diversi set-up e pneumatici, in modo da dover improvvisare meno possibile durante il weekend del rally. Il team Balbosca e il fornitore Hankook, che aveva deciso di supportarci in questa avventura, ci hanno messo a disposizione un pacchetto completo e questa è stata senz’altro l’asso nella manica da giocare.

Descrivici le condizioni delle prove speciali. Cosa ricordi di quelle strade mitiche?

Una roba da altri tempi! Condizioni spesso al limite del possibile e continui cambi di grip nell’arco di poche centinaia di metri. Un rally vero insomma! Ricordo che talvolta scegliere di montare i chiodi poteva essere un azzardo perchè in basso pioveva a dirotto e contemporaneamente in alto nevicava forte perciò la soluzione più conservativa e sicura erano le termiche. Il fango ed il verglas hanno poi reso il tutto ancora più difficile, ma vi garantisco che il divertimento è stato all’ennesima potenza.

E della Peugeot 207 S2000?

Penso che la Peugeot 207 sia stata la macchina da rally più divertente che abbia mai guidato. Sinceramente mi manca un po’ e, qualora mi si presentasse l’occasione. non ci penserei due volte a risedermici sopra. L’aspirato ha sempre il suo perchè e la 207 ha sempre dimostrato un’enorme competitività ovunque è stata chiamata in causa. Per quanto riguarda quell’edizione del Monte, credo che l’aspirato ci abbia avvantaggiato contro le emergenti R5 perchè in quelle condizioni così scivolose la spinta del bang rende il tutto più complicato. La nostra Peugeot invece ci ha permesso di gestire le situazioni più critiche con più tranquillità ed attaccare al massimo dove l’asfalto lo consentiva. Una nota di merito voglio però darla a Balbosca, un grande team che mi ha consegnato una macchina perfetta e che ha saputo soddisfare qualunque mi esigenza di assetto. Un team vero, professionale e preparatissimo!

Poi l’arrivo nel Principato, palcoscenico irresistibile per qualunque rallysta.

La cerimonia d’arrivo nel Principato ha un fascino straordinario per via della storia che conserva e per la tradizione che ha reso questo rally il più famoso della storia. Credevo di giungerci per festeggiare il decimo posto, quando poi con Nicola abbiamo saputo del ritiro di Mikko Hirvonen proprio sull’ultimo passaggio del Turini e del nostro conseguente approdo al nono posto ho pensato fosse un sogno. Un sogno romantico che nemmeno potevo immaginare al giovedì notte.

E allora ringraziamo Matteo per la sua testimonianza e per averci fatto riprovare le stesse emozioni di otto anni fa, augurandogli quanto di meglio per l’edizione del 2023 in cui prenderà il via con la Skoda Fabia Evo Rally2.

PH: KEVIN GUEDJ

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