Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Tempo

3 MIN

Dakar – Carlos Sainz: “Con Audi ci crediamo! Speriamo in una navigazione più chiara ed equa”

Il pilota spagnolo di Audi carica l'attesa per l'edizione 2023 del celebre raid ed aumento la pressione su Castera & co.

Anche se la carta d’identità dichiara sessanta anni, le emozioni della vigilia per una nuova Dakar non fanno sconti nemmeno per Carlos Sainz Senior. Per la leggenda spagnola dell’automobilismo su strada sarà la sedicesima volta nella più celebre corsa tra le dune al mondo ed un nuovo tentativo di vincere per la terza volta. L’avversario da battere è sempre il campione in carica Al-Attiyah.

Abbiamo raccolto diverse dichiarazioni comparse in rete, dove Carlos ha descritto a più riprese l’importanza di questa edizione per lui e per Audi.

In questo momento dell’anno sono molto motivato è dura aspettare 365 giorni per un appuntamento del genere. La Dakar è sempre una grande opportunità, sai che ne devi approfittarne e iniziare a prepararti appena finisce l’edizione precedente. Pian piano senti che si avvicina sempre di più, ma i giorni che ti separano dalla nuova edizione sembrano non passare mai. Non ci consideriamo in nessun modo i favoriti, il vincitore dell’anno scorso è Al Attiyah e quindi il favorito è lui. Per Audi provare a vincere la Dakar è sempre un obiettivo molto importante, una sfida: Audi vuole essere la prima casa a vincere una Dakar con un motore elettrico, con un’auto ibrida, e questo è molto difficile, molto più di quanto la gente possa pensare. Quest’anno torneremo a una Dakar più classica, senza soste, e questo ti permette di avere meno informazioni su quello che sta succedendo della tappa, su come sta andando la gara di chi partiva davanti a te o dietro di te. Ci saranno meno controllo e meno informazioni sugli altri partecipanti. Ci crediamo, siamo convinti di poter essere abbastanza competitivi per lottare per la vittoria. Sono uno a cui piace sognare e oggi il mio sogno è vincere la mia quarta Dakar.

Dopo un inverno passato a “combattere” contro gli aggiustamenti regolamentari e quel “balance of performance” che sembra lavorare costantemente per compensare alle grandi innovazioni tecnologiche messe in campo da Audi, Sainz spera che non si ripresentino i problemi legati alla navigazione che avevano caratterizzato l’edizione 2022. Non senza polemiche.

Da quello che ho visto sarà molto dura. Ci sono due giorni in più, poi hanno complicato la navigazione, ma confido che sia logica, quindi vincerà il pilota e il copilota più veloce e meglio preparato. Il fatto che abbiano introdotto i waypoint nascosti non significa che si debba girare da sinistra a destra. Il DNA è ancora intatto e ho molta fiducia in Castera. Sa cosa serve per fare una Dakar di successo, che funziona e dia a tutti noi delle garanzie.

L’anno scorso gli ho detto di prendere un elicottero o un’auto e di mettersi nei nostri panni a cercare il waypoint: non lo avrebbe trovato. Ci danno il roadbook al mattino, cosa che ritengo molto positiva, e anche la rimozione del telefono è ottima, ma a volte mettono i waypoint su sentieri poco segnalati ed è impossibile vederli. Passavi e ripassavi per la pista, facevi avanti e indietro e non li vedevi. Prima si facevano 5 o 7 km in più, si tornava indietro e la seconda o terza volta si trovava, ora no. Spero che torni la Dakar di qualche anno fa. Mi è stato però detto che se questa situazione si verificherà l’organizzazione prenderà provvedimenti.

Fari quindi ancora puntati sul grande Carlos che, appena si accendono i motori, ripone la carta d’identità dentro ad un cassetto fino a che non compare la bandiera a scacchi davanti ai suoi occhi.

Mostra commentiChiudi commenti

Lascia un commento

Rallyssimo.it – TESTATA GIORNALISTICA
Iscrizione autorizzata al Registro Stampa del
Tribunale di Rimini N° 6 del 19/11/2019

Iscriviti alla Newsletter

RALLYSSIMO © 2022 – The SpaceWeb Agency The Space