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WRC Chile: cosa accadde nell’ultima edizione della gara sudamericana

Con il Rally del Chile ormai alle porte, andiamo a ripercorrere cosa accadde nell’ultima edizione, il rally del Cile 2019

Con ormai il rally del Cile, al ritorno nel panorama mondiale dopo l’edizione nel 2019, andiamo a ripercorrere cosa accadde nell’unica e prima edizione della gara sudamericana nel panorama mondiale.
La gara venne dominata da un arrembante Ott Tanak che riuscì a prendere la leadership della gara fin dalla seconda prova speciale, la più lunga prova speciale del rally, senza mai più lasciarla.

Una vittoria arrivata tra le mani dell’estone in maniera particolarmente inaspettata a seguito di alcuni problemi elettrici riscontrati sulla Toyota Yaris, durante il Rally di Argentina, che costrinse l’equipaggio della Toyota Yaris WRC+ numero 8 a parcheggiare a bordo strada e ad alzare bandiera bianca.
Interventi urgenti ed arrivati immediatamente prima della seconda gara sudamericana nel campionato, per cercare di risolvere i punti deboli che stavano attanagliando le vetture giapponesi.
Modifiche che riguardarono in particolare il sistema elettrico della vettura e dei componenti ad essi collegati come ad esempio la revisione dei sistemi di serraggio delle componenti dell’impianto elettrico della macchina.

Interventi che aiuteranno e non poco l’equipaggio estone che senza alcun tipo di problema meccanico riesce a concludere davanti ai due maggiori esponenti francesi e mondiale dei rally, Sebastien Ogier e Sebastien Loeb, rispettivamente secondo e terzo con 23.1 e 30.2 secondi di distacco.

Uscita di strada di Neuville

Se nel team Toyota ed in particolare nella sponda estone si festeggiava per la vittoria della gara, situazione invece più cupa era quella all’interno del team Hyundai in particolare nel lato dell’equipaggio belga.
Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul durante la SS8 Maria Las Cruces finirono a ruote per aria in seguito ad uno spettacolare, ma abbastanza importante incidente che li ha costretti ad alzare bandiera bianca a causa, oltre che dei pesanti danni sulla Hyundai, del lieve infortunio alla gamba sinistra rimediato proprio dal pilota belga nell’uscita di strada.

Infortunio che però non lo terrà lontano dall’abitacolo della Hyundai con i test del rally del Portogallo già in programma per la settimana successiva.

Il ribaltamento di Kris Meeke

Rientrato nel panorama mondiale, dopo il secco licenziamento dell’inglese da parte della casa della Double Chevron a seguito dello scarso rendimento e dei numerosi incidenti, a bordo della vettura giapponese, Kris Meeke continua a regalare spettacolo a tutti i fans e scene difficilmente rivedibili tutti i giorni.
Durante la SS7 Rio Lia, il pilota inglese si ribalta, danneggiando irrimediabilmente il vetro anteriore della propria Toyota Yaris.

Nei pressi dello start della successiva prova speciale, Kris Meeke e Sebastian Marshall si adoperano immediatamente ad eliminare il vetro anteriore della propria vettura, diventato ormai inusabile ed inutile, costringendoli all’uso della visiera interna al casco per cercare di proteggere gli occhi dall’incessante ed elevata quantità di aria che sarebbe entrare dall’anteriore della vettura.

Azione che però costringerà l’organizzazione a penalizzare l’equipaggio inglese ad un minuto di penalità a seguito dell’intervento sulla vettura tra il controllo orario e lo start della prova speciale SS8, zona di parco chiuso in cui né i piloti, né gli addetti ai lavori possono mettere le mani sulla vettura come dimostrato dall’articolo 42.1.2 del regolamento sportivo FIA WRC.

Nel WRC2 Pro è battaglia tra Rovanpera ed Ostberg

L’ultimo anno di Rovanpera nel WRC2 finisce con la vittoria proprio del finlandese del campionato WRC2 2019.
Una vittoria totalizzata anche grazie alla vittoria del Rally del Chile dopo una feroce battaglia con Mads Ostberg che fin dalla prima prova speciale ha messo il fiato sul collo al giovane pilota finnico.
Nulla però ha potuto il pilota di casa Citroen che si è dovuto arrendere allo strapotere del pilota di casa Skoda e agli oltre 12 secondi presi sui 30.72 chilometri di prova speciale.

Photocredit: WRC.com
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