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CIRT | Il Rally delle Marche sotto il segno di Paolo Andreucci e Rudy Briani

L’attuale leader del campionato vince ancora una volta in terra marchigiana allungando su una classifica che vede il garfagnino sempre più in volata

Un CIRT che si tinge sempre di più dei colori di Paolo Andreucci e Rudy Briani.
E’ questo ciò che traspare dalla conclusione del 16° Rally delle Marche che vede il campione in carica salire sul gradino più alto del podio ed allungare in classifica, complice anche l’assenza del diretto avversario Nikolay Gryazin impegnato nei test per il penultimo appuntamento della stagione WRC il Central Europe Rally e di alcuni errori di Alberto Battistolli.

Una vittoria conquistata fin dalla seconda prova speciale, dove il tempo fatto segnare sulla SS2 Pian della Pieve gli ha permesso di conquistare una leadership mantenuta fino alla conclusione della gara, respingendo i diversi attacchi di Tommaso Ciuffi, Alberto Battistolli e di Andrea Dalmazzini.
Se per il pilota fiorentino è arrivata una seconda posizione con tempi costantemente in linea con quelli del leader nonché campione in carica del campionato, non si può dire lo stesso del pilota vicentino incappato in un duplice ribaltamento sulla prima prova speciale e sull’ottava prova speciale che ha sancito il definitivo ritiro dalla gara quando stava occupando la terza posizione assoluta in pieno recupero per salire sul gradino più alto del podio.

Meglio è andato invece ad Andrea Dalmazzini e Andrea Albertini che sono riusciti a portare la Hyundai i20 Rally2 al terzo gradino del podio dopo oltre 7 mesi dall’ultima gara, il Rally di Foligno.

Medaglia di legno per l’equipaggio Angelo Grossi e Francesco Cardinali a bordo di una Skoda Fabia Rally2.

Il pilota romagnolo, è riuscito a resistere agli attacchi dei ben più esperti Enrico Oldrati ed Emanuele Dati riuscendo a conquistare 12 punti vitali per il campionato CIRT che lo porta in quinta posizione assoluta con un solo appuntamento rimanente.

Quinta, sesta e settima posizione incerta fino all’ultima prova speciale, ma che ha visto Enrico Oldrati avere le meglio nei confronti di Emanuele Dati e Luigi Ricci, quest’ultimo al ritorno in un abitacolo di una vettura da rally dopo oltre un anno dal Rally dei Nuraghi e del Vermentino corso nel 2022.
Un terzetto di equipaggi racchiusi in appena 12 secondi.
Top 10 completata dagli equipaggi Vagnini – Musiari, Squarcialupi – Squarcialupi e Travaglia – Lamanda, quest’ultimo a bordo di una Ford Fiesta N5 rispetto ai restanti equipaggi a bordo di una Skoda Fabia R5.

Tra le Rally4 è invece battaglia per il gradino più alto del podio con Giorgio Cogni e Andrea Colapietro che riesce ad avere la meglio su Nicolò  Marchioro, coadiuvato da Marco Marchetti, per meno di 3 secondi e su Lorenzo Lancillotti e Cosimo Ancillotti leggermente più staccati a completare un podio interamente formato dalla piccola arma di casa Peugeot, la 208 Rally4.
Il CIRT con la penultima gara appena conclusa dovrà attendere il mese di novembre dove gli equiaggi del Campionato Italiano Rally Terra potranno affrontare gli equipaggi del CIAR in una gara ache fin dagli albori ha suscitato perplessità e dubbi.

 

Photocredit: ACI Sport (Campionato Italiano Rally Terra)
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