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WRC: Niente più ibrido sulle vetture nella prossima stagione e via libera alle Rally2+

Il Consiglio Mondiale della FIA ha deliberato cambiamenti per la prossima generazione di vetture Rally1 e Rally2 portando grandissimi cambiamenti per le stagioni future

Come un fulmine a ciel sereno le vetture del World Rally Championship ritornano sui propri passi abbandonando la tecnologia ibrida al termine della stagione 2024.

Una decisione maturata dai diversi incontri, in particolare quello effettuato nella giornata di mercoledì, in cui Promoter ed il Consiglio del World Motor Sport si sono riuniti per prendere la decisione sul futuro della disciplina.

Informati della direzione presa le Case ed i team coinvolti nella disciplina, da parte della FIA che ha presentato la tabella di marcia per il futuro dei Rally e che vedrà oltre i dettagli sulla promozione del Campionato, dettagli tecnici e sportivi anche sulle vetture che potranno partecipare al Campionato WRC.

Le vetture Rally1 saranno riviste ed oltre all’esclusione dell’ibrido vedranno anche una riduzione della potenza, tramite una maggiore flangia nel turbo, ed una riduzione dell’aerodinamica in grado da poter essere affiancate da quella che sarà la nuova generazione di vetture le Rally2+.

Le Rally2 potranno infatti beneficiare di un kit apposito che le possa rendere al pari delle Rally1 limitate e che si troveranno quindi ad avere diverse accorgimenti ed integrazioni come una flangia al turbo maggiore, cambio al volante, maggiore aerodinamica ed uno scarico maggiore.

Modifiche che vedranno la luce proprio nella stagione 2025 e che permetteranno ai diversi Costruttori di poter iniziare e creare i kit per le proprie vetture e cercare di ridurre il più possibile il gap tra le due generazioni di vetture.

Sarà quindi il 2024 l’ultimo anno in cui vedremo le vetture Rally1 a propulsione ibrida, dopo appena 3 anni dalla loro integrazione e che fin dai primi momenti ha destato parecchio interesse e non in senso positivo, in particolare su alcune scelte ancora oggi dubbie.

Il Consiglio ha inoltre iniziato a porre le basi anche sulle vetture che dal 2026 andranno a comporre il Campionato portando diverse modifiche rispetto alle vetture odierne.

Le vetture manterranno sempre la filosofia tubolare delle vetture Rally1, permettendo alle diverse Case di usare vetture di segmenti B, C o Concept Car senza alcun tipo di problema, andando poi bilanciare quelle che sono le differenze di prestazioni tramite modifiche del baricentro e dell’aerodinamica.

La potenza per le vetture del 2026 sarà limitata a 330 cavalli con motore e trasmissione che deriveranno sostanzialmente dalla filosofia attualmente in atto per le vetture Rally2 ed un costo massimo che non dovrà superare i 400.000€.

Anche l’aspetto elettrico ha ricevuto una profonda analisi da parte della FIA che dovrà quanto prima, con un organo che dovrà essere in grado di avere alti standard di sicurezza e di portare un livellamento nelle prestazioni affinchè possano essere in grado di competere alla pari con le vetture Rally1 alimentate da combustile sostenibile.

Cambiamenti che non riguardano semplicemente le vetture, ma anche gli eventi, con gli organizzatori che godranno di maggiore libertà nella scelta dei propri itinerari con la sola limitazione della power stage che dovrà essere affrontata la domenica in orario pomeridiano.

Il calendario avrà comunque un bilanciamento dei chilometri, che rimarranno sulla stessa linea di quelli odierni, e che vedranno un’alternanza di eventi maggiormente “sprint” ed eventi maggiormente incentrati sulla “resistenza”.

Per cercare di ridurre i costi il più possibile le diverse Case Costruttrici coinvolte dovranno avere solamente tre vetture seguite da un numero limitato di meccanici che comporranno un parco assistenza basato su un nuovo modello con strutture per lo più locali, del paese dell’evento, per ridurre costi logistici e di trasporto e renderlo maggiormente dinamico e flessibile.

Ancora in discussione, ma fortemente approvati, saranno invece i remote service che troveranno sempre più presenza negli eventi che comporranno le stagioni dal 2025 in poi.

Cambiamenti importanti, ma che fanno capire come la FIA voglia cercare di ribaltare una situazione che di anno in anno si sta facendo sempre più complessa e drammatica.
Un piccolo bagliore di luce, in fondo ad un tunnel che non sembrava avere fine.

Photo Credit: Luca Barsali
Fonte: Dirtfish
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