“Risollevare il WRC? Costi minori e maggiori libertà alle Case”
Questo il pensiero di Miki Biasion, due volte Campione del Mondo con Lancia, sullo stato di salute del Mondiale e su cosa dovrebbe cambiare per riportarlo ai fasti di un tempo
Quando tutto sembrava deciso, almeno sino a fine 2026, un nuovo “dietrofront” della FIA. Nel corso delle ultime settimane, infatti, è tornato in forse l’utilizzo dell’ibrido, che potrebbe addirittura sparire già dal prossimo anno, la modifica del sistema di punteggio…
Un’incertezza totale, un’istantanea molto fedele di cosa sia il Mondiale Rally oggi e quale momento stia attraversando. La sensazione è che debbano essere prese delle decisioni, le migliori possibili, perché rimanere fermi e non fare nulla potrebbe essere la cosa peggiore da fare.
Ma bisognerà attendere il prossimo Consiglio Mondiale del Motorsport per capire la reale direzione che prenderà il WRC nel 2025, nel frattempo Miki Biasion ha fornito la sua visione sul presente ed il futuro del Mondiale Rally.
Un parere autorevole quello del bi-Campione del Mondo, oggi uomo immagine e tester per Lancia, sullo stato di salute del WRC, che mette a nudo in pochi ma chiari concetti cosa non stia funzionando e cosa, invece, FIA e Promoter dovrebbero fare per riportare alla ribalta uno dei Campionati più amati e spettacolari:
“ A livello di passione e spettacolo è davvero in ottima salute. Migliaia di persone accorrono ancora a vedere le prove speciali, e le vetture Rally1 forniscono un grande spettacolo. Ma anche le Rally2. Le vetture di oggi hanno raggiunto elevati standard di sicurezza, ma anche alti livelli di velocità di percorrenza in curva ”
E parlando di Costruttori, presenti e possibili:
” Per quanto riguarda i partecipanti, i Costruttori, non è assolutamente in salute, perché i costi sono esorbitanti. Solo colossi come Toyota e Hyundai possono permettersi di prendere parte a tutto il Campionato. Però, ad esempio, Hyundai sembra stia per annunciare la sua uscita. Per cui in FIA dovranno fare un reset, abbassare i costi e mantenere in vita il Mondiale. A quel punto si avvicineranno sicuramente altri Costruttori tra i quali, il mio sogno essendo anche appassionato, potrebbe esserci anche Lancia ”
Ma, sempre secondo Biasion, tagliando i costi sarà necessario anche ridurre aerodinamica, tecnologia e ricerca? Miki si è detto contrario ad una tale prospettiva, anzi, secondo lui, proprio queste aree andrebbero incentivate:
” Credo che nel motorsport sia giusto avere ricerca, dunque potenza e aerodinamica fanno parte dello sviluppo delle vetture. Ci vorrebbe una categoria dove potessero correre, a parità di condizioni, Rally2 e Rally1. Se si facesse una tipologia di vettura unica, una categoria in cui anche un privato riuscirebbe a mettersi in mostra, allora potrebbe essere una bella soluzione. Stesso discorso vale per le motorizzazioni. Se ogni Costruttore potesse portare nelle competizioni la tipologia di propulsore più interessante per lui, sia a livello di ricerca che di mercato automotive, ben venga questa opportunità. E così, probabilmente, i rally potrebbero tornare ad avere la quantità di Case che avevamo con le vetture Gruppo B o le Gruppo A “