Paddon non esclude un ritorno da pilota nel WRC: “Potrei correre col mio team”

Negli ultimi anni il World Rally Championship ha visto troppo poco Hayden Paddon. L’ultima apparizione risale al 2022, mentre il suo ultimo programma completo è del 2018. A 39 anni, il neozelandese non rientra più tra le prime scelte dei costruttori, ma questo non significa che abbia chiuso con le corse.

“Ehi, se Séb continua a guidare – ha 41 anni – e Dani [Sordo] è ancora attivo, allora anch’io ho ancora qualche anno davanti…” ha sorriso Paddon.

L’idea di un team neozelandese

Paddon sta valutando seriamente la creazione e gestione di un team con base in Nuova Zelanda per competere nel WRC a partire dalle nuove regolamentazioni del 2027. E la novità è che non esclude di correre lui stesso con quella squadra.

“Non escluderei di fare entrambe le cose [guidare e gestire il team] all’inizio. Alla fine, se riusciremo a mettere insieme la squadra – e dico se, perché ci sono tante difficoltà e l’aspetto finanziario resta il più grande – farò ciò che sarà meglio per il team. Se sarò competitivo, punterò su me stesso. Se non lo sarò, allora ci assicureremo di avere qualcuno che possa farlo, perché l’obiettivo resta quello di ottenere risultati.”

L’idea a lungo termine è gestire più di una vettura, per rendere il progetto più sostenibile economicamente. Ma Paddon non chiude nessuna porta: “Never say never”.

Un livello ancora alto

Il pilota kiwi, intanto, dimostra di essere ancora in ottima forma: ha vinto due volte consecutive il Campionato Europeo Rally (2023 e 2024) ed è attualmente leader nell’Australian Rally Championship, alla sua prima partecipazione. In Europa ha anche conquistato un secondo posto allo Ypres Rally e mostrato un ottimo passo al Donegal International Rally in Irlanda.

In attesa del 2027

Paddon non ha ancora un programma definito per i prossimi anni, ma la volontà è quella di mantenersi competitivo e preparato per il grande progetto WRC.

“In questa fase sono aperto a qualsiasi cosa. Voglio restare in forma da rally e continuare a fare esperienza di nuove gare. Mi piace perché ti mette alla prova e ti permette di conoscere nuove persone. Nei prossimi due anni si tratterà di mettere insieme i pezzi del puzzle e vedere dove ci porterà questa avventura.”