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Dakar, settima tappa: Il giorno di Yazeed! Peterhansel allunga

Si torna dal relax di Ha'Il ed il saudita mette a segno la seconda vittoria per la sua nazione in questo 2021

Dopo una prima durissima settimana di gara, la Dakar 2021 riprende con la prima parte della tappa “Marathon”, vale a dire che questa sera non ci saranno le assistenze ad attendere i concorrenti al bivacco. Dovranno fare tutto da soli.

Ben 453 i chilometri cronometrati in questo 10 gennaio, da Ha’Il a Sakaka, con tanta sabbia e terra, terreno che contraddistinguerà la seconda settimana dell’Odissea, diverso dal grande contenitore di sabbia dell’Empty Quarter assaggiato finora.

Dopo la sua prima vittoria di tappa avvenuta nel 2015, ben sei anni dopo il saudita Yazeed Al-Rajhi fa sua ancora una prova cronometrata, questa volta a bordo della sua Toyota Hilux ufficiale Overdrive.
Grande soddisfazione per il driver di casa, che dopo aver compromesso la sua classifica generale, trovandosi ad oltre cinque ore, si porta a casa un bel reward e tanta soddisfazione.

Mister Dakar nonostante la giustificata maggiore cautela in vista di domani, non si ferma, e continua a guadagnare. Stephane Peterhansel, infatti, ha portato la sua Mini JCW Buggy al secondo posto di tappa, perdendo qualche minuto nel finale, a soli 48” dal leader. La generale sorride a lui ed al suo coequipier Edouard Boulanger ma le insidie sono ancora tante, e con una giornata come quella di domani ogni calcolo sarebbe superfluo.

Carlos Sainz, dopo le sue dichiarazioni “a fuoco” rilasciate due giorni orsono, si conferma veloce e costante con questo terzo posto di tappa, perdendo solo 1’16”. Per lui, Lucas Cruz, e la Mini JCW Buggy di X-Raid rientrare in gioco per il primo posto generale non sarà affatto facile, se non sperando in disavventure altrui, e i suoi 41′ dal compagno di squadra si fanno sentire.

Oggi era opportuno non esagerare, e la sua esperienza lo ha sicuramente aiutato in questo. Solo 2’48 il ritardo pagato dal qatariano Nasser Al-Attiyah, su Toyota Hilux Gazoo Racing.
Il triplice vincitore del celebre raid sale però oltre i 10 minuti di distacco nella generale. In una gara simile è davvero poco, ma trovarsi contro un tredici volte campione non è affatto facile, e l’unica soluzione per il pilota bronzo olimpico è non sbagliare nulla da qui a Jeddah.

Jakub Przygonski si conferma con un altro quinto posto di tappa a bordo del suo Hilux, ma primo a pagare oltre 10 minuti in questa tappa, ben dodici.
Nella generale il polacco, navigato dall’esperto Timo Gottschalk, continua in una ottima quarta posizione, staccato per di 1h 22′.

Positiva sesta piazza di tappa, invece, per il driver di casa Seaidan, Buggy Century, mentre per Cyril Despres un lampo di luce in una Dakar molto deludente, settimo a 17′ (Peugeot 3008 DKR).

Il cannibale Sebastièn Loeb, invece, è in attesa del camion di assistenza per la rottura di un cuscinetto nell’ultimo settore della speciale, quando si trovava decimo a 19’10 di tappa.

Per quanto riguarda domani, invece, sarà tempo di seconda parte “Marathon”. I partecipanti dovranno continuare senza l’ausilio di assistenza alcuna, percorrendo i 375km da Sakaka e Neom il più rapidamente possibile. Nel percorso che l’anno scorso, in senso contrario, regalò le più belle foto e i più bei paesaggi della regione, si troveranno soprattutto difficili tracce, su sabbia e terra che sia.

 

 

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