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DAKAR 2021 – Sesta tappa: il ritorno del matador!

Dopo una quinta tappa chiusa tra le polemiche, Carlos Sainz domina la prova odierna ma è ancora lontano da Peterhansel

Ultima tappa prima della giornata di pausa, la prova di oggi è partita in ritardo e su un percorso ridotto di circa 100km a causa dei numerosi equipaggi che ieri hanno raggiunto il bivacco solo a notte fonda.

Una delle innumerevoli difficoltà della Dakar è proprio la stanchezza, fisica e mentale, che si accumula durante le lunghissime giornate di gara e che condiziona pesantemente le prestazioni dei piloti. Ieri infatti si è visto un po’ di tutto: dalla sfuriata di Sainz a fine prova, agli ingorghi e fino agli equipaggi cinesi che speronavano altri concorrenti!

Da qui, come detto, la decisione di dare un minimo di respiro a piloti e mezzi prima che qualcosa di peggio potesse accadere.

Proprio lo spagnolo oggi si è preso la sua “vendetta”, piazzandosi al comando dai primi metri e imponendo il suo ritmo per tutta la tappa fino al traguardo, dove ha chiuso con 4 minuti di vantaggio su Al Rajhi, un altro pilota disperatamente in cerca di riscatto. Il saudita dopo aver accumulato oltre 5 ore di svantaggio, inizia a mostrare la sua velocità sulle sabbie di casa, peccato davvero che sia già fuori dalla lotta per l’assoluta che al momento è una questione privata tra Peterhansel e Al-Attiyah. Oggi è stato Nasser ad aver avuto la meglio, ma “Mr Dakar” è stato comunque bravissimo a contenere lo svantaggio in pochissimi secondi, un’inezia in questo tipo di gare.

Di seguito la classifica di tappa:

E quella della gara (qui le classifiche complete):

Che non era la Dakar di Loeb lo si era già capito nei giorni scorsi, ma sicuramente oggi ne abbiamo avuto la riprova quando l’alsaziano si è fermato con una sospensione rotta. Niente da fare quindi, se non attendere il camion dell’assistenza. Cattiva giornata anche per Terranova, fermo dopo pochi km dallo start e per Prokop e lo Sceicco Al Qassimi, entrambi a fine tappa con pesanti ritardi.

Domani giornata di meritato riposo, ma niente hotel di lusso o passeggiate nel centro di Riyadh: a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, tutta la carovana della Dakar rimarrà all’interno del bivacco.

Si riparte poi domenica con la prima parte della marathon stage (due tappe tra le quali gli equipaggi non possono contare sull’appoggio delle loro assistenze) da Ha’il a Sakaka. 471km cronometrati tra pietraie e interminabili colline di sabbia. Secondo gli organizzatori si tratta di una prova che metterà a dura prova i mezzi meccanici, staremo a vedere quindi chi ne ha di più anche in questo senso.

Photocredit: A.S.O./F.Gooden/DPPI – Twitter Dakar.com

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