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WRC – Cina a rischio, mentre in Italia….

Dalla Cina in questi giorni si sta diffondendo un rumors non molto rassicurante, secondo il quale la decima prova del mondiale rally, in programma tra poco più di mese esatto, potrebbe addiritura saltare.
Le cause stando alle poche notizie che arrivano da Pechino, sarebbero da imputare inizialemente alle forti piogge che han interessato il percorso di gara che si snoda attorno a Pechino su un percorso interamente su fondo catramato, a questi problemi, sembrano aggiungersi anche dei problemi di natura economica.
Possiamo ricordare quanto accaduto nel 2000 quando la gara cinese venne annullata ad appena cinque mesi prima della data prevista e fu sostituita dal Rally di Cipro.
Il China Rally è stata prova mondiale nel 1999, unica edizione del WRC svolta in Cina, nei territori di Huairou e Jin Shan Ling, aveva visto al via 67 equipaggi e 25 solo all’arrivo. Edizione fortemente condizionata dal maltempo, con prove cancellate e vittoria finale per Auriol-Giraudet (Toyota Corolla WRC) che aveva preceduto Burns-Reid (Subaru Impreza WRC) e lo spagnolo Sainz-Moya (Toyota Corolla WRC).

Capitolo Italia, stando agli ultimi rumors, rimbalzati su siti di settore e quotidiani locali sardi, l’ipotesi di uno stop nel 2017, prende purtroppo corpo.
Il tempo giorno dopo giorno stringe, e dalla Sardegna tutto tace, nonostante gli appelli degli appassionati. La situazione come abbiamo già detto è abbastanza chiara, se entro fine mese (agosto) la Regione Sardegna non delibera il contributo da 1.5 milioni di euro (contro i 900’000 inizialmente previsti), richiesti dall’ACI, l’Italia rischia seriamente di dire addio all’edizione 2017 del Mondiale WRC.
Al momento mancando le garanzie da parte della Sardegna, l’ACI sta muovendosi verso altre ipotesi (San Marino-Centro Italia), ma sarebbe una strada percorribile solo nel 2018, visto i tempi strettissimi per organizzare una gara mondiale partendo da zero. Il progetto per il trasferimento dalla gara, infatti ha bisogno di tempi tecnici e inoltre fattore da non tralasciare servono anche coperture economiche.
Il WRC Promoter ha dichiarato che oltre metà agosto non si può aspettare e sicuramente la fila per entrare nel WRC è lunga con Giappone e Canada alla finestra ad aspettare il loro turno.

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