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Daniela Festa: Da Trieste al Montecarlo che bello. Il sogno? Un’assoluta

Seconda puntata della nuova rubrica “Quando il rally è donna” oggi è il turno della navigatrice di Trieste, Daniela Festa reduce dal Rally Monte-Carlo disputato con Cristian Marsic con una Peugeot 208 R2 del team Munaretto.

Ciao Daniela, come ti sei avvicinata al mondo dei rally?

Vengo da una città, Trieste, con una grande tradizione nel mondo del rally ed in generale dell’automobilismo. Purtroppo, però, negli ultimi anni un po’ di questa tradizione si è persa, mancando la vera competizione “di casa”, come lo era stata anni fa il Rally del Carso, per cui non sono molti i giovani miei concittadini che si avvicinano a questo mondo. Posso dire di essere stata fortunata a conoscere il rallysmo grazie al mio fidanzato e mio pilota Cristian Marsic. Inizialmente, l’ho seguito alle gare come tifosa…poi,un giorno, mi ha proposto, prima di appendere casco e guanti al chiodo, di farmi provare le sensazioni di una gara vissuta dall’interno dell’abitacolo… E così, ora, lui non ha appeso i guanti al chiodo, mentre io mi sono innamorata di questo fantastico sport, tanto da aver anche provato una gara da pilota, con un equipaggio interamente femminile.

Come ci si sente in un ambiente prettamente maschile?

A dire la verità ho trovato sempre e solo tanto rispetto, oltre alla disponibilità ad aiutare e a dare consigli, sia da parte dei “colleghi” che degli appassionati. Ovviamente, da rappresentante della categoria, faccio il tifo specialmente per le ragazze/donne che hanno il coraggio di mettersi alla prova dietro al volante e spero che, un giorno, ci potrà essere una nuova Michelle Mouton, chissà, magari italiana!

Secondo te cosa bisognerebbe fare per pubblicizzare tale sport?

Domanda difficile… per fortuna, oggi, con i social, è più facile venire a contatto con il rally, magari tramite l’amico dell’amico o le tante pagine dedicate. Ovviamente, manca la presenza televisiva, che sarebbe fondamentale. È incredibile che, nonostante tutto, siano comunque migliaia le persone che si assiepano sui percorsi.

Sogno nel cassetto?

Se me lo avessi chiesto due mesi fa, ti avrei sicuramente detto correre il Montecarlo! Ora che l’ho fatto, che posso dire? Beh…forse vincere un’assoluta!

 

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