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Il Rally di Montecarlo e l’Italia che va…

Il Mondiale è iniziato ed ha assunto un "insolito" tricolore...

brazzoli podio montecarlo

Un primo posto nel WRC3 ed un secondo nel WRC2, chi lo avrebbe mai detto prima della gara? Penso nessuno. Siamo poco abituati a vedere questo tipo di situazioni e, spesso e volentieri, siamo i primi ad autodenigrarci. E invece oggi, scorrendo le classifiche dell’edizione 2018 del Rally di Montecarlo, possiamo permetterci il gusto di vedere la bandiera italiana dove non la vedevamo da un po’.

Calma, calma…mettete via quell’elenco sconfinato di se e di ma per una volta. Sappiamo tutti come funzionano certi regolamente ed iscrizioni ma non è certamente giusto sminuire quanto i nostri hanno portato a casa questo weekend. E allora….

Bravo Enrico Brazzoli…

C’hanno messo l’esperienza Luca ed Enrico ed era l’unico modo per tenere a bada quel pugno di giovani e scalpitanti rivali. Controllare e pensare a portare a casa la piccola R2, lasciando che gli altri sfogassero i bollenti spiriti. E così che il problema Franceschi (che fino a quel momento stava dominando) si è risolto da solo e poco dopo anche Lario. A quel punto serviva solo costanza e attenzione per realizzare un bellissimo sogno. E sogno è stato.

Bravo Eddie Sciessere…

Quando era uscito il suo nome si erano sorpresi in tanti. E invece Eddie ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Ha saputo aspettare, ha tenuto a bada la foga cercando di capire la macchina chilometro dopo chilometro ed è stato premiato. Le Ford M-Sport si sono autoescluse nel tentativo di darsele di santa ragione con le Skoda e lui era già un felicissimo terzo. Il resto l’ha fatto il regolamento, portando nelle casse del nostro pilota punti dal valore inestimabile.

Bravo Andrea Nucita…

Beh, Andrea è sicuramente la sorpresa meno sorpresa di tutti. Il suo valore lo si conosce da tempo ed è stato un vero dispiacere non vederlo sulla pedana finale. Ma resta comunque negli occhi quell’incredibile quarto tempo sulla SS9 Agnières-en-Dévoluy – Corps 1 ed una velocità costante. Inutile soffermarsi sul desiderio di vederlo in altre categorie o alle prese con altri avversari: la realtà è questa e Andrea ha dimostrato di poterla vivere da grande protagonista.

E bravi tutti gli altri…

Sì, bravi perché sulla pedana finale ci sono arrivati praticamente tutti e per alcuni era anche l’obiettivo. Parlo di Covi, di Villa, di Coti Zelati  e di tutti gli altri che ci hanno regalato un weekend fantastico. Li abbiamo seguiti con piacere ed orgoglio e ne abbiamo raccolto i sorrisi di aver portato a casa un’avventura avvincente e complicata come può essere il Rallye Montecarlo. Ed è stato bello, bellissimo.

E allora teniamoci stretto questo Montecarlo 2018 dei nostri equipaggi italiani. Una gara che ha dimostrato che si può fare anche con poche risorse, una gara che ci fa ben sperare per il futuro, una gara che non deve essere considerata il punto di arrivo ma la base di partenza per ricostruire il nostro sistema rallystico a livello internazionale. Con idee e passione e, per una volta, mettendo da parte i soliti se e i soliti ma.

 

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