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CIRT – Intervista esclusiva a Daniele Ceccoli “Un’emozione unica questa vittoria”

Le emozioni dello storico successo a San Marino, raccontate dal pilota

Oggi abbiamo intervistato un amico di Rallyssimo, uno dei massimi esponenti Italiani del rally su terra, reduce dalla storica affermazione al Rally di San Marino della scorsa settimana. E’ nostro ospite Daniele Ceccoli. Prima di leggere le sue parole, raccolte in un’intervista realizzata di doppio pugno, assieme alla mia collega Samanta Grossi, scopriamo chi è Daniele.

Classe 1976, vanta un curriculum di oltre 130 rally, tra cui due nel Mondiale WRC, nelle annate 2006 in Sardegna su una Subaru Impreza STi (chiuso in 35° piazza assoluta) e nel 2008 nella patria dei rally, in Finlandia, dove chiude con un grandissimo 25° posto assoluto. La sua prima vittoria in carriera arriva nella stagione 2002 al Sanmarinese Ronde portando al successo la Mitsubishi Lancer EVO III con Silvio Stefanelli alle note.  Nel 2008 conquista il suo primo podio in una del CIR, in Sardegna, al Rally Costa Smeralda, dove precede tra gli altri anche Andrea Navarra.

 

Ciao Daniele, innanzitutto ancora complimenti per questa storica vittoria. Un’impresa realizzata nelle strade di casa, da privato e in mezzo agli iscritti del CIR. Come è nata questa impresa?

E’ nata dalla consapevolezza che dentro di me, se tutto era a posto (macchina, pneumatici), potevo giocarmela al meglio anche con gli iscritti del CIR. La consapevolezza invece è arrivata dopo la seconda prova, quando l’ho vinta. Li ho capito che tutto questo era realtà e da lì in poi abbiamo fatto una grande gara, che alla fine ci ha portato a cogliere questo storico risultato. 

Erano 22 anni che un pilota di San Marino, non vinceva la gara di casa (1996 con Massimo Ercolani). Quanto è stato emozionante ascoltare l’inno del tuo Paese dal gradino più alto del podio?

Molto emozionante. Per me non è solo una vittoria nel CIR o nel CIRT, ma bensì è la vittoria nella gara di casa. Era da 22 anni che non vinceva un pilota locale. In più questo rally è stato organizzato per tanto tempo da Germano, da Monica, da Loris Roggia, tutta gente che è sempre stata vicino a me e che mi ha fatto sentire questo rally mio.

Ultima prova, la cittadina dentro San Marino, paure e tensioni in quei lunghi attimi prima del via?

Mi sono cagato addosso dallo start fino all’ultimo tornante, perché c’era la paura che potesse succedere qualcosa che vanificasse tutto il lavoro svolto fino a quel momento.

Il San Marino ha dimostrato (se ancora ce ne fosse bisogno) l’altissimo livello dei partecipanti al CIRT, nel confronto con quelli del CIR. Quanto è stimolante per voi, questo “confronto”?

Abbiamo dimostrato che non siamo così lontani a livello di tempi, anzi sia io, che Nicolò Marchioro, che Giacomo Costenaro eravamo sui tempi loro. E’ la dimostrazione dell’alto livello del CIRT.

Una vittoria che riapre i giochi del campionato, dopo le due sfortunate prove di Volterra e Berchidda, adesso pausa estiva e poi Nido, Adriatico e gran finale al Tuscan. Come preparerai lo sprint finale?

Adesso andremo ad affrontare il Rally Adriatico (coeff 1.5) e potrebbe essere decisiva o quasi. Fare bene qui vorrebbe dire compiere un bel passo in avanti. La prepareremo al meglio, così come abbiamo fatto per il San Marino, cercando il giusto set-up e giusta scelta ed uso delle gomme per la gara marchigiana.

Col “Kapo” ormai corri da tanto tempo, quanto è importante il giusto feeling per poi costruire una vittoria così emozionante?

Col Kapo ci conosciamo da tanti anni, corriamo assieme da tre stagioni. Abbiamo una bella sintonia, e lui compensa i miei “limiti”. Da quando corro con lui son arrivati bellissimi risultati. 

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