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Test Wrc: il mondiale rally segue l’esempio della Formula 1?

Il Wrc potrebbe ridurre le giornate di test per contenere i costi

test

I rumors riguardanti un possibile ampliamento del calendario del mondiale rally a quindici appuntamenti, in circolo già da settimana scorsa, ha conquistato i pareri positivi di molti team manager ed appassionati. Una modifica di questo tipo porterebbe però ad un inevitabile ampliamento dei costi, cosa che – indipendentemente dal paio di gare in più a stagione – sembra già essere finita sotto la lente d’ingrandimento della Fia.

In seguito ad alcune pressioni da parte dei team nei confronti della federazione, il numero dei test durante la stagione potrebbe infatti subire una importante riduzione. Alla base di ciò, basta pensare che per un test in preparazione alla Finlandia di cinque giorni ai aggira intorno ai 125.000€, esclusi gli eventuali danni o lavori extra sulle vetture; una cifra al quale ha contribuito anche l’aumento delle giornate di test in una stagione, incrementato dall’adozione delle Wrc Plus da 45 a 55. Perciò le prime ipotesi parlano di una linea guida simile a quella adottata in Formula 1, con un test di gruppo prima dell’evento e con la possibilità per tutti i team ufficiali di provare su strade nella stessa zona (che richiamerebbe quanto accade in circuito per le gare in pista).

Nonostante la maggior parte dei team abbia chiesto alla Fia di intervenire, questa idea sarebbe attualmente attuabile solamente per le gare su asfalto, dato che adottare un metodo simile per la terra complicherebbe non poco le cose per via delle ovvie problematiche riguardanti i fondi sterrati.

Sotto investigazione non è finita tuttavia solamente la classe regina, come evidenziato anche dal responsabile gestione di clienti di M-Sport, Rich Millener. Quest’ultimo ha infatti parlato anche del mondiale Wrc2, in cui i team organizzano i propri test in base al budget disponibile. Un aspetto che, con case ufficiali direttamente coinvolte, mette indubbiamente a rischio l’equilibrio della serie, come dimostrato dal dominio Skoda in queste ultime stagioni. Per questo secondo il manager inglese bisognerebbe ridimensionare le regole dei test anche per il campionato cadetto.

Sulla faccenda è intervenuto direttamente anche il direttore generale della Fia, Yves Matton:

I test sono un argomento in discussione e vogliamo lavorare con i costruttori per ridurre i costi, cosa sulla quale siamo chiaramente d’accordo. Uno dei principi da osservare sarà la riduzione dei costi nelle aree che non traggono beneficio per fan e spettatori e che non coinvolga direttamente lo spettacolo. I test sono naturalmente una di quelle aree.

 

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