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WRC – Esclusiva con Raul Badiu “Emozionante disputare il Mondiale, non vediamo l’ora di correre in Italia”

Esclusiva col il giovane pilota romeno impegnato nello Junior

Da sempre abbiamo avuto un occhio di riguardo per i giovani, siano essi italiani oppure stranieri. Oggi abbiamo incontrato Raul Badiu, pilota romeno di Sibiu, classe 1992, che in carriera muove i primi passi in patria disputando il trofeo Dacia vincendolo nel 2013. Successivamente passa alla più performante Renault Clio R3 con cui disputa due stagioni (2014 e 2015) portando a casa importanti risultati. Nel 2016 torna a bordo della Dacia Logan con la quale vince il Campionato Romeno Junior e il trofeo Dacia. Importanti anche i risultati ottenuti la passata stagione, con la vittoria nel Campionato Romeno FWD e nel trofeo Suzuki. 

Andiamolo a sentire cosa ci ha raccontato nella nostra esclusiva intervista:

Ciao Raul, innanzitutto, grazie per la disponibilità. Da dove nasce la tua passione per i rally?

Ciao ragazzi, grazie per questa intervista. La mia passione per i rally, nasce da mio padre che era un appassionato di rally, mi portava con lui alle gare ed inoltre era anche un pilota di rally in gare nazionali. Ed è così che è nato il mio amore per questo sport…

Hai debuttato nei rally nella stagione 2009, correndo prima con una Opel Kadett e poi passando alla Dacia Logan. Ci racconti le delle tue prime stagioni da pilota?

Ho fatto il mio debutto nei rally nel 2009, avevo 17 anni ed iniziai con una Opel Kadett presa a noleggio. Nella stagione successiva acquistammo la vettura (Opel Kadett), con il quale abbiamo continuato il nostro percorso di crescita in patria, sono stato fortunato e bravo ad impressionare alcuni miei sponsor e amici che nella stagione 2012 mi hanno aiutato a prendere parte al Campionato Romeno Rally. Abbiamo scelto di correre con la Dacia Logan perché c’era un bel Trofeo con belle gare e ben 12 partecipanti. Ho amato da sempre questo sport, già dalla prima stagione abbiamo sfiorato il titolo nella classe 9 e la Coppa Dacia Logan, che è veramente un grande risultato per un debuttante come me. Poi correre nel team con una stella del rally mondiale come François Delecour e altri importanti nomi del rallysmo romeno, è stato veramente incredibile.

Nel 2013 invece arriva il tuo debutto nell’ERC, correndo il Sibiu Rally Romania con la Dacia Logan. Che emozioni hai provato a correre tra le strade di casa e tra la tua gente?

Sibiu era la città in cui vivevo fino a poco tempo fa. Ho corso il Sibiu Rally sia nell’edizione che aveva validità per l’IRC (Intercontinental Rally Challenge) nel 2012, sia l’edizione successiva che aveva validità ERC. È stata una grande emozione correre davanti a migliaia di appassionati,e soprattutto contro avversari come Andreas Mikkelsen, Jan Kopecky o Francois Delecour. In entrambe le occasioni sono stato estremamente competitivo. Nel 2012 due forature mi hanno costretto ad accontentarmi del secondo posto di classe, mentre nel 2013 mi si staccò il volante (video nel link di YouTube a partire dal minuto 08:30). Fortunatamente ho avuto la pazzia di continuare la gara, guidando la vettura con il piantone dello sterzo e sono riuscito a finire il rally. E’ stato un evento veramente molto duro, mi manca moltissimo l’atmosfera di quella gara e il calore dei miei tifosi.

Da metà 2015 dividi l’abitacolo con Gabriel. Come è nato questo equipaggio e che rapporto avete sia in gara sia fuori. Quanto è importante la sua figura nel tuo percorso di crescita?

Ho iniziato la mia carriera nei rally cambiando spesso vari co-driver. Alcuni seguivano solamente i loro interessi, mentre con altri non avevo la giusta sicurezza quando andavo a forte velocità. Poi ho incontrato Gabriel, abbiamo iniziato a lavorare insieme, trovandoci da subito molto bene. Abbiamo un forte feeling all’interno dell’abitacolo, lui è un professionista e ha una grandissima esperienza. Il nostro rapporto va anche fuori dalle gare, infatti siamo molto amici. Ci fidiamo l’uno dell’altro, lui mi naviga già da diversi anni e sono certo che continueremo così perché stiamo lavorando bene insieme. Non è necessario cambiare qualcosa che funziona già bene. Abbiamo delle cose da migliorare, ma è normale in quanto si cerca sempre un miglioramento continuo.

Torniamo al 2018, al Turkey Rally. Il tuo debutto nel WRC, concluso con un ritiro a causa di problemi meccanici. Com’è stato l’impatto sia tecnico che emotivo nel Mondiale?

Sapevo che nella stagione 2019 avrei avuto la possibilità di correre nel J-WRC, quindi sono andato in Turchia per imparare, per vedere come si struttura un evento WRC, sia dal punto di vista dei piloti, sia per abituarmi ad M-Sport. In realtà volevo anche testare il mio livello a rispetto agli altri competitors. È stato un rally molto particolare per la tipologia di prove, veramente molto impegnativo. Ero entusiasta di debuttare nel WRC, un sogno che finalmente diventava realtà. Service Park, ricognizioni, tutto é stato emozionante. Purtroppo abbiamo danneggiato un semiasse mentre eravamo al 4° posto e avevamo il miglior tempo assoluto allo split time con 7″ secondi sui nostri avversari. La giornata successiva siamo tornati in gara con il rally 2, continuando la gara con tempi di assoluto rilievo quando la strada ti permetteva di attaccare, ma volevo spingere di più per vari motivi, in primis per trovare i miei limiti e poi per ottenere la vittoria della tappa. Purtroppo siamo usciti di strada in un tratto difficile, dove già molte altre vetture avevano avuto problemi. La fine è stata deludente, ma l’esperienza è stata impagabile.

Il 2019 ti vedrà impegnato nel J-WRC. Il debutto è stato in Svezia, gara molto difficile, corsa con condizioni anomale (poca neve ghiacciata e tanto fango), ci racconti la gara?

Prima della gara abbiamo svolto alcune sessioni di test e inoltre abbiamo anche fatto una prova test su neve per arrivare pronti, ma per una gara del genere non si è mai pronti. Ho iniziato la gara avendo subito un grande feeling con la nuova Fiesta R2T. Gli intermedi erano davvero competitivi, purtroppo abbiamo toccato uno snow-bank che ha danneggiato il radiatore costringendoci al ritiro. Siamo ripartiti nella giornata di sabato con l’idea di crescere e di conoscere sempre più la vettura. Tutto questo provando a tenere un buon ritmo. Non è andata propriamente bene, abbiamo forato tre volte ed in più avevamo problemi ai tacchetti degli pneumatici. Guidare su strade con poca neve con dei pneumatici non adatti è veramente frustante, si poteva spingere solo dove c’era neve e ghiaccio, allora si che diventava bello guidare. Però guidare sulla Colin Crest e su altre prove che hanno scritto la storia del rally, tra tantissima gente, è sempre una grande emozione.

Il calendario J-WRC ti vedrà impegnato anche al Sardegna. Per te sarà la prima volta in Italia, cosa ti aspetti dalla nostra gara, sia dal punto di vista tecnico che dall’affetto e dalla passione dei fan.

L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per il calore e la competenza degli appassionati, mi auguro di vederne tanti per le strade sarde, ma non solo Italiani, correre e vedere bandiere da ogni angolo del Mondo è fantastico. Adesso vi svelo un segreto!! Sapete per il mio navigatore, Gabriel sarà come correre il rally di casa. Lui ha lavorato in Italia in passato e parla perfettamente l’italiano. Probabilmente per noi sarà il rally più “facile”, quello più o meno simile alle prove della Romania, per questo non vediamo l’ora di correre tra le vostre strade. Vi ringrazio di cuore per questa bella chiacchierata, che mi permette di farmi conoscere anche nella vostra nazione, ringrazio tutti gli appassionati e li invito ad affollare le strade della Sardegna, sarà un grandissimo spettacolo. Vi aspetto in assistenza ad Alghero.

Grazie della disponibilità e dei bei racconti Raul, alla prossima e in bocca al lupo per la stagione.

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