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Paolo Andreucci: “Difficile trovare un favorito in questo CIR. Coi giovani si lavora a lungo termine e con Peugeot stiamo seminando bene”

Intervista con il campione in carica che vedrà il Ciocco da una prospettiva inusuale per lui

Non vederlo al via del campionato italiano rally fa sicuramente strano ma Paolo Andreucci sarà comunque della partita in una nuova veste altrettanto stimolante. Lo abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda sul CIR che sarà e su quello che lo attende nei prossimi mesi.

Vigilia di un CIR tutta speciale per te che sarai parte della gara ma in una nuova veste. Quali sensazioni provi in questo momento? È più forte la curiosità per questa “nuova” avventura o l’amarezza di non poterti presentare allo start?

Tutte e due! Non essere alla partenza del Ciocco non è una cosa piacevole, ma io ed Anna le nostre soddisfazioni nel Cir ce le siamo levate e cambiare, anche solo per un anno, era nei nostri piani . Fare l’istruttore ed il testimonial Peugeot non è un nuovo ruolo ma sicuramente è un lavoro a cui tengo molto e spero di farli sempre meglio.

Autentica rivoluzione nella lista dei pretendenti al titolo e nei possibili protagonisti della stagione che sta per iniziare. Qual è la tua analisi sul campionato? Chi vedi favorito e chi come possibile outsider?

Nuove macchine, nuovi piloti. Come all’estero per le nuove auto c’è curiosità. Difficile dire i favoriti, come detto le novità sono molte. Citroen è una squadra ufficiale per cui sicuramente farà bene, ma gli outsider possono essere molti con qualche sorpresa.

Nel tuo ruolo ti dovrai occupare di quei giovani che dovrebbero andare a costruire il futuro del rallysmo italiano. Da dove si inizia e come proseguirà il lavoro su di loro durante questa stagione?

Il lavoro con i giovani si fa a medio e lungo termine e non si spiega in poche righe. Ho l’esperienza per trasmettere ai piloti ed Anna ai navigatori. Sappiamo come si fa a imparare ma anche a vincere. Con Peugeot stiamo iniziando a seminare bene.

Se dovessi farci un nome in cui investire per il futuro chi diresti?

Ti dico solo che in Italia abbiamo buoni piloti su cui abbiamo lavorato poco. Ma possono diventare molto bravi.

Sappiamo che probabilmente prenderai parte a qualche gara spot. Ci sveli qualcosa? Possiamo sperare in qualcosa di più di qualche gara spot?

Lo saprete!

Insomma non ci resta che attende per scoprire quando potremo rivedere Paolo e Anna in gara e nel frattempo osserveremo con piacere il loro lavoro sulle giovani leve del campionato italiano rally.

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