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CIRT – Intervista a Mattia Codato “Le gare dell’Italiano Terra sono tutte molto belle, mi dispiace solo che il CIRT parta solo a Maggio e che il Vermentino sia stato escluso”

Esclusiva con il pilota veneto, che ci ha raccontato la passata stagione e quella che verrà

Se la terra chiama, noi di Rallyssimo cosa possiamo fare se non rispondere, presente? Continuano con il giovane pilota veneto Mattia Codato, le nostre esclusive con i protagonisti del Campionato Italiano Rally Terra, mettetevi comodi e allacciate le cinture…
Il 2018 è stato un anno di crescita, stagione completa nel CIRT con la evo X e il debutto con la 208 T16 R5. Ci racconti la tua annata?
Come per le due passate stagioni grazie a questo sport credo di essere cresciuto sia come persona che come pilota e l’esperienza accumulata dentro e fuori le gare è qualcosa che mi porterò dentro sempre. Ancor più nel 2018, anno che ha portato ricordi indelebili. Siamo partiti carichi e piuttosto forte al Liburna, ma abbiamo buttato via un primo posto piegando una sospensione. In Sardegna al Rally del Vermentino è arrivata la mia prima vittoria di classe e di Trofeo Yokohama, un weekend da sogno su strade veramente impegnative. Poi al San Marino abbiamo tirato un botto pazzesco e la macchina l’hanno dovuta ripescare da fondo valle con una ruspa il giorno dopo. Anche per questo all’Adriatico non avevamo il passo per fare una buona gara e abbiamo solo pensato ad arrivare alla fine. In autunno c’è una delle mie gare preferite, che dopo quest’anno non scorderò mai: il Nido dell’Aquila. Eravamo pronti alla rivincita ma per un piccolo incidente in assistenza a poche ore della partenza ero al Pronto Soccorso di Foligno a farmi ricucire la falange del dito medio sinistro. Un dolore inimmaginabile ma abbiamo corso la gara – tra l’altro con condizioni meteo molto difficili – e abbiamo sfiorato la vittoria di classe per 0,8 secondi. Brucia quasi più questo che aver perso un pezzo di dito. Il nostro CIRT si è concluso poi in un bagnatissimo e problematico Tuscan, con un terzo posto nel Trofeo Yokohama. Al Prealpi Master Show per chiudere alla grande il 2018 siamo saliti sulla Peugeot 208 T16 R5 ed è stata una vera figata!
Il calendario 2019 del CIRT è stato rivoluzionato, la novità maggiore è l’ingresso del Mondiale (Solo nella prima tappa per gli iscritti del CIRT). Come valuti questa decisione che tanto ha fatto discutere?
A dire il vero quando ho visto per la prima volta il calendario mi sono detto “WOW, quest’anno facciamo il Mondiale!” Poi tornando con i piedi per terra e discutendo con il nostro team ci siamo resi conto delle difficoltà che una trasferta del genere comportava. È stato un inverno lungo e denso di discussioni ma alla fine grazie al nostro sponsor RG Impianti possiamo dire che saremo al via di tutto il Campionato Italiano Rally Terra – Sardegna compresa – con la nostra Mitsubishi Lancer Evo X. Le gare dell’ Italiano Terra sono tutte molto belle, mi dispiace solo che il CIRT parta solo a Maggio e che il Vermentino sia stato escluso. Però correre sulle stesse PS degli equipaggi del Mondiale Rally è un sogno che si realizza e poter essere lì, anche per una sola tappa, sarà un’emozione indescrivibile.
Grande novità è la nascita del Trofeo riservato alle mitiche N4, con il supporto di Yokohama. Come valuti questo nuovo trofeo, che di fatto sostituisce il vecchio Trofeo Yokohama?
Sono due anni che corriamo con Yokohama nel Trofeo Terra e ho sempre avuto un parere positivo. Fare un Trofeo dedicato ai gruppi N 4×4 mi sembra una scelta sensata, piuttosto che avere una classifica mista R5-S2000-R4-N4 com’era prima. Mi auguro una competizione onesta e pulita, alla fine lo facciamo per divertimento, ma è pur sempre una competizione regolamentata e con soldi in ballo.
Il 2019 ti vedrà ancora nel CIRT, serie che si annuncia ancora più interessante con importanti new entry, segno che la terra ancora tira. Con che ambizioni parti?
L’elenco iscritti del campionato è veramente impressionante. Dal canto mio posso dire di avere una gran squadra, una gran macchina e un gran navigatore: ce la metteremo tutta per stare con i primi nel Trofeo Gruppo N Yokohama e migliorare il risultato dello scorso anno, dov’è mancata più la fortuna che il coraggio. Da fuori i rally sembrano facili, sali in macchina e tieni giù più che puoi, in realtà ogni gara è una piccola battaglia contro gli altri e soprattutto contro se stessi. Faccio un in bocca al lupo a tutti i piloti della Hawk Racing Club, grande scuderia della quale faccio orgogliosamente parte. Giacomo Costenaro e Justin Bardini sono già partiti molto forte al Liburna, speriamo di festeggiare un’annata vittoriosa tutti insieme. La terra tira sempre!
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