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WRC – Le parole di Katsuta e Barritt al termine del Cile

Tanta felicità nelle parole del giapponese e del britannico, protagonisti di un Cile sontuoso

Seconda vittoria in carriera nel WRC2 per il giapponese Tamakoto Katsuta che in coppia con il co-driver britannico Daniel Barritt si aggiudicano il Rally del Cile. I due hanno chiuso al quattordicesimo posto assoluto, dietro alle prime tre R5 ufficiali ma primi tra le vetture private in questo sesto appuntamento del mondiale. Per il giapponese è un ritorno sul gradino più alto del podio dopo il Rally di Svezia della passata stagione.

Sentiamo cosa hanno raccontato in conferenza stampa partendo dal giapponese:

Congratulazioni per la tua prima stagionale nel WRC2, Takamoto. Abbiamo assistito a una grande battaglia per tutto il weekend con Alberto Heller. E’ stata una sfida molto dura, giusto?

Si, questo fine settimana è stato molto difficile per tutti. E ‘stato molto complicato con tappe molto veloci ed insidiose. E’ stata una bellissima esperienza, ed alla fine abbiamo portato a casa una vittoria favolosa.

È stata una battaglia piuttosto lunga per un buona parte della gara con Alberto Heller:

Si è stata una battaglia fantastica, soprattutto per Alberto perché correva in casa e con tanta pressione. L’obiettivo con cui sono partito era la vittoria, siamo stati da subito molto veloci, mi spiace veramente tanto per la sua uscita, fortunatamente non si è fatto nulla ed è la cosa più importante. In tutta onesta, il campionato non è il mio obiettivo principale in questa stagione, però proveremo comunque a portare a casa altri risultati prestigiosi, soprattutto in Sardegna e Finlandia, che sono due gare che amo.

Ecco il turno del britannico:

Complimenti anche a te Daniel per la vittoria. Sei un navigatore con moltissima esperienza nel WRC, quanto è stato difficile prendere le note di un’evento nuovo per tutti?

È stata bella sfida, diciamo. Era tutto nuovo per tutti, ma alla fine è andata molto bene.

Hai dovuto calmare Takamoto nelle ultime prove, quando eravate al comando della gara?

No, assolutamente no. Taka è un ragazzo saggio, che ascolta è sa gestire questi momenti. Certo abbiamo parlato di come gestire il tutto, ma è il normale rapporto tra pilota e navigatore.

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