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Tempo

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Io me lo ricordo il RACC 2018…

Loeb ed Elena riportarono il WRC indietro nel tempo e dimostrarono che tutto è possibile con loro

A distanza di quasi un anno penso sia doveroso ricordare un avvenimento che per descriverlo quasi non si trovano le parole.

La storia parla di un giovane ragazzo francese, di Haguenau per l’esattezza che come passione ha l’amore per le corse. Quella passione, lo porterà a debuttare al Rally Jenues, per poi arrivare al Volant Peugeot nel 97 dove troverà colui che lo accompagnerà per tutto il cammino della sua carriera. Il trofeo Saxo, e il titolo con l’ufficiale per poi approdare al mondiale rally.

Quella passione, lo porterà nel 2000 e il 2001 a conquistare il primo titolo in carriera, campionato asfalto e terra in Francia e il mondiale junior. La prima gara vinta, il Monte Carlo, che per controversie gli fu tolta, con quella rabbia addosso per non aver conquistato la prima vittoria ufficiale nella gara di casa, si rifà in Germania. Le battaglie con Solberg, per un mondiale perso ma battagliato con un grande veterano, ma poi quel mondiale arriverà, l’anno dopo con la mitica Xsara.

E poi via via un successo dopo l’altro fino ad arrivare sul tetto del mondo, come il più titolato, portando il suo tabellino a 9.

Poi come tutti sappiamo, i migliori prima o dopo si ritirano, perché troppo stanchi o troppo vecchi. Ma lui no, dopo 11 anni decide di affrontare solo due gare del mondiale, conquistando una vittoria e un secondo posto.

Quella passione però, non finisce del tutto, perché oltre al mondiale rally scopre altre cose, come il Rally Dakar, la WTCC il Rallycross.. anche qui portando a casa risultati come ci è sempre abituato a fare.

E poi il ritorno, chiamato in causa da Citroen come per dire “Abbiamo bisogno di te”. Perché per quel ragazzo di Haguenau, Citroen è molto più di un team, perché “quando Citroen chiama, lui deve rispondere presente”. Debutta, non troppo bene, ma arriva il momento del RACC 2018. E tutti noi ci ricordiamo come andò a finire. A 44 anni dopo anni di “inattivitá” ha ancora voglia di divertirsi, di sognare e di fare sognare. E allora forse non è solo una questione di passione, forse è una questione di classe, di onnipotenza che lo contraddistingue da qualsiasi altro pilota abbia preso parte a una gara di un mondiale.

Questo weekend andrà in scena quel Rally di Spagna, dove lui prenderà parte con un altro team, e dove tutti noi  desidereremmo vederlo dove merita di stare. Ma non sara cosí, e allora ci piacerà vivere di ricordi..

Perché io me lo ricordo il RACC 2018, e rimarrà per sempre impresso nella memoria di ogni amante del Motorsport.

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