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Rachele Somaschini racconta il suo 2020 : “Aver corso il mondiale in Sardegna un sogno, nel 2021 spero di continuare nell’ERC”

Un bellissimo racconto attraverso questa breve ma intensa stagione per la driver lombarda

Pochi giorni ormai e saluteremo questo difficile anno chiamato venti venti. Un anno che è stato pesantemente condizionato dal Covid-19, questa forma di virus tanto sconosciuta e virulenta, che ci ha accompagnato da marzo fino ad oggi. Ha colpito pesantemente lo sport e naturalmente tutte le discipline facenti parte. Tra queste anche il motorsport, che ha visto una battuta d’arresto che è durata circa quattro mesi, prima di riuscire a ripartire gradualmente.

Fortunatamente le stagioni dei vari campionati, anche se in forma ridotta, si sono riuscite a svolgere. Ed oggi siamo qui, a farci raccontare questo duemilaventi da una ragazza che conosciamo bene. Stiamo parlando di Rachele Somaschini, che ha avuto l’onore attraverso questa stagione, di partecipare al campionato europeo ed a ben tre tappe del WRC. E noi di Rallyssimo abbiamo voluto scambiarci quattro chiacchere, per farci raccontare dettagliatamente la sua annata.

Ciao Rachele, bentornata su Rallyssimo. Grazie innanzitutto per la disponibilità. In partenza ti chiediamo di descriverci la tua stagione 2020, in cui come anticipavamo, hai avuto modo di correre in stimolanti gare e campionati.

Ciao e grazie innanzitutto a voi per quello che fate per il nostro sport. La mia stagione 2020? In una parola direi “formativa”. Nonostante le grandi difficoltà in un anno segnato duramente dalla pandemia, sono grata ai miei sponsor per aver permesso il mio debutto allestero nell’ERC nel WRC, permettendomi non solo di realizzare molti dei sogni che avevo nel cassetto ma anche e soprattutto di crescere gara dopo gara. Se oggi ho la consapevolezza del lavoro fatto e di quello che dovrò fare per crescere in futuro, lo devo soprattutto a queste esperienze all’estero, mi hanno dato tanto.

Nella tua stagione hai affrontato tre gare iridate. Sappiamo che c’è una che ti sta più a cuore, la Sardegna. Raccontaci come hai vissuto quella gara.

Dopo tre anni passati a cercare disperatamente il budget per essere al via del Rally Italia Sardegna, finalmente ce l’ho fatta. E’ stato davvero un sogno, sia per il mio amore incondizionato verso la “mia” seconda casa, sia per la mia passione per le gare su terra, sia per l’esperienza che ho vissuto. Sono dispiaciuta per l’errore che ho commesso subito sulla prima prova, ma anche questo fa parte del gioco: avrei voluto disputare almeno una volta “Tula” per potermi rendere conto della sua complessità. Purtroppo, a causa delle restrizioni del Covid-19, non c’era la solita affluenza di pubblico sulle prove e soprattutto il parco assistenza era inaccessibile. Per me è di fondamentale importanza questa parte, il progetto Charity #CorrerePerUnRespiro vive di questo: contatto con le persone, sensibilizzazione e raccolta fondi. Nonostante questo, la Sardegna è riuscita a farmi sentire la sua vicinanza ed il supporto ugualmente. Tantissimi sostenitori del progetto sono proprio di questa terra, il primo tra tutti era Nicola Imperio, che mi è stato accanto per tutta la gara e che non smetterò mai di ringraziare per tutto quello che ha fatto per me. Mi manca infinitamente.

Nella foto qui sopra Rachele impegnata nell’ultimo Rally Italia Sardegna 

Vogliamo ricordare anche noi con grande commozione Nicola. Continuando invece il viaggio attraverso questa stagione, abbiamo da ricordare altri due appuntamenti iridati per te: Monza e Montecarlo. Cosa ci racconti su queste kermesse?

Entrambe molto difficili, per diversi motivi. Al Rally di Montecarlo sono partita con l’idea di provare a spingere dall’inizio per entrare nei 60 e disputare l’ultima tappa (il mitico Turinì). Purtroppo una foratura ed il conseguente cambio gomma in prova mi ha fatto perdere 27 posizioni e soprattutto la carica giusta. Dopo l’inconveniente non sono più riuscita a dare il meglio e divertirmi, questo è un aspetto su cui devo lavorare ancora tantissimo, a livello psicologico, ed è per questo che reputo il Monte-Carlo una delle gare più formative in assoluto, per me

L’ACI Rally Monza si è rivelato altrettanto difficile a causa delle condizioni meteo e per la mia poca esperienza su una vettura di classe R5, soprattutto su strade così tecniche e difficili (che per quanto vicino a casa, non avevo mai visto). Sono però contenta del risultato perché ho puntato sulla costanza e sono riuscita a commettere pochi errori, nonostante fosse davvero facilissimo farne, come abbiamo visto dai big. Ovvio che c’è ancora tanto lavoro da fare e non vedo l’ora di avere di nuovo l’occasione di tornare alla guida.

A riguardo proprio della R5. Ti abbiamo visto all’opera nelle ultime due gare, alla guida della Citroën C3. Come è stato passare da una vettura di classe R3, ad una di classe R5?

E’ stato bellissimo ma altrettanto difficile. Sia per la “pressione psicologica” che ti da una macchina così costosa, sia per il grande salto di performance della vettura. Al Tuscan Rewind mi accorgevo di essere sempre “in ritardo” sui comandi, proprio perché abituata a velocità e reazioni differenti, ovviamente però, i sorrisi a fine prova sono sempre grandissimi e mi sono divertita come una bambina al parco giochi. Spero davvero di avere ancora l’opportunità di usare la Citroën C3 R5, perché è davvero una vettura speciale e super competitiva, spero altrettanto di riuscire ad adattarmi in fretta alle quattro ruote motrici e poter fare qualche buon risultato in un futuro prossimo.

Una domanda che facciamo a tutti e teniamo a fare anche a te. Cosa ci dobbiamo aspettare dal 2021 di Rachele Somaschini?

Chi lo sa: i progetti sono tanti, le idee ancora di più. La mia mente è sempre al lavoro per poter disputare una stagione importante, con la speranza che l’emergenza da Covid-19 ci dia tregua e che ci faccia tornare presto alla normalità. Se così fosse, spero di continuare nel Campionato Europeo ERC e di fare qualche gara su terra con l’R5, in Italia. Tutto questo ovviamente dipenderà dai miei sponsor e dai miei sostenitori, che non smetterò mai di ringraziare.

Grazie Rachele per la disponibilità e cogliamo l’occasione per augurarti buone feste.

Grazie per l’intervista e auguri anche a tutti voi.

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