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David Sutton la “mente” dietro al titolo mondiale 1981 di Vatanen

Scomparso qualche giorno fa, seppe rilanciare Ford fino al titolo mondiale da privati

Si è spento all’età di 81 anni David Sutton e non sono poi molti coloro che ne ricordano l’importanza. Perché se come rallysta non è mai riuscito ad affermarsi in modo particolare, totalizzando una sola partecipazione nel campionato del mondo al Mille Laghi 1974, ebbe modo di mettersi in luce come fautore di uno dei più celebri titoli mondiali: quello vinto da Ari Vatanen e David Richards con la Ford Escort RS1800 nella stagione 1981.

La storia di Sutton è  legata a Ford fin dal principio: muove infatti i primi passi nei rally alla guida di Ford Cortinas e Escort. Ma il vero “colpo di genio” di Sutton fu indirizzare Ford verso il fenomeno finnico Ari Vatanen.

Con sede in un garage ad Acton, l’alleanza anglo-finlandese per la prima volta fece notizia con Timo Mäkinen nel RAC del 1968. Sutton gestiva una Escort MkI prestata dal team ufficiale Ford e l’originale “Finlandese volante” si trovo in testa alla gara, prima che la guarnizione della testata dell’auto lo abbandonasse proprio sul più bello.

Sutton è stato sempre vicino a Boreham e il suo aiuto nel far superare al reparto motorsport di Ford un periodo difficile, quando i lavoratori della Blue Oval scioperarono nel 1978, non è stato dimenticato dall’allora direttore del motorsport Peter Ashcroft.

La preoccupazione che il dominio di sei anni della Escort nel round del campionato del mondo in Gran Bretagna potesse finire era forte e serviva una svolta per le sorti di Ford. Componenti e persone furono portate fuori dalla porta sul retro di Boreham e attraverso la David Sutton Cars vennero equipaggiate sei Escort MkII per l’evento di quell’anno, tra cui la famosa auto blu con livrea Eaton Yale del vincitore finale Hannu Mikkola.

Quando, un anno dopo, Ford annunciò che non avrebbe continuato i rally, Ashcroft consegnò le auto e affidò i piloti a Sutton per dirigere una squadra di semiufficiale nelle stagioni 1980 e 1981.

Con il finanziamento di Rothmans (livrea indimenticabile) mediato da Richards, il team andò incontro ai suoi giorni migliori. A un anno dal titolo britannico, Vatanen vinse il titolo piloti nel mondiale rally 1981 dopo le vittorie all’Acropoli, in Brasile e in casa propria in Finlandia. Un vero e proprio prodigio per un team “privato” contro mostri ufficiali come FIAT con le 131 Abarth, Audi con il Quattro e Talbot con Sunbeam Lotus

Alla fine di quella memorabile stagione per Sutton fu tempo di decisioni importanti. Gli venne offerta l’opportunità di dirigere Quattro, un programma Audi UK che coinvolgeva il suo grande amico Mikkola. Ma questo voleva dire abbandonare quel filo con Ford a cui era legato da sempre e abbandonare i sogni di approdare nel WRC. Vinse la ragione che gli diede ragione: con Audi arrivano i successi con Mikkola prima e con Blomqvist poi.

La decisione di Audi nel 1986 di abbandonare il mondiale mise in difficoltà Sutton che si era appena trasferito in una sede più grande a Daventry. Aprì un concessionario Volkswagen Audi e seppe rimettersi in carreggiata.

Ma rimase il tempo per un ultimo prodigio nella scena mondiale dei rally. Alla guida di auto Gruppo N con la sua David Sutton Cars Ltd. portò Martin Rowe a diventare campione del PWRC 2003 a bordo di una Subaru Impreza STi N10.

Una storia avvincente di sicura ispirazione per un certo Malcolm Wilson e di un’altrettanto bella favola sotto le ali di Ford chiamata M-Sport.

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