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Rally di Alba 2021 – Tutto quello che avevamo sognato!

Le auto, i piloti, le prove, il pubblico: che show ad Alba

La data era cerchiata in rosso sul calendario da un bel po’ di tempo. E poco importa se ormai l’espressione ‘guardare il calendario‘ vuol dire per tutti aprire semplicemente la home del proprio smartphone: il gesto di sottolineare, cerchiare, evidenziare quella data, anche se fittizio, lo abbiamo fatto.

12 – 13 Giugno 2021: Rally di Alba

Il rischio di fare indigestione di emozioni c’era tutto, lo si poteva sentire nell’aria già nei giorni precedenti alla gara, e non solo nei dintorni di Alba. Gli ingredienti giusti al tavolo degli organizzatori infatti c’erano tutti, e anche quest’anno possiamo sicuramente dire che il menù è stato di alto livello.

Tra gli iscritti alla gara non poteva mancare ovviamente anche il caldo umido e afoso, pronto come ogni anno a tormentare gli addetti ai lavori. Il giro per il parco assistenza di Piazza Medford al sabato pomeriggio assomiglia ad una gita nel Sahara, con le varie assistenze che spuntano qua e là come miraggi. Un miraggio si rivela essere per fortuna reale, e vengo accolto sotto il tendone da un amico che fa assistenza al numero 156. Lello, il pilota, ci accoglie calorosamente (per restare in tema) e il limoncello ghiacciato che ci viene offerto si rivela una manna dal cielo, almeno quanto le svariate bottigliette d’acqua.

Pronti, partenza, via

Salutati Lello e Gio ce ne andiamo alla partenza a Cherasco, dove ci appostiamo subito dopo il palco della partenza. Alle 19 e fischia dalla pedana scende la Zero, che il campionissimo alla guida parcheggia un centinaio di metri più avanti. Alla guida della Yaris GR c’è Miki Biasion, e il parcheggio improvvisato dal due volte campione del mondo non passa inosservato.

Una piccola folla si avvicina alla macchina a caccia di una foto, di un saluto, di un sorriso. Mi impressiona vedere un bambino trascinare il papà verso la macchina per avvicinarsi a Miki. Eh già, perchè Miki è Miki. O meglio: Miki è sempre Miki. Sempre disponibile coi tifosi, gentile, umile, mai sopra le righe. La sua presenza è sicuramente una aggiunta importante per l’evento.

La cerimonia di partenza fila via liscia, e gli effetti speciali per i primissimi, qui transitati per ultimi, sono un antipasto per quanto succederà il giorno dopo.

Bentornato pubblico

C’è un particolare, una entità, un qualcosa, che è mancato ai rally nell’ultimo anno. Quel qualcosa spesso bistrattato, visto a volte come un insetto fastidioso da tenere il più lontano possibile, ma la cui assenza fa perdere ogni senso alla specialità stessa. Il pubblico.

Il rally non può esistere senza il pubblico e la passione che questo porta. E il pubblico, ad Alba, è tornato. Il sabato mattina i tornati della Somano sono tutti sold out, sono pieni. Mi tocca fare qualche centinaio di metri extra rispetto a quanto previsto, ma mi godo lo spettacolo.

La gente è tornata a riversarsi sulle prove speciali e ad animare la gara. Chi porta il frigo, chi ha dormito in prova la sera prima, chi porta le fidate sedie da campeggio. Tutto sembra tornato alla normalità, e non se ne vedeva l’ora.

Rox vince e si rilancia nella generale

Le attenzioni principali sono tutte per i tre “apripista” di lusso, e ci mancherebbe. La gara vera però parte dietro alle tre Plus, e Luca Pedersoli sembra intenzionato a replicare il successo del Salento. Il bresciano infatti mette tutti in riga sul primo passaggio sulla Somano, ma le cose da lì in avanti andranno in maniera diversa.

Il botto al Salento? Gli accertamenti in ospedale? Tutto dimenticato, o almeno così fa sembrare Luca Rossetti. Rox vince il primo passaggio a Igliano e balza in testa alla generale. Non la mollerà più. Pedersoli firma il suo secondo scratch di giornata sulla Niella-Bossolasco, ma non è abbastanza per sopravanzare la Hyundai i20 R5 della BRC. Alla prima assistenza a seguire il duo di testa c’è Corrado Fontana, ancora perfettamente in lotta per la vittoria. Già più staccati invece gli altri, con Josh McErlean davanti a Chentre e ad un opaco Carella.

Alla ripresa delle ostilità Rossetti procede Pedersoli di un decimo e Fontana di appena quattro, ma è sulla successiva Igliano che succede il colpo di scena. Pedersoli è costretto a fermarsi in prova per sostituire una ruota dopo un incontro ravvicinato con un sasso. Rossetti, dopo aver visto il rivale fermo a bordo strada, alza un po’ il piede, mentre è Fontana a provare l’affondo. Il comasco vince la speciale e le successive due e si porta a 3.3 secondi dal friulano.

Rox però non si scompone e sul penultimo passaggio torna a guadagnare su Fontana, ed entra nell’ultima prova con 5.2 secondi sul rivale. L’ultimo passaggio di giornata porta la firma di Elwis Chentre che precede Fontana e Gino. A Rossetti basta il quarto tempo per vincere e rilanciarsi nella generale grazie anche al ritiro di Pedersoli avvenuto alla fine del secondo giro di prove.

Il bresciano perde quindi la leadership della generale, scavalcato per un punto da Andrea Carella. Andrea, quarto al traguardo dietro a McErlean, sfrutta “la trasparenza” dell’irlandese e termina così terzo di CIWRC. Nei primi dieci finiscono poi Chentre, Testa, Andriolo, Cantamessa, Araldo, e il tedesco Von Thurn und Taxis Albert.

 

Tanak vince tutto, ma non la gara

Tutto come da copione nell’#RAPlus, tranne il risultato finale. Tanak domina come era lecito aspettarsi e firma tutte le speciali, ma la gara va però al compagno di colori Oliver Solberg, al debutto sull’asfalto con la Plus. Il giovanissimo al servizio di Andrea Adamo approfitta infatti della penalità in cui incappa il campione del mondo 2019 a causa di un ritardo al controllo orario prima dell’ultimo giro di prove.

Nessun dramma, anzi. Ott è apparso molto soddisfatto del weekend, come ha raccontato ai microfoni di Dirtfish:

Siamo venuti qui per testare e questo è quello che abbiamo fatto. Non ci importava di vincere la gara, si trattava di imparare e capire più cose possibili dopo quanto successo in Croazia.

Le condizioni erano leggermente diverse, più caldo e con strade più insidiose: dopo tre passaggi le linee erano molto molto sporche, ma abbiamo comunque imparato molto.

Sul podio anche Il Valli su Ford Fiesta: tanto divertimento e tanto spettacolo anche per lui, e se il distacco dai primi due è ovviamente pesante, sicuramente non importa a nessuno.

La passione ad ogni livello

Passione. Passione ad ogni livello. Vorrei sintetizzare così il weekend di Alba. La passione del pubblico, tornato in massa sulle prove anche a costo di bruciarsi sotto il sole e di sciogliersi al caldo. Dei meccanici, degli organizzatori, dei commissari, dei media, degli sponsor, di chiunque abbia dato qualcosa affinchè la manifestazione potesse svolgersi.

E ovviamente anche la passione dei piloti. Professionisti, non professionisti, gentleman, paganti, tutti, dal primo all’ultimo. Da chi corre sulle Plus fino agli ultimi del gruppo a prendere il via tre ore dopo il primo. Gente che se pur con budget limitato non rinuncia affatto a mettersi in gioco con le loro “piccoline” e a dare tutto divertendosi. Il rally è anche e soprattutto questo.

Mi permetto di citare a tal proposito il nostro Alessio Zunino, che con la sua “Kittona” mi ha fatto stare incollato alle prove fino all’ultimo a fare il tifo.

Passione. Ad ogni livello.

Credit photo: Erica Salotti
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