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Carlos Reutemann: dalla Formula 1 al podio nel mondiale rally

"Lole" salì per due volte sul gradino più basso del podio nella gara di casa: miglior risultato di sempre per un pilota di F1

Rischio, follia, adrenalina. Si pensa a questo prima di tutto quando ci si addentra nei ricordi dell’automobilismo dagli anni ’50 fino agli anni ’80. 

C’è un aspetto però che forse più di tutti incarna la bellezza e il romanticismo dell’epoca: il fatto che i piloti potessero impegnarsi in categorie diverse, senza stringenti vincoli contrattuali.

Con l’automobilismo moderno questo non è più possibile, ma i rari cambi di casacca portano sempre un certo entusiamso fra gli appassionati. Soprattutto se sono i più blasonati piloti di F1 ad accettare la sfida di misurarsi con la velocità sulle “strade di tutti i giorni”. Räikkönen, Kubica, e più recentemente Bottas, si sono lasciati rapire dalla magia dei rally, con fortune differenti. Di competere nell’arco di un campionato coi maestri dello sterrato però non se ne parla, e anche il podio ai massimi livelli è sempre stato un miraggio. O quasi.

Dalla Ferrari alla Peugeot, passando per la Fiat

E’ il 1980 quando la Fiat ingaggia Carlos Reutemann, pilota argentino di Santa Fe, per correre il rally di casa con una 131 Abarth ufficiale. “Lole” è già un affermato pilota di F1, ha corso due anni per la Ferrari, e da inizio anno è a caccia del titolo mondiale con la Williams. Si trova ad affiancare i soliti Röhrl, Alen e Bettega, oltre al locale Mayorga. L’obiettivo della Fiat è fare incetta di punti sfruttando l’assenza dei rivali della Ford, ma il ruolo di Carlos, per i gran capi dell’Abarth, è leggermente diverso. Avere Carlos al volante di una 131 è infatti un ritorno di marketing incalcolabile, e gli sponsor che accompagnano l’argentino fruttano alla casa di Corso Marche una cifra che si aggira attorno ai 330’000 $.

La prestazione di “Lole” andrà comunque oltre ogni previsione. Chiuderà infatti terzo dietro a Röhrl e alla Mercedes di Mikkola, conquistando il podio alla sua prima gara mondiale.

Carlos fa conoscenza anche con un certo Jean Todt, che in Argentina fa da copilota a Timo Mäkinen. Cinque anni più tardi Todt è al comando di Peugeot Sport quando Vatanen sbaraglia la concorrenza al Monte-Carlo ‘85 con la 205 T16. Carlos, impressionato da come l’auto fosse sempre condotta in modo estremo, chiede a Todt di poter provare la macchina prima del rally di Argentina. 

Chiesto, fatto. Durante i test Carlos affianca Vatanen e Salonen, con il medesimo risultato: è colpito da come l’auto “mirava ahora a la montaña ahora al precipicio”. Sempre di traverso. Poi, la proposta: il muletto, riparato, potrà essere utilizzato da Carlos per correre il rally. Non ci sono velleità di risultato: Ari e Timo per i punti mondiali, Carlos per la pubblicità. Ancora una volta le cose vanno però in maniera diversa: fermo Blomqvist per la rottura del motore della debuttante Audi Quattro S1E2, Reutemann completa il trionfo Peugeot conquistando il terzo posto. A vincere ci pensa Timo Salonen. 

Mentre lo spaventoso incidente di Vatanen ricorda a tutti i problemi sulla sicurezza, un record ancora valido è stato comunque scritto: il terzo posto di Reutemann rimane infatti il miglior risultato nel mondiale WRC per un pilota di F1. E che risultato…felicidades, Carlos.

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