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L’inizio da sogno di Craig Breen al Monte è stato imbrigliato da Malcolm Wilson

La sua priorità era quella di portare la sua Puma al traguardo e guadagnare punti in classifica

Malcolm Wilson, amministratore delegato di M-Sport, era stato molto chiaro con Craig Breen: al Rally Monte-Carlo doveva portare la sua Ford Puma Rally1 Hybrid al traguardo e accumulare punti. E c’è riuscito davvero bene, concludendo la prima gara di campionato WRC al terzo posto assoluto, con un distacco di 1:39.8 dal compagno di squadra, nonché vincitore, Sébastien Loeb, e con 36.4 secondi di vantaggio da Kalle Rovanperä, che ha concluso il rally al quarto posto.

Per lui, come ha dichiarato lo stesso Wilson a DirtFish, è stato un “inizio da sogno”.

Craig ha fatto esattamente il lavoro di cui aveva bisogno. Sarà il nostro team leader ed ero stato molto chiaro con lui, aveva bisogno di ottenere dei punti in classificaOttenere un podio è assolutamente l’inizio del sogno per lui, soprattutto considerando che entrambi i Sébastien (Loeb ed Ogier) probabilmente non faranno l’intero campionato.

Venerdì sera Breen si trovava al sesto posto della classifica generale, dopo il compagno di squadra Gus Greensmith, che aveva vinto la sua prima PS il giorno stesso, ed i rivali di Hyundai Thierry Neuville e Ott Tänak. Il giorno successivo, con l’uscita di strada di Elfyn Evans, la foratura ed il conseguente ritiro di Tänak ed i problemi all’ammortizzatore per Neuville, è riuscito a scalare la classifica e a giungere al terzo posto.

Venerdì mattina il pilota irlandese, come ammesso da lui stesso, si trovava solo al “60-70%” del suo potenziale ed ha incrementato il feeling con la sua Puma durante il corso della gara, fino a segnare il terzo tempo assoluto sulla SS11 di sabato mattina.

Sono cresciuto in ogni fase, mi sono sentito un po’ più a mio agio con la macchina ad ogni chilometroQuesta mattina (domenica), ancora di più, ho ritrovato un po’ più di fiducia e non vedo l’ora che arrivi il prossimo evento. Non sono una persona che mette subito tutto in gioco. Non è nella mia natura. Ho bisogno di fare dei piccoli passi, devo abituarmi e sentirmi a mio agio con tutto e poi posso iniziare a spingere. L’abbiamo fatto durante il fine settimana e siamo migliorati sempre di più e dobbiamo essere contenti di questo.

A testimonianza di quanto sopra, alla fine di una ps Craig ha citato un vecchio adagio inglese “slowly slowly catchy monkey“, che potremmo tradurre con il proverbio italiano “tutto arriva a chi sa attendere“.

Foto: Luca Barsali
Credit: DirtFish.com
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