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Ardeca Ypres Rally Belgium 2022: le pagelle di Rallyssimo

Un ultimo confronto sui protagonisti della tappa belga del WRC

Puntuale il nostro appuntamento con le pagelle per chiudere l’argomento WRC dopo l’ultimo round corso. Ad Ypres hanno trionfato nuovamente Tanak e Jarveoja e non sono mancati di certo gli spunti di discussioni. Ecco le nostre valutazioni.

Stephane Lefebvre – 7: nella sua condizione è importante saper cogliere le occasioni che si presentano e ci è riuscito. Mikkelsen è un avversario sempre molto scomodo e batterlo aumenta il prestigio di una gara dove il francese era sicuramente favorito dall’esperienza. Di lui si parla sempre molto poco ma, soprattutto su asfalto, è una certezza tra i piloti WRC2.

Kalle Rovanpera – 6: lampi di residui di umanità in Belgio. Ci siamo costruiti un’immagine di pilota imbattibile ed indistruttibile nella prima metà della stagione ed il cappottone sulla SS2 Westouter – Boeschepe 1 lo riconsegna ai comuni mortali. Comunque, la Power Stage la vince lui per non perdere proprio tutte tutte le abitudini e mettere altro fieno utile nella cascina del mondiale 2022.

Oliver Solberg – 6,5: a furia di “prendere le botte” incomincia ad imparare. La parola d’ordine ad Ypres era finire e così ha fatto. Non si è messo a strafare, limitandosi a tenersi lontano dai guai e cercando di accumulare chilometri di esperienza su un terreno a lui tutt’altro che congeniale. Esce un buonissimo quarto assoluto. Certo, a distanza siderale dai primi ma, una cosa alla volta.

Ford M-Sport – 2: quando si pensa di aver toccato il fondo, c’è sempre un ancora un po’ da scendere dalle parti di Cockermouth. Il voto è cumulativo perché entrare nei dettagli vorrebbe dire infierire inutilmente. Mancano i tempi, mancano i risultati, mancano segnali che possano far pensare che c’è un modo per invertire la rotta. Quando nella classifica finale la prima Ford classificata è in posizione 19 ed è una Rally1, c’è ben poco da aggiungere.

Elfyn Evans – 7: finalmente un sorriso per l’Elfo. Non avesse incrociato un Tanak in piena fase di resurrezione probabilmente avrebbe vinto ma, d’altronde, la carriera di Evans è fatta soprattutto di se e di ma. Bravo a ricompattarsi dopo le ultime sfortune. Il podio serve soprattutto a lui, a scrollarsi di dosso un po’ di grigiore e dimostrare a se stesso di valere quanto i primi tre-quattro la davanti.

Thierry Neuville – 4: altro episodio da aggiungere al lungo elenco delle occasioni perse delle sua carriera. Si è caricato molto da solo prima della gara, ha rispettato le attese mettendo in strada la determinazione che sembrava smarrita e poi si è perso in un errore “tipico” ad Ypres. Un altro “scherzo” figlio dell’aumento di pressione a cui lui stesso ha contribuito, innescando un duello verbale con Ott che da sempre mostra molta più solidità mentale di lui.

Ott Tanak – 9: É come scattata una molla nella testa di Ott. Sembra più libero mentalmente e questo si traduce nel risplendere del suo sconfinato talento alla guida. Fanno tre vittorie stagionali, nonostante regni l’impressione che il team non sia proprio del tutto dalla sua parte. La cosa pare essere anche reciproca ma oggi in Hyundai è chiaro che senza Ott e Martin le gare le vince Toyota. In testa resta un solo grande rammarico: con questo Tanak tutta la stagione Kalle avrebbe avuto vita molto più difficile.

Prossima fermata Acropoli tra un paio di settimane. Torna Loeb, Tanak promette battaglia e Rovanpera si gioca un altro match point. Ne vedremo delle belle.

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