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WRC – Tre buoni motivi per seguire il Rally di Nuova Zelanda

Torna dopo diversi anni e promette di farci divertire a partire da giovedì 29 ottobre

Ancora qualche giorno ed il mondiale rally riaccende i riflettori. Quartultima gara della stagione dall’altra parte del mondo, per ricominciare sul serio a riabbracciare tutto il mondo con il massimo campionato di corse su strada. 29 iscritti totali al via com’era normale attendersi, con 10 RC1, 12 RC2 e 6 equipaggi nazionali. Un numero ridotto che comunque non riduce i motivi per seguire una gara attesa per diversi motivi. Eccovene tre, facili facili.

Match point per Kalle Rovanpera, Ott Tanak permettendo

Dopo aver letteralmente ammazzato la prima parte di stagione, il baby fenomeno del team Toyota Gazoo Racing Team sta cercando di controllare la classifica generale con intelligenza. C’è già chi ha provato a parlare di “braccino corto” e tipica flessione di chi è vicino al risultato grosso ma, l’impressione è che Kalle sia ancora in controllo della situazione anche se è arrivato qualche errore inatteso che potremmo definire quasi fisiologico in una stagione.

Certo, alle sue spalle impressiona l’ascesa spaventosa di Ott Tanak che, a partire dalla vittoria in Sardegna, sembra aver ritrovato quello smalto e brillantezza che lo ha fatto diventare campione del mondo nel 2019. Tuttavia in Hyundai Motorsport non c’è proprio tutta quest’aria di team unito che vuol provare a scalfire il blocco di granito che Toyota ha costruito attorno a Rovanpera ma, c’è da ammettere che la “non strategia” messa in campo nel cuore di questa stagione qualche frutto lo ha mostrato.

57 punti tra i due sono un margine abbastanza ampio ma, ci sono ancora 120 punti in ballo.

Il ritorno di Sebastien Ogier e Lorenzo Bertelli

Ogni anno giurano di smettere e poi continuano a tenere un piedino dentro a quel mondo a cui non riescono a rinunciare. Due prospettive completamente diverse, due lati della stessa medaglia.

Da un lato l’otto volte campione del mondo, che torna in Nuova Zelanda dopo ben 12 anni da quel secondo posto a bordo della Citroën C4 WRC alle spalle di Jari-Matti Latvala. Erano gli anni del Citroën Junior Team e di quei primi lampi che lo hanno portato rapidamente alla ribalta con i risultati che tutti sappiamo. In questa edizione del Nuova Zelanda è chiamato in primis a coprire le spalle del suo compagno ma, parte dietro e ci ha insegnato che a farsi venire l’appetito giusto ci mette un attimo.

Dall’altra parte c’è il nostro Lorenzo Bertelli che ci ha ormai abituato a ripresentarsi quando c’è da vivere una nuova esperienza di WRC e nuove emozioni. Con la voglia di migliorarsi e di raccogliere qualche soddisfazione da poter ricordare nel tempo. Un tocco tricolore che nel mondiale manca e che è quindi bello ritrovare di tanto in tanto.

New Zealand: una gara dall’aura leggendaria

Nei racconti di gare mitiche e prove speciali che hanno fatto la storia dei rally c’è sempre qualcuno che ci mette la Nuova Zelanda. Sicuramente per le sue caratteristiche uniche e un po’ per quell’idea di “altro mondo irraggiungibile” che crea sempre quel tocco di fascino in più quando c’è da seguire una gara da casa. Di certo è una gara unica nel suo genere, con terra liscia e velocissima che ha portato un pilota come Jari-Matti Latvala a considerarla per certi versi “meglio della Finlandia”. Non per il clima o per i salti ma per quella particolare conformazione delle strade che spinge i piloti a voler ballare ad altissima velocità.

Insomma, i temi non mancheranno anche questo weekend e varrà sempre la pena di restare attaccati ai nostri dispositivi per seguire il World Rally Championship. Di notte, quando tutti dormono e il sound delle Rally1 non può essere disturbato da nient’altro.

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