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30 anni fa l’ultima vittoria della Lancia

La regina dei rally. 10 mondiali costruttori e 5 piloti. Sono passati già 30 anni da quell’ultima, storica, vittoria al Rallye di Sanremo 1992

La storia dell’Italia nei rally è legata in modo indissolubile alla casa torinese. La Lancia ha le corse nel proprio DNA fin dai suoi esordi. Da quei primi anni del ‘900 quando il suo fondatore, Vincenzo Lancia, era collaudatore e pilota della neonata FIAT. Una storia che ha affascinato con i Gran Prix, le gare di F1 ed è culminata con i rally. Una parabola ascendente terminata nel suo punto più alto con il mondiale costruttori del 1992.

La Lancia, in realtà, abbandona i rally già nel 1991. L’anno successivo, infatti, a farsi carico della gestione del team, sarà lo storico sponsor Martini Racing. Si inizia con il botto. Auriol e Occelli vincono al Montecarlo. Alle loro spalle Sainz che ha avuto problemi ai freni e il compagno di squadra Kankkunen. Saranno proprio loro i tre protagonisti della stagione

Il campione del mondo uscente, Juha Kankkunen, vince in Portogallo. Sainz riesce ad avere la meglio sui lancisti al Safari e in Nuova Zelanda mentre Auriol domina, oltre che al Montecarlo, anche al Tour de Corse, all’Acropoli, in Argentina, al 1000 Laghi e in Australia. Da segnalare il primo posto di Mats Jonsson in Svezia dove, nonostante l’assenza delle Lancia e di Sainz, lo svedese riesce comunque a tenere dietro dei personaggi come Colin McRae, Stig Blomqvist e Markku Alén. Lancia è matematicamente campione del mondo già dal 1000 Laghi, l’obbiettivo ora è il titolo piloti.

Si arriva al Sanremo con Didier Auriol a un passo dalla conquista dell’iride. Mancano solo tre gare alla fine, tra cui il Costa d’Avorio dove i grandi team non parteciperanno lasciando, così, spazio alla vittoria di Shinozuka sulla Mitsubishi Galant a quattro ruote sterzanti. Nella gara di casa della Lancia a non presentarsi è uno dei contendenti al titolo: Carlos Sainz. La scelta viene presa direttamente dai vertici della squadra Toyota Team Europe e lo spagnolo non può farci molto.

La gara non parte nei migliori dei modi. Auriol esce subito, nella prima speciale stacca completamente la ruota anteriore destra. A tradirlo la rottura delle colonnette per via di un cerchio difettoso che non combaciava sul mozzo. A portarsi in testa è Andrea Aghini. Alle sue spalle le due Ford di Delecour e Biasion. Seguono Fiorio e Kankkunen sulle Delta.

Aghini vince quasi tutte le prove su asfalto con l’eccezione della P.S. 3 che va nelle mani di Delecour. Prima della speciale del Ciocco, il livornese è in testa con un vantaggio di 33” sul francese e di 1’21” su Kankkunen. Un buon vantaggio prima degli sterrati toscani ma non facile da gestire con l’allora tre volte campione del mondo alle spalle. È proprio Kankkunen a prendere le redini della situazione sulle strade bianche. Il finlandese si fa gioco di tutti gli avversari e si presenta alla fine del secondo giro di prove con due secondi di vantaggio su Andrea Aghini.

L’ultima giornata prevede tre prove su terra e sei su asfalto. Chi si aspetta un Kankkunen che parte forte si sbaglia. Le prime due speciali su sterrato se le spartiscono infatti i piloti Ford, Delecour e Biasion. Il campione del mondo uscente vince la terza prova di giornata e riesce ad accumulare un vantaggio di 12” su Aghini.

Adrea Aghini in azione al Sanremo

Si torna così a Sanremo e soprattutto si ritorna sull’asfalto. Biasion fa segnare subito il miglior tempo ma il suo distacco dai primi è di 1’37”. Nella ventunesima speciale Aghini fa registrare un tempo strepitoso staccando di 20” il primo degli inseguitori, ossia proprio Juha Kankkunen. Il livornese si trova così nuovamente in testa. Nonostante una prova cancellata per troppo pubblico a bordo strada e le buone prestazioni di Delecour e Baroni, il pilota Lancia continuerà a incrementare il proprio distacco sul finlandese. Kankkunen è in lotta per il mondiale e per questo potrebbero esserci degli ordini di scuderia ma è lo stesso campione del mondo a smentire. Aghini vince un rally di Sanremo emozionante. Non sarà solamente l’ultima vittoria Lancia ma anche l’ultima vittoria di un pilota italiano, su auto italiana, a un rally italiano facente parte del campionato del mondo.

Per Andrea Aghini sarà la prima e unica volta che salirà sul gradino più alto del podio in una gara iridata. Il livornese però otterrà altri quattro podi sempre con il fido Sauro Farnocchia. Il finale di stagione invece sarà travagliato per il binomio Auriol-Occelli. L’equipaggio francese si piazzerà solo decimo al Catalunya per dei problemi all’idroguida. Nell’ultima gara, il RAC Rally in Inghilterra, si presentano tre piloti in tre punti. Sainz a quota 124, inseguito da Auriol a 122 e Kankkunen a 121. Il madrileno parte forte e costringe all’inseguimento i due lancisti. Auriol sarà costretto al ritiro per una candela difettosa. Kankkunen darà il tutto per tutto nel tentativo di recuperare terreno su Sainz. Le speranze del finlandese si azzereranno però dopo un’uscita di strada che gli farà perdere quasi tre minuti. Il mondiale piloti va nuovamente nelle mani di Sainz ma la Lancia può ampiamente consolarsi con il sesto titolo costruttori consecutivo, il decimo in totale.

Nonostante siano passati 30 anni da quel Sanremo 1992, nessuno ancora oggi è riuscito a battere il record della casa torinese. Ci ha provato e ci è andata vicina Citroën, nell’era Loeb.. Ci sta provando Toyota che ogni anno sembra migliorare la sua vettura e ha dalla sua un vero e proprio dream team di piloti. Nessuno però è stato ancora all’altezza dello storico squadrone Lancia composto da piloti, navigatori, meccanici e ingegneri che hanno fatto la storia.

Quello che ogni appassionato di rally italiano si augura è di rivedere una squadra come la Lancia ai tempi d’oro e un pilota italiano nel mondiale. Al momento questa pare essere più un’utopia che una possibilità concreta ma la speranza che qualcosa cambi c’è sempre. Intanto godiamoci le celebrazioni per questo bellissimo anniversario!

 

Photo credit: Save Lancia
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