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Dai silenziatori per gli scarichi al rumore artificiale: l’evoluzione del sound delle auto da rally

Nelle vetture da gara elettriche è necessario un sound system per far sentire le macchine in arrivo: è questo il futuro degli scarichi?

Vi ricordate l’epoca in cui le vetture da rally e da corsa in generale veniva considerate troppo rumorose e dannose, tanto da doverle silenziare? Sembra passato tantissimo tempo da quegli anni e invece stiamo parlando di poco più di una decina di anni fa. Quello dei silenziatori, dei terminali e delle marmitte racing è divenuto ben presto un vero e proprio settore che vedeva nelle evoluzioni delle macchine sportive, una vera e propria fonte di ispirazione per le macchine stradali.

Vere e proprie scuole di pensiero che, tutt’oggi, porta il mercato del mondo dei ricambi auto a proporre intere categorie di scarichi, terminali e silenziatori di diversa tipologia e modello come riportato nell’esempio.

Immagine silenziatore tratta da rexbo.it

 

Oggi che ci troviamo in una vera e propria fase di “elettrificazione” di tutto in comparto dell’auto ci si chiede sempre più spesso che fine farà tutto quel mondo. Le risposte non sono troppo chiare, anzi ma, ci sono numerosi esempi di come sia necessario occuparsi della questione “rumore” in modo diametralmente opposto. In questi anni ci troviamo una fase di passaggio, quella ibrida, dove è ancora tutto intatto e gli scarichi continuano ad avere un ruolo importante (vi ricordate il problema del surriscaldamento sotto i piedi di Nagle nella Ford Puma Rally1?).

Aldilà dell’impatto acustico, il vero problema per la mancanza di rumore nelle vetture da gare stradali sta nella sicurezza. Sono tanti gli appassionati a bordo strada che si spostano e si muovono ed il rumore della macchina in arrivo è il solo avviso, unito al grande lavoro dei commissari. Un problema tangibile a cui si è cercato di correre ai ripari con alcuni sistemi che tendono a rendere “sentibili” le vetture anche quando sono in modalità elettrica.

La tematica è stata fortemente affrontata da Opel che sta cercando di lanciare la sua Opel Corsa-e Rally ed ha installato un “sound system” basato su degli altoparlanti da 400 watt. Il volume del rumore della Opel Corsa-e Rally viene regolato con due livelli di potenza e può essere disattivato nel caso in cui si percorrano tratti urbani o dove non è necessaria l’utilizzo: sarà compito della squadra regolarlo e attivarlo. Questo sistema non dipende chiaramente dalla velocità della macchina ma dal regime di rotazione del motore, consentendo comunque di sentire il rotolamento degli pneumatici sulle superfici.

Jörg Schrott, Opel Motorsport Director, il team è molto soddisfatto del risultato: “Siamo convinti che questo suono emozionerà i tifosi durante le prove speciali, anche se è volutamente diverso da quello di una classica auto da rally con motore a combustione interna“.

Difficile credergli ma è inevitabile pensare che il mondo delle competizioni debba andare in questa direzione, spinto dall’inerzia ormai intrapresa (seppur rinviata di qualche anno) dell’intero comparto automotive.

Chi teme che tutto diventi meno spettacolare può essere smentito dalle immagini della Hyundai Kona guidata in Nuova Zelanda da Hayden Paddon. 

Innegabilmente diverso da quello che siamo sempre stati abituati a sentire e vedere ma, non necessariamente meno spettacolare. Bisognerà probabilmente farci l’abitudine e sarà solo il tempo ad aiutarci, e se proprio ci sembrerà impossibile adeguarci non ci restano che i rally storici.

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