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Perché nessun team ha ancora fatto dei test per il Rallye Monte-Carlo?

Tra quasi un mese si terrà la prima tappa del WRC, ma nessuno ha ancora provato una vettura Rally1 per il 2023

Avete notato che, a differenza dello scorso anno, nessun team ha ancora effettuato almeno una giornata di test in occasione della prima tappa di campionato? Sì, è vero, qualche team privato ha già provato la vettura per il prossimo Rallye Monte-Carlo, come i test della nuova Fabia RS Rally2 assieme al neo campione WRC2 Emil Lindholm.

Ma nessuno ha ancora provato una vettura Rally1. Per quale motivo? Che fine hanno fatto Toyota Gazoo Racing, Hyundai Motorsport o M-Sport Ford? Solitamente, Dicembre era considerato come il mese in cui poter ultimare gli sviluppi effettuati alla vettura per la gara monegasca e per l’intera stagione. I dettagli venivano, poi, ridefiniti a Gennaio, subito dopo le feste natalizie. Ma cos’è successo adesso?

Rispetto allo scorso anno qualcosa è certamente cambiato, ovvero i regolamenti. Lo scorso anno, anche per garantire ai team la messa a punto della nuova vettura ibrida, erano concessi un giorno a pilota per ogni round europeo del campionato. Così, una squadra con tre macchine, aveva diritto a ben 30 giorni di test. Nel 2023, però, sempre per un team con tre auto, i giorni sono scesi a 21. 14 giorni se si tratta, invece, di due vetture. Ovviamente, le squadre possono utilizzare i giorni in qualsiasi modo e luogo preferiscono e con chi vogliono

Prendiamo come esempio il team Toyota: se volessero effettuare ben 10 giornate di test per il Monte-Carlo assieme al campione del mondo, Kalle Rovanperä, per potergli permettere una preparazione migliore, è assolutamente concesso. Ma resterebbero solo 11 giornate da suddividere tra Elfyn Evans, Sébastien Ogier e Takamoto Katsuta nelle restanti tappe WRC.

Queste nuove regole offrono la possibilità ai team di essere più flessibili e di poter risolvere un problema particolare nello specifico. Tornando all’esempio di Toyota, la squadra nipponica potrebbe spendere più tempo su quei tipi di fondo duri e abrasivi che hanno messo in difficoltà la Yaris Rally1 lo scorso anno.

Potremo rispondere alla nostra domanda iniziale riguardo al fatto che non ci siano test a Dicembre perché il Monte-Carlo si terrà il prossimo mese, quindi il prossimo anno, ovvero quando saranno in vigore le nuove regole. Tutto ciò non aiuterà, però, con la decisione di quanto tempo dedicare alla tappa in questione. Il Monte-Carlo è, senz’altro, l’evento che ha bisogno di più mole di lavoro per poter testare ogni tipo di pneumatico (invernali, tacchettate, soft click e super soft click) su diversi tipi di asfalto (asciutto, bagnato, intermedio, ghiaccio, neve, fango, ecc…).

Per questo motivo, qualche decennio fa, i test per la gara monegasca si tenevano dal mese di Novembre. Il tutto per un rally che offre la stessa ricompensa, assetto e condizioni della Finlandia o dell’Estonia. Ma stiamo, comunque, parlando del Rallye Monte-Carlo, che è considerata la gara più importante dell’intera stagione e che spesso può valere una stagione.

 

Foto: Luca Barsali
DirtFish.com https://dirtfish.com/rally/wrc/why-are-rally1-teams-not-testing-for-monte-in-december/
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