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Lo speciale cambio che permise a Robert Kubica di tornare a guidare una WRC

Un evoluzione "ad aria compressa" che permise di godere per diverse stagioni di un pilota altamente spettacolare

Non serve nemmeno ricordarlo l’incidente che stravolse all’improvviso la carriera di Robert Kubica. Attimi di paura che hanno lasciato sul corpo del pilota polacco segni profondissimi ma che non sono riusciti a spegnere la sua infinita voglia di correre ed andare forte in macchina.

Dopo un lungo periodo di riabilitazione, Robert riuscì a riprendere in mano un volante e decise di voler riprendere il volante nello sport che qualche anno prima gli stava per togliere tutto: i rally. 

Il problema principale per Robert erano il braccio e la mano destra, quelli chiamati a gestire il cambio. Certo, una WRC ha un sistema decisamente più evoluto rispetto alle leve tradizionali ma, era necessario pensare ad una soluzione ad hoc ben diverse dall’idea di cambio comune che abbiamo.

Fonte immagine: www.topautoricambi.it

Servì tutta la capacità di adattarsi e l’innovazione del team M-Sport che costruì un sistema ad hoc, spiegato dall’ingegnere Nigel Hoogeveen:

È un sistema pneumatico azionato dall’aria e proviene da una Ford Focus del 2006, quindi è praticamente disponibile in commercio. Ha una levetta sul lato sinistro del volante che tiri verso di te per salire di marcia e verso di te – o lontano da te – per scalare marcia. Robert ha un movimento e una forza molto limitati nel braccio destro e trova molto difficile tirare, ecco perché anche il freno a mano è regolato in modo da spingere invece che tirare.

Fu necessaria una speciale deroga per poter installare questo sistema sulla Ford Fiesta RS WRC utilizzata da Robert Kubica nella stagione 2014, poiché il tempo di cambiata rientrava, e spesso abbatteva, i 50 millesimi di secondo richiesti dal regolamento FIA.

Questo particolare cambio sfruttava un compressore d’aria compressa che fornisce la necessaria spinta per azionare il cambio. Il suo costo? Circa undici mila euro.

Il cambio al volante sulle vetture da rally era stato bandito nel 2011, principalmente per motivi legati ai costi di implementazione sulle vetture, e per garantire equità ai rivali del WRC, venne ideato un sistema di misurazione e controllo. In questo modo era possibile monitorare la rapidità con cui Kubica cambiava, con tutti i dati correttamente registrati prova dopo prova. 

Naturalmente venne chiesto ai team partecipanti al campionato il permesso di installare questo particolare dispositivo. A spiegare la situazione lo stesso Malcolm Wilson, proprietario di M-Sport.

Le domande sono state ovviamente poste perché i team volevano sapere quanto tempo ci sarebbe voluto per cambiare marcia. Ma una volta che si sono convinti di sapere che sarebbe stato controllato, non ci sono stati problemi.

Come un qualunque cambio, ad inizio stagione il meccanismo ha iniziato a dare qualche problema tecnico. Ad esempio al Rally del Messico 2014 costrinse Kubica ad uno sforzo importante per tornare a cambiare a mano, a causa di un surriscaldamento. In generale si dimostrò un sistema che tendeva a soffrire le tappe molto tortuose e dalle numerose sollecitazioni ma permisero a Robert di tornare tra i big del mondiale, raccogliendo 14 punti nel mondiale piloti e cinque vittorie di prova speciale.

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