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Wrc: la Toyota è in difficoltà?

Evans fatica a tenere il passo di Neuville, Katsuta non sembra poter sopportare il peso di essere titolare. Rovanpera ha raccolto due brutti ritiri e, come Ogier, corre part time. Solo Séb sembra essere la vera arma del team, ma corre part time!

Toyota Gazoo Racing ha, nelle ultime stagioni, dimostrato di avere la miglior vettura, e probabilmente la Yaris lo è ancora, e gli equipaggi più competitivi e veloci, sia per quanto riguarda i singoli che il gruppo. Prova ne sono i titoli iridati arrivati a raffica, dopo i due colti da Hyundai Motorsport nel 2019 e nel 2020.

Ma alla fine della stagione 2023 il team diretto da Jari-Matti Latvala si è trovato ad affrontare una situazione complicata: dopo Sébastien Ogier ha dovuto prendere atto anche della decisione di Kalle Rovanpera, fresco vincitore, per la seconda volta, del Mondiale di correre solo part-time in questa stagione. Così il team giapponese non ha potuto fare altro che riporre tutte le speranze, per la caccia ai titoli Piloti e Costruttori, su Elfyn Evans e Takamoto Katsuta, piloti che gareggeranno in tutti e 12 gli eventi previsti dal calendario, affidando la terza GR Yaris Rally1, a rotazione ad Ogier e Rovanpera.

Ma avere la miglior vettura poteva essere sufficiente a sopperire alla mancanza di un vero leader, per guida e talento, nel team?

Hyundai Motorsport ha vinto i primi due eventi, il Rallye Monte-Carlo e il Rally di Svezia, con Thierry Neuville ed Esapekka Lappi. Toyota ha trionfato nei tre rally successivi, in Kenya, Croazia e Portogallo, ma solo grazie ai piloti part time: Kalle Rovanpera ha dominato il Safari, Sébastien Ogier ha vinto in Croazia e in Portogallo. Mentre i due titolari sono ancora a secco di vittorie e non è un caso trovare Elfyn Evans staccato di 24 punti da Thierry Neuville, leader del Mondiale. Non sorprende invece vedere Takamoto Katsuta avere il rendimento attuale: dal giapponese è lecito attendersi questo, ma non di più.

Questo a dimostrazione che avere la miglior vettura non basta, se al volante non hai due dei quattro equipaggi più forti attualmente protagonisti nel WRC (gli altri due, quelli formati da Neuville-Wydaeghe e Tanak-Jarveoja, li schiera Hyundai). Inoltre, avere Rovanpera e Ogier solo “a mezzo servizio” dà vantaggi, ma ha anche qualche indiscutibile svantaggio. Ne ha evidenziati soprattutto il bi-Campione del Mondo, e Campione in carica, che nei tre rally disputati finora ha sì vinto, dominando, in Kenya, ma ha anche inanellato due ritiri che negli anni passati non lo avevano visto coinvolto.

L’ultimo in Portogallo, lo scorso fine settimana, per il quale Rovanpera ha spiegato così l’errore commesso:

” In Svezia fu totalmente un mio errore, mentre quello che ho fatto in Portogallo è arrivato per via di un po’ di confusione, da parte del mio navigatore, con le note, poche curve prima dell’uscita di strada. Jonne ha letto male le note. Ma quella non è stata la ragione dell’incidente. Nel rettilineo successivo all’errore stavo forse ancora pensando a quanto accaduto e ho sbagliato il punto di frenata “

Insomma, non correre con costanza sulle Rally1 è tutto meno che facile. Come affermato da alcuni addetti ai lavori, le vetture Rally1, che oggi sono il riferimento tecnico del WRC, sono molto pesanti e questo induce ad avere un’inerzia maggiore rispetto a vetture più leggere. Un concetto di base molto semplice e forse banale, ma che spiega bene come sia molto difficile recuperare la vettura da un’eventuale perdita di aderenza, proprio per l’inerzia maggiore. Chi non guida costantemente le Rally1 può incappare in alcuni errori, avendo meno confidenza con le reazioni della stessa.

In questo Sébastien Ogier si sta distinguendo per maestria e intelligenza. Dove capisce di non poter sfruttare la vettura al massimo, preferisce non prendere rischi. Ed è anche così che ha vinto in Croazia. In Portogallo, invece, quando ha potuto spingere ha fatto il vuoto e ha portato a casa una vittoria cristallina, frutto delle ottime performance. Rovanpera, invece, è incappato nel secondo errore su tre rally.

Insomma, per Toyota, questa, non è una situazione facile, anche perché è da diverso tempo che non viveva qualcosa di simile. Spesso i numeri vanno contestualizzati, ma questa è forse una delle occasioni in cui parlano da soli: Elfyn Evans, attualmente secondo nel Mondiale, ha 86 punti, 24 meno di Thierry Neuville, leader del Campionato. Sébastien Ogier, che ha disputato 2 rally in meno dell’inglese, ha appena 16 punti in meno del compagno di squadra.

Fonte: Motorsport.com
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