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«Sappiamo già cosa faremo» – Tänak rompe il silenzio sul suo futuro

L’estone fa capire che non lascerà il WRC: ora la palla passa al team per l’annuncio. Restano vive le piste Toyota e Hyundai.

tanak giappone
Il mercato piloti del World Rally Championship si accende in Giappone e, come spesso accade, al centro c’è Ott Tänak. Da settimane attorno al campione del mondo 2019 circolano voci di ogni tipo: dal clamoroso ritorno in Toyota alla permanenza in Hyundai, fino all’ipotesi più estrema, il ritiro. Ma alla vigilia del Rally del Giappone è stato lo stesso estone a fare un po’ di chiarezza.

«Direi che più o meno sappiamo già cosa faremo. Ma ora tocca al team decidere quando annunciarlo», ha dichiarato Tänak ai media presenti.

Una frase che, letta tra le righe, esclude quasi del tutto l’idea dell’addio ai rally. E infatti quando gli è stato chiesto esplicitamente se volesse correre anche il prossimo anno, la risposta è stata ancora più netta.

«Sì. È per questo che ci sarà un annuncio», ha tagliato corto il pilota Hyundai.

Toyota annuncia lunedì, Hyundai tratta: perché il caso Tänak pesa

Il tempismo rende tutto più interessante: la Toyota Gazoo Racing comunicherà la propria line-up per il 2026 lunedì, al termine del rally. Il team principal Jari-Matti Latvala ha spiegato di non aver parlato direttamente con Tänak di un contratto, ma questo non chiude del tutto la porta: in Toyota le decisioni finali possono arrivare anche a livello più alto, soprattutto dopo l’addio annunciato di Kalle Rovanperä al WRC.

Dall’altra parte c’è Hyundai, che sta ancora definendo i propri equipaggi. Il direttore sportivo Andrew Wheatley lo ha detto chiaramente in Giappone: Tänak è il pezzo più difficile del puzzle, quello da sistemare prima di bloccare tutto il resto. Il che significa che l’estone è ancora al centro del progetto.

Titolo quasi sfumato, ma testa alle ultime due gare

In classifica però la situazione è complicata: Tänak è staccato di 50 punti dal leader Elfyn Evans ed è dietro a tutta la “tripletta” Toyota (Evans, Sébastien Ogier e Rovanperä). Per riaprire davvero il mondiale servirebbe un mezzo disastro per le Yaris in Giappone e in Arabia Saudita.

«Sono concentrato sui rally. Voglio solo fare due buone gare», ha spiegato Tänak, senza alimentare illusioni sul titolo.

L’estone arriva dal Central European Rally dove Hyundai ha faticato parecchio contro Toyota. E non si aspetta che l’asfalto strettissimo giapponese cambi i valori in campo.

«In Europa Centrale non avevamo molte chance… e non vedo perché qui dovrebbe andare molto meglio. Ma ovviamente daremo il massimo», ha aggiunto.

Nonostante tutto, Tänak ha iniziato il rally con il piede giusto: secondo tempo nella speciale di apertura, a un solo decimo da Rovanperä. Da venerdì, con le sei prove in programma, si capirà davvero quanto margine hanno le Hyundai sull’asfalto giapponese.

 

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