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Tempo

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C’era una volta il futuro…

In questi giorni abbiamo scatenato sui social un vivace dibattito sul pilota che rappresenta al meglio il futuro del World Rally Championship. Nomi presi sulla base delle prime uscite di questa stagione di cui parleremo tra non molto in un articolo dedicato. Leggendo i commenti ho provato ad immaginare a che risposta ci sarebbe stata data se avessimo fatto lo stesso sondaggio qualche anno fa. Nessun dubbio sulla risposta che sarebbe sicuramente stata Thierry Neuville.

Ma che fine ha fatto quella giovane promessa? cosa è cambiato in un lasso di tempo così breve?

Il pilota belga se era presentato alla prima stagione sulla DS3 WRC facendo gridare al miracolo. Veloce, preciso, gelido e con un passo insolito per uno che appoggiava il suo sedere su un bolide del genere per la prima volta. Erano gli anni in cui in Citroen non c’era posto per le scommesse, c’era da vincere su tutto e tutti e Neuville finì alla corte di Malcom Wilson.

La Ford Fiesta RS WRC sembra la macchina perfetta per Thierry. Sette podi in una sola stagione (2013), piazzamento al secondo posto nel campionato del mondo e la totale convinzione di essere davanti ad un pilota fatto e finito che aspetta soltanto il magico momento della consacrazione. Ed è proprio in questo punto che arriva il grosso bivio.

Un bivio koreano chiamato Hyundai i 20 che porta con se un progetto non ancora pronto e un contratto da diversi zeri. La totale convinzione di avercela finalmente fatta e di poter definitivamente toccare con mano quel sogno iridato. La realtà è invece un’altra ed è molto più dura.

La i20 è ancora molto indietro ma crescere una vettura a tua immagine e somiglianza è il sogno di ogni pilota. Però intanto si corre e i risultati non arrivano. Il sorriso si fa sempre più teso, la freddezza lascia spazio alla paura che porta a numerosi errori. esce pure qualche dichiarazione fuori dal coro a riguardo del team e del progetto. La prima vittoria nel WRC in Germania è stato solo lo zuccherino servito a non mollare, ad andare avanti su quella che non sembra essere stata la scelta giusta

Arriva la retrocessione nel team B di Hyundai e la crescita della nuova stella Hayden Paddon. C’è veramente tutto per smarrirsi per sempre e senza la possibilità di un secondo appello. Quel maledetto contratto (col suo lauto ingaggio) è lì ancora per poco e davanti c’è un 2017 che sa tanto di rivoluzione sia per le vetture che per il mercato piloti.

Ci pensa spesso Thierry. Così come ripenserà spesso a quel bivio che gli sembrava così facile da affrontare e che si è rivelato un gigantesco errore. Ma a chi non è mai capitato di prendere la strada sbagliata finendo fuori dalla prova speciale?

L’importante è rimettersi in carreggiata e ricominciare a spingere, prima che il futuro diventi per sempre passato.

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