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CIR – A tu per tu con Leopoldo Maestrini

Esclusiva con uno dei protagonisti del Cir

Continuano le nostre interviste in esclusiva ai protagonisti che saranno al via del Campionato Italiano Rally 2018. Oggi abbiamo incontrato il pilota di Scarlino (Toscana), Leopoldo Maestrini, classe 1986 che nella stagione che sta per partire sarà tra i protagonisti della massima serie tricolore.

Ciao Leopoldo, grazie per il prezioso tempo che ci stai dedicando, prima domanda…chi è Leopoldo Maestrini?

Leopoldo Maestrini è un imprenditore che ama molto il suo lavoro ed ha un enorme passione per il rally, concretizzata nel 2007 come navigatore al fianco dell’amico Francesco Paolini. In seguito, poi, ho deciso di passare al volante: un’idea che mi attirava da tempo e che sono riuscito a realizzare.

Come nasce la tua grande passione per il mondo dei rally?

La mia passione nasce da bambino, con mio padre che mi portava sulle speciali del Trofeo Maremma, la gara di casa. Durante i passaggi, sognavo di poter arrivare – un giorno – a provare l’emozione della guida di una macchina da rally. Un sogno che si è parzialmente avverato nel 2007 dove, con Francesco Paolini, ho affrontato le prime tre gare da copilota. Pur essendo molto attratto anche dal ruolo di copilota, ho deciso di tentare l’esperienza al volante ed ora eccomi qua.

Raccontaci la stagione appena trascorsa, contrassegnata tra le tante cose anche dal passaggio dalla Peugeot 208T16 alla Škoda?

Diciamo che il 2017 non ha assecondato quelle che erano le mie aspettative. Si è rivelata una stagione contrassegnata dalla sfortuna e, quindi, di poca crescita. 
La Peugeot 208 ha fatto enormi passi avanti con le evoluzioni: è decisamente più performante adesso. Ci avevo già corso nel 2016 ed ho trovato una macchina molto più veloce e precisa da guidare. Per questo tengo a ringraziare Alex , Fabio e tutta la famiglia Munaretto per l’ottimo lavoro svolto nella passata stagione. Hanno sempre fatto di tutto per darmi la possibilità di crescere con questa vettura.

Nel corso della passata stagione hai anche disputato due gare su fondo sterrato, che emozioni ti ha dato correre su terra?

Le gare su terra sono pura gioia, mi divertono un sacco e riescono sempre a farmi sorridere. Non nego che anche quest’anno una gara su sterrato me la vorrei concedere… vediamo come proseguirà la stagione ma sarei veramente contento di poter vivere un’altra esperienza su terra.

Il 2018 ti porterà in dote il CIR con la Skoda Fabia R5 preparata da PA Racing, per te sarà tutto nuovo, tranne il Rally dell’Isola Elba e il Rally Due Valli già affrontate in passato. Come ti stai preparando?

Sicuramente la Skoda e PA Racing non hanno bisogno di particolari presentazioni: stiamo parlando di un connubio di grande potenzialità.  Alessandro e la sua squadra stanno svolgendo un ottimo lavoro, grazie ad bellissima struttura ed alla presenza di persone molto competenti. Alessandro Perico, certamente, fa la differenza: con la sua esperienza da pilota di vertice sono convinto che saprà darci i giusti consigli su gare che, come hai giustamente anticipato, non conosco affatto al di là di Elba e 2 Valli. Ci prepareremo bene attraverso serie di test ed almeno una gara.

Per questa lunga stagione nell’Italiano avrai al tuo fianco Daniele Michi, co-driver di grande esperienza. Quanto può darti averlo in abitacolo in questo percorso di crescita?

 

Con Daniele ci siamo conosciuti, per puro caso, al Rally Day di Pomarance. All’epoca lui navigava Corrine Federighi e passammo un pomeriggio intero a parlare in macchina, incolonnati per le verifiche. Da quel momento tra noi è nata la stima e l’amicizia che ci ha portato a diventare un equipaggio. Daniele è fondamentale, mi supporta in tutto. Vanta un’esperienza incredibile, è un perfezionista e non lascia niente al caso. Stiamo parlando di un copilota di esperienza internazionale ed il fatto che abbia disputato per ben sei volte il Rallye di Montecarlo, con i risultati che anche quest’anno sono sotto gli occhi di tutti, mi riempie di orgoglio. Crede molto nel progetto ed io sono motivato ulteriormente da questa sua posizione.

Il cir 2018 parlerà toscano…sarete in tanti ad affrontarlo, segno che in Toscana i rally sono in salute? 

Sicuramente avere due gare in Toscana aiuta molto. Sono convinto che la Federazione abbia messo in atto una buona politica, scegliendo la formula di gara unica e riducendo i chilometri, di modo da ridurre i costi. Sarà sicuramente una formula interessante perché pare che di privati al via ce ne saranno molti.

Vuoi ringraziare qualcuno?

Ringrazio la mia famiglia, i miei amici e tutti coloro che faranno il tifo per noi in questa stagione impegnativa ma che, spero, possa regalarmi tanta soddisfazione.

Tengo a ringraziare Gabriele Michi per la preziosa collaborazione per avermi permesso questa bella intervista.

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