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Margus Kiiver, press manager del Rally Estonia: “Puntiamo ad un evento sempre più importante!”

Dall'accordo con il promoter WRC nasce una sinergia che aggiunge spinta alla gara baltica

Abbiamo già scritto ad inizio mese sulle nostre pagine dell’accordo raggiunto tra il promoter WRC e l’organizzazione del Rally Estonia, tuttavia sentivamo che c’era qualcosa di grosso che bolliva in pentola, qualcosa di cui il Rally Estonia poteva essere un primo prototipo a livello mondiale.

Una pista così interessante non potevamo certo lasciarla non battuta e allora siamo andati a intervistare, in esclusiva assoluta, Margus Kiiver, press manager del Rally Estonia per cercare di capire in che direzione si sta muovendo la federazione.

Margus, il Rally Estonia 2018 è stato un evento d grande successo: le prove, gli equipaggi e l’organizzazione sembravano quelli del WRC, ma con meno stress, più sorrisi e la possibilità per i fan di stare realmente a contatto con i loro eroi. Sembra un mix perfetto, allora che cosa può aggiungere in più l’accordo firmato con il promoter WRC?

L’accordo con il promoter WRC ci dà la possibilità di utilizzare il materiale promozionale della federazione come, per esempio il logo WRC etc. Questo è un grande salto in Avanti per noi. Infatti avremo quest’anno molte persone del WRC e della FIA che ci daranno il loro feedback e questo ci aiuterà a crescere ancora come manifestazione. Inoltre questo ci permetterà di dare più visibilità alla nostra nazione come meta turistica. In poche parole, questa collaborazione ci permetterà di diventare un evento più importante.

Un evento più importante, molto interessante. Questo potrà garantirvi, per esempio, di avere tutti e quattro i team ufficiali in gara quest’anno?

Sicuramente questo è uno degli aspetti fondamentali della cooperazione: non possiamo ancora promettere tutte e quattro le squadre ufficiali ma adesso abbiamo la possibilità di invitarli e, ora che siamo un evento promozionale ufficiale del WRC, credo che sarà più facile per loro prendere una decisione positiva.

Allora torniamo indietro all’accordo con il promoter WRC, perché io mi sono fatto un’idea a questo punto abbastanza precisa: molte federazioni nazionali stanno spingendo per poter ospitare una gara del WRC, e la federazione ovviamente strizza l’occhio ai nuovi mercati in Sud America come in Asia; sembra quindi che lo spazio per le gare di campionato del mondo in Europa si restringa sempre di più e che questo fenomeno sia irreversibile. Ma adesso che inizio a capire I contorni di questo accordo, vedo molte nuove opportunità. Vedo il Rally Estonia non come una eccezione, ma come il primo di una di una nuova categoria di eventi, qualcosa come “WRC Test Race”. Non valide per il campionato, ma perfette da un lato per portare le WRC Plus vicino agli appassionati e un ottimo banco di prova per testare e sviluppare le vetture. Margus, pensi che abbia indovinato oppure ho solo fatto correre troppo l’immaginazione? Può essere valido un parallelismo tra una WRC test race e un test match del campionato del mondo di Rugby?

Stai pensando proprio nella giusta direzione! Il Rally Estonia di quest’anno sarà l’evento perfetto per il promoter per introdurre il WRC nel mercato baltico, per portarlo vicino agli appassionati e farne di nuovi. La scelta di testare questa nuova tipologia di gare proprio con noi è dovuta al fatto che siamo ancora tutto sommato una gara locale, e questo ci da il vantaggio di poter decidere velocemente e apportare tutti i cambiamenti necessari in poco tempo. Certo, per essere corretti, non siamo ancora un WRC test event. Non ancora ma, un giorno lo saremo.

 

Quindi la pista era giusta, e anche se siamo sempre ad uno stadio embrionale, questa la direzione che la Federazione ha deciso di prendere (o almeno una delle direzioni) per continuare a promuovere il nostro sport nel mondo ma cercando di non allontanarlo troppo dal cuore pulsante di noi appassionati della vecchia Europa.

Un’ultima domanda Margus, l’anno scorso la vostra gara è stata veramente seguitissima, ma è facile pronosticare per questa edizione un pubblico ancora maggiore, come vi state organizzando?

Si hai ancora ragione: prevediamo più pubblico quest’anno e questa è una delle parti più difficili nell’organizzare un evento così importante. L’anno scorso abbiamo avuto 40.000 spettatori paganti, ma sono sicuro che abbiamo ancora possibilità di ospitare molti altri fan, non solo nelle zone di Tartu e Otepää. Poi stiamo allestendo grandi aree di parcheggio dove sarà possibile campeggiare con caravan e tende. E quando dico campeggiare intendo più di un semplice parcheggio: intendo dire zone di sosta dotate di elettricità, acqua corrente e bagni

Che dire, un grande in bocca al lupo al Rally Estonia, con la consapevolezza che stiamo assistendo alla nascita una nuova categoria di competizioni, che allargano il ventaglio delle possibilità per gli appassionati di vedere dal vivo quei marziani che volano sulle WRC plus e questo al nostro sport non può che fare bene!

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