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M-Sport c’è!

Una vittoria sfiorata e due podi consecutivi. Il team di Wilson può dire la sua in questo 2019

Ci eravamo lasciati all’addio di Sebastien Ogier dopo il sesto titolo mondiale in Australia, ad un inverno con molte ombre e poche luci ed una line-up decisa solo all’ultimo ed assemblata senza troppe alternative. Il prospetto per il 2019 era tutt’altro che florido, con i soliti problemi di budget (culminati con la proroga per l’iscrizione al mondiale) accompagnato dall’incubo di tornare nel limbo dell’era pre-Ogier. E invece…

E invece dopo la quarta gara del mondiale 2019 siamo qui a raccontare di una vittoria sfumata solo per delle circostanze sfavorevoli, anche troppo considerando quello messo in mostra nel weekend appena concluso dalla banda di Wilson. Il bilancio di questo primo scorcio stagionale è stato comunque compensato da due podi consecutivi e tanti punti preziosi in ottica iridata. E se all‘egregio lavoro di Evans aggiungiamo quello altrettanto buono, seppur sporadico e soprattutto poco concreto di Teemu Suninen, il bilanci diventano fin troppo semplicistici. Si, perché in questo inizio di campionato sono già stati affrontati tutti i fondi che caratterizzano l’intero mondiale, e con il finlandese in lotta per la vittoria tra le nevi della Svezia ed il britannico sugli scudi sia sulle speciali sterrate messicane che sui catrami isolani, non è troppo difficile tradurre il tutto con una semplice frase: la macchina c’è. 

Non certo una cosa scontata dopo la partenza di Ogier, ritenuto il principale artefice dei successi del biennio passato, ma che evidentemente ha lasciato il frutto del suo lavoro anche dopo diversi mesi. E pensare che tutto era iniziato nel peggior modo possibile, con il doppio ritiro di Montecarlo che lasciava presagire sviluppi allarmanti. Due mesi e mezzo dopo la situazione recita invece un Elfyn Evans quarto nel mondiale a -39 da Neuville, mentre nel costruttori la compagine di Millener e Wilson paga un avvio non troppo esaltante in termini di risultati della propria seconda guida. Ecco, proprio questo è un aspetto che lascia ancora perplessi, nonostante il buon quinto posto della Corsica, e che dovrà essere irrimediabilmente sistemato per puntare a qualcosa di importante. Già, ma dove può arrivare questa M-Sport?

Difficile dire ad un inserimento tra i “big three”, soprattutto considerando quanto accaduto in Corsica nel momento topico, ma immaginare una Fiesta nella lotta per le posizioni importanti in ogni gara da qui alla fine no, non è così spropositato. E adesso occhio perché arriva l’Argentina, proprio laddove il buon Evans si giocò la gara fino all’ultimo metro dell’ultima speciale due stagioni or sono con Neuville, avendo la peggio per soli sette decimi di secondo. E con la voglia di riscatto, ma soprattutto la consapevolezza della recente Corsica, per puntare ancora in alto.

 

 

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