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WRC – Esclusiva con Grégorie Munster “Le vetture R2 fondamentali per crescere, Monte gara impegnativa e formativa”

Esclusiva con il giovane lussemburghese, classe 1998, impegnato nel WRC3

È stata una delle più belle sorprese del Rally Monte-Carlo, stiamo parlando del giovane lussemburghese Grégorie Munster.

Il pilota, classe 1998, alla sua terza gara iridata in carriera, porta a casa un’ottimo quinto di WRC3, condito dalla vittoria di due prove speciali. Nonostante la giovane età, in carriera può già vantare due titoli nazionali Junior, oltre ad diverse gare nell’ERC, tutte disputate con una Opel Adam R2.

Abbiamo sentito in esclusiva Grégorie e con lui abbiamo parlato un pò di tutto…

Ciao Grégorie, benvenuto su Rallyssimo. Per prima cosa ti ringrazio per la grande disponibilità nei nostri confronti. Sei giovanissimo (classe 1998), da dove nasce la tua passione per il rally?

Ciao Matteo e un grosso ciao a tutti i lettori di Rallyssimo. Grazie per questa intervista.

La mia passione nasce in famiglia, da mio padre. Lui ha corso come pilota ufficiale Renault e Skoda nel Campionato Belga ed in qualche evento del WRC, quindi per me è stato naturale seguirlo dappertutto per vederlo correre.

È grazie a lui che è nata e cresciuta la mia passione per questo sport e ringrazio la mia famiglia per avermi aiutato a diventare un pilota.

Debutti nei rally nel 2017 con l’Opel Adam R2, disputando il trofeo Opel in Germania e alcune gare in Belgio. Che ricordi hai di quella stagione?

Ho iniziato a correre in Belgio per fare esperienza, ma ho scelto di correre il trofeo Opel in Germania perché era molto interessante. Correvamo tutti con la stessa auto e la differenza veniva fuori non dalla vettura, ma dell’equipaggio e dal team.

Si impara fin da subito ad andare forte, il mio ricordo migliore è stato l’aver finito il trofeo senza nessun incidente, riuscendo ad imparare molto percorrendo ogni singolo km di speciale che avevamo a disposizione.

Le ultime due stagioni ti vedono vincitore del Campionato Junior in belgio, oltre che dividerti tra ERC e qualche gara del WRC2. Quanto è stato formativo nella tua crescita l’aver corso con la Adam R2?

In Belgio utilizzavo la stessa vettura con cui correvo in Germania. Grazie alla vittoria finale nello Junior in patria, sono riuscito ad entrare nel team Opel Motorsport per correre nell’Europeo.

Per me è stata un’esperienza molto formativa perché andare forte con una R2, cioè una trazione anteriore, contro piloti veloci e esperti di questa categoria, è stato molto importante per la mia crescita.

Poi, quando riesci a battere alcuni di loro o comunque stai sui loro tempi, puoi dire di esser pronto a provare una vettura R5.

Questa è la mia opinione dettata dalla mia esperienza nell’ERC, questo Campionato mi ha aiutato ad avere quella velocità ed esperienza necessaria per correre a un livello internazionale.

Veniamo al Monte-Carlo 2020, quinto posto di WRC3 con due scratch. Quanto è stato emozionante e allo stesso difficile correre e gestire la pressione in una gara così impegnativa e ricca di trabocchetti come è il Monte?

Correre il WRC è sempre qualcosa di esaltante. Il Monte-Carlo è un’evento molto insidioso, ricco di imprevisti. Ho affrontato la gara in maniera attenta, cercando di non commettere errori in tutto l’arco del week-end di gara. Per me, correre una gara del genere è una realizzazione di un sogno, in queste gare bisogna saper gestire la pressione, stare attenti a ogni minima cosa che accade attorno a te e soprattutto alla gestione fisica della gara. Il Monte dura quattro giorni, in cui si dorme e si riposa poco, bisogna essere sempre efficienti al massimo, sia nel rispettare i tempi che spesso sono tirati (quindi stare molto attenti a non incappare in penalità al CO) e allo stesso tempo nei tempi “morti” bisogna riguardare on-board e ricontrollare le note. Però tutto questo è ripagato, quando raggiungi la pedana d’arrivo….

Qual’è stata la prova più impegnativa di questo Monte-Carlo 2020, dal tuo punto di vista di pilota?

Diciamo tutte sono impegnative. Sai l’esigenza principale in un evento come il Monte Carlo è il lavoro dei ricognitori, considera che le condizioni in questa gara sono atipiche e profondamente mutevoli, a due ore dal nostro passaggio  (i ricognitori) percorrono la prova e ci danno informazioni utili per l’eventuale correzione delle note. Ma le condizioni, come detto, cambiano molto rapidamente, quindi il ghiaccio che magari era stato segnalato da loro al nostro passaggio si era già sciolto, quindi devi guidare bene stando attento ad ogni singola insidia presente nel percorso ed è una cosa particolarmente complicata.

Abbiamo visto che disputerai anche lo Sweden Rally, come ti preparando ad una gara che si potrebbe annunciare anomale, vista la poca neve sul percorso?

Si, mi sono iscritto anche allo Sweden, anche se non si sa ancora se la gara partirà a causa delle condizioni in cui versano le prove speciali, causa mancanza di neve. Ho deciso di prendere parte a questo evento perché è un rally difficile, unico nel calendario ad essere completamente innevato, ed è quindi molto importante per un pilota fare rally difficili come questo o il Monte, il Rally di Finlandia. Ho quindi deciso di prendere parte a questa gara per le sue condizioni, ora vedremo cosa accadrà, sperando che le condizioni ci permettano di partire.

In Italia hai diversi tifosi. Lo scorso anno hai corso il Roma Capitale, che ricordi hai di quella gara? E poi, potremmo vederti al via in Sardegna?

Si si, ho disputato con la Opel Adam R2 il Rally di Roma Capitale. La gara mi è piaciuta molto, soprattutto la prova “Pico-Greci” in cui ho fatto il secondo tempo di ERC3! Prova bellissima e molto tecnica, purtroppo successivamente ho commesso un errore e sono dovuto rientrare in gara con la formula del super-rally. È stata una bella esperienza, correre a Roma mi è piaciuto moltissimo e mi sono divertito tantissimo. Per quel che riguarda il mio programma nel WRC3, è ancora tutto da definire, stiamo lavorando per trovare il budget, ma non è facile. Mi piacerebbe comunque esserci, vi terrò informati.

Unitamente al WRC3, abbiamo visto che disputerai anche il Campionato Belga con una I20 R5, con che obbiettivi parti per questa stagione in patria?

Parlando del Belgio e del mio programma con la Hyundai, posso confermarvi che avrò il supporto totale di Hyundai Belgium e di Hyundai Motorsport Customer Racing. Sono veramente felice di questo supporto da parte del team coreano, che mi aiuterà nel raggiungimento del mio sogno, cioè correre e vincere. Il campionato belga ha un livello già molto alto, con piloti di esperienza che conoscono benissimo le mille insidie della nostre gare, ma se riusciremo ad imboccare subito la strada giusta, riuscendo ad ottenere buoni risultati ed essere costanti durante la stagione, potremo ritrovarci a lottare per una ottima posizione e, perché no, lottare per il titolo con Sebastien Bedoret fino all’ultima PS del Rally Condroz.

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