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WRC – Continua il percorso di avvicinamento all’ibrido nel WRC

I tre Team iridati felici di poter utilizzare il sistema ibrido dalla stagione 2022

Inutile girarci attorno, il 2022 rappresenterà per il Mondiale WRC, un nuovo inizio, quello dell’era ibrida. Nonostante questa sia poco apprezzata da piloti e tantissimi appassionati, sia la Federazione che i tre top Team del Mondiale, tirano dritti per la loro strada.

E’ noto a tutti che sia Toyota che Hyundai, abbiano spinto fortemente nelle stanze dei bottoni per far introdurre, a partire dalla stagione 2022, un motore elettrico che vada a supporto di quello da 1.6cc turbo. Una scelta che andrebbe a rispondere alle attuali richieste da parte del mercato e non solo. Il primo a voler fortemente l’ibrido è stato Andrea Adamo, che da oltre un anno insiste perché il Mondiale Rally, converga su questa strada.

Questo il suo pensiero:

Il sistema ibrido è l’unica formula per far rimanere i costruttori nel Mondiale Rally. Il motorsport è anche marketing, questo lo sanno bene i Costruttori che continuano ad investire in questo sport.

Stessa linea anche per Tom Fowler, direttore tecnico di Toyota Gazoo Racing, che ha accolto positivamente l’accordo, sentitelo:

La decisione che è stata presa per quanto mi riguarda è molto positiva. In questo momento possiamo già pensare a programmare il 2022, in questa maniera possiamo lavorare sapendo bene che obiettivi dobbiamo raggiungere.

Anche Rich Millener, team principal di Ford M-Sport, ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto, sottolineando l’ottimo lavoro di cooperazione tra i team, che ha portato in dote un ottimo risultato:

Voglio sottolineare il lavoro di cooperazione portato avanti dai Team, abbiamo lavorato tutti assieme, andando tutti nella stessa direzione, come si fa nelle famiglie. Una volta passata l’emergenza legata al Covid-19, torneremmo al lavoro per provare a portare a termine la stagione 2020 e inizieremmo a preparare quella 2022. In questo momento possiamo lavorare tranquillamente su entrambi i fronti, senza bisogno di dividere le risorse.

Insomma, siamo pronti a questa grossa rivoluzione che investirà la massima serie dei rally.

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