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E se fosse Roma la prossima tappa del WRC?

Ad oggi una suggestione ma parlando di cercare altre tappe in Europa non è difficile pensarci

C’è grande fermento in queste ore sulle sorti del mondiale rally con tutte le parti coinvolte (Promoter in testa) che non hanno alcuna intenzione di mettere la parola “fine” sull’edizione 2020. E dopo una lunga sequenza di cancellazioni e qualche rinvio, da ieri si è fatta fortissima la voce che alcune tappe europee potrebbero essere aggiunte last-minute, per raggiungere il numero di gare necessario ad assegnare un titolo mondiale. E con il Galles che alza bandiera bianca si fa all’improvviso centrale il ruolo dell’Italia.

Infatti è ormai chiaro che le speranze siano tutte riposte sul Rally Italia Sardegna che continua a confermare a gran voce la sua disponibilità a svolgere regolarmente la gara, tanto che il promoter pare stia pensando di assegnare una seconda manifestazione del mondiale alla nostra nazione, oltre a cercare in altre prestigiose gare europee qualcuno disponibile ad alzare il tiro ed ospitare il campionato più prestigioso. Barum ed Ypres pare abbiano risposto presente, Cipro pensando di poter fare leva sul mantenimento della gara in Turchia (anche se le trasferte verso est pare non siano troppo gradite di questi tempi), l’Estonia che ha dimostrato nel 2019 di poter realizzare un evento di caratura mondiale, mentre dalle nostre parti si è parlato perfino di un clamoroso ritorno a Sanremo e di altre ipotesi più o meno plausibili.

Ed in questo contesto viene facile pensare al fatto che abbiamo già una gara che si è messa da tempo in moto per cercare di mantenere gli impegni internazionali presi con la stagione 2020 ed è il Rally di Roma Capitale. La squadra romana, capitanata da Max Rendina, non ha mai nascosto di voler andare fino infondo ed ha appena raccolto con piacere l’adesione di Hyundai Motorsport che ha annunciato che nella capitale porterà sicuramente due i20 WRC plus ufficiale guidate da Dani Sordo e Pierre-Louis Loubet affiancate da due R5 guidate da Craig Breen e Callum Devine. Dal punto di vista della sicurezza è stata predisposta un app e i membri più importanti di Motorsport Italia hanno chiarito quale sarà l’approccio in una diretta a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare (e che puoi rivedere a questo link).

Anche il percorso è sicuramente il più pronto alle caratteristiche richieste dalla FIA per disputare un mondiale e coi lavori già avviati da tempo è facile ipotizzare che si possa essere più pronti ad alzare la posta in gioco in tempi piuttosto ristretti (anche se di questi tempi le date sono un concetto piuttosto labile).

Per il 19 giugno è annunciato un importante vertice da cui dovrebbe uscire definitivamente le sorti di questa stagione (e anche il calendario per il 2021, pare) e non ci sarebbe da stupirsi nel vedere Roma dentro al calendario WRC. Un doppio evento italiano che farebbe la felicità dei tanti appassionati italiani che ci hanno detto di voler tornare quanto prima in prova speciale e che riporterebbe di prepotenza i riflettori del rallysmo mondiale sulla nostra Nazione. Una prova importante da non fallire e da affidare, con molta attenzione,3 nelle mani giuste.

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